Otalgia è un termine medico con il quale si fa riferimento a un generico dolore all’orecchio; tale dolore può essere mono- o bilaterale, più o meno intenso, continuo o intermittente, pulsante o sordo e talvolta addirittura insopportabile. Le cause scatenanti possono essere molte e non è detto che esso dipenda da una patologia dell’orecchio; in molti casi, infatti, il disturbo è la conseguenza di condizioni che interessano principalmente altri distretti corporei (può essere, per esempio, secondario a un mal di denti, a una forte emicrania, a neoplasie della testa e del collo ecc.).
Va anche segnalato che in molti casi il dolore non resta confinato alle sole orecchie, ma finisce per irradiarsi anche al collo e alla nuca.
Otalgia – Cause
Facendo riferimento alle cause scatenanti si possono distinguere due categorie di otalgia:
- otalgia primaria
- otalgia secondaria.
Si parla di otalgia primaria per riferirsi a un dolore all’orecchio scatenato da una malattia che interessa questo organo, mentre con otalgia secondaria si fa riferimento a un dolore che è legato a un disturbo che origina da un altro distretto corporeo.
Possiamo distinguere le cause di otalgia primaria in due tipologie: cause meccaniche e cause infettivo-infiammatorie.
Cause meccaniche – Relativamente all’orecchio esterno, fra le cause meccaniche, una delle più comuni è senz’altro la formazione di un foruncolo nel padiglione auricolare; per quanto si tratti di un disturbo banale il dolore a volte può essere particolarmente intenso, a prescindere dalle dimensioni del foruncolo; altra di dolore all’orecchio che si riscontra molto frequentemente è la formazione di un tappo di cerume, un problema la cui patogenesi non è ancora stata del tutto chiarita; altre cause meccaniche di otalgia possono essere traumi e l’inserimento di corpi estranei all’interno dell’orecchio (un’evenienza abbastanza frequente nei bambini piccoli).
Facendo riferimento all’orecchio medio, l’otalgia può essere determinata da barotrauma (lesione causata dal mancato equilibrio fra la pressione dell’aria all’interno dell’orecchio e quella esterna; tipico il caso di barotrauma da immersioni subacquee), da residui di detergenti non rimossi adeguatamente (shampoo, saponi ecc.) e da ostruzioni delle tube di Eustachio.
Cause infettivo-infiammatorie – Per quanto riguarda l’orecchio esterno, il dolore può essere dovuto a infezioni da stafilococchi, Pseudomonas, herpes zoster oticus (il dolore in questi casi può essere intensissimo) oppure essere legata a un’infezione da Candida, otomicosi (infezione del condotto uditivo esterno causata dalla presenza di colonie di funghi), miringite virale o bollosa (infiammazione a carico della membrana del timpano) e sindrome di Sjögren; relativamente all’orecchio medio, le cause scatenanti il dolore possono essere un’otite media o una mastoidite acuta.
Anche le cause di otalgia secondaria (nota anche come otalgia riferita) possono essere le più disparate e il problema è legato a lesioni che interessano i vari nervi che la regione dell’orecchio; tali lesioni possono essere dovute a patologie o problematiche piuttosto comuni come il mal di denti e gli ascessi dentali, le faringiti, le rinofaringiti, le laringofaringiti, le sinusiti, le bronchiti e le tonsilliti oppure a condizioni patologiche più rare quali il bruxismo, i carcinomi dell’orofaringe, i carcinomi della cavità orale, i carcinomi della laringe, la nevralgia del trigemino, le ostruzioni nasali. In alcuni casi l’otalgia può essere legata anche alla presenza di artrosi cervicale o da lesioni cervicali.
Non sempre è possibile determinare la causa di dolore all’orecchio; in questo caso si parla di otalgia idiopatica.
Gli esami da fare
In primis è necessario un accurato esame anamnestico; il medico deve cioè essere informato dal paziente in modo accurato sulla sua storia clinica.
Importante è ovviamente l’esame otoscopico (anche otoscopia), una metodica che serve ad analizzare il condotto uditivo e la membrana timpanica e potrebbe rivelare la presenza di un tappo di cerume o di un processo infiammatorio a carico dell’orecchio medio.
Se l’otoscopia non rivela niente che possa spiegare la presenza di otalgia sarà necessario effettuare un’analisi e una valutazione dell’integrità dei nervi cranici; importante anche l’analisi di naso, seni paranasali, orofaringe, rinofaringe, parotidi, laringe e trachea.
Un certo aiuto può arrivare anche dall’esecuzione di un’audiografia (registrazione della soglia dell’udito per i diversi suoni di intensità e altezza differenti).
Se all’otalgia sono associati altri sintomi quali linfoadenopatia (ingrossamento dei linfonodi), disfagia (difficoltà nella deglutizione), febbre e perdita di peso è opportuno effettuare vari tipi di approfondimento in quanto il quadro clinico potrebbe essere legato alla presenza di un tumore.

Otalgia è un termine medico con il quale si fa riferimento a un generico dolore all’orecchio; tale dolore può essere mono- o bilaterale, più o meno intenso, continuo o intermittente, pulsante o sordo e talvolta addirittura insopportabile.
Otalgia – Rimedi
Come abbiamo visto, le cause di otalgia possono essere molte e più o meno importanti; è ovvio che, prima di effettuare una qualsiasi terapia è necessario essere certi del problema sottostante il sintomo in questione; nel caso di infezioni, per esempio, si ricorrerà a rimedi farmacologici. Nel caso di otalgia primaria, per esempio, qualora il dolore sia legato a un’infezione batterica è necessario ricorrere alla somministrazione di farmaci antibiotici; se invece il mal d’orecchio è legato a un’infezione fungina o a una patologia virale si procederà utilizzando rispettivamente farmaci antimicotici (antifungini) e farmaci antivirali.
Nel caso di mal d’orecchio dovuto alla presenza di un tappo di cerume, l’estrazione di quest’ultimo può essere eseguita tramite delicate irrigazioni con acqua tiepida oppure ricorrendo ad apposita strumentazione. L’estrazione del tappo di cerume viene spesso preceduta da instillazioni di glicerina o di altre sostanze deputate all’ammorbidimento del cerume.
Nel caso di corpi estranei penetrati all’interno dell’orecchio è opportuno contattare uno specialista senza tentare rimedi fai-da-te che eseguendo manovre che potrebbero peggiorare la situazione rendendo poi più difficoltoso l’intervento del medico.
Nel caso di otalgia secondaria (per esempio un dolore all’orecchio legato a uno dei cosiddetti malanni da raffreddamento quali raffreddore, faringite, laringite ecc.), la risoluzione del problema passa ovviamente attraverso la terapia della patologia sottostante.
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