Con il termine melena si indica l’emissione di feci fetide e untuose e caratterizzate da un colore particolarmente scuro tanto da essere spesso definite come feci picee. Melena è un termine che deriva dal greco melas, nero; la colorazione particolarmente scura delle feci è legata al fatto che esse sono commiste a del sangue la cui emoglobina ha subito trasformazioni chimiche durante il passaggio attraverso il canale dell’intestino.
La melena è un segno che non deve essere mai trascurato perché, in molte occasioni, essa è legata a patologie di una certa gravità.
Gli episodi di melena sono dovuti a un sanguinamento localizzato in una zona alta dell’apparato digerente (duodeno, esofago o stomaco) ed è proprio il colore particolarmente scuro delle feci a rivelare che il sangue proviene da una zona piuttosto alta dell’apparato digerente; quando, infatti, il sangue proviene da zone più basse, le feci si presentano arrossate o al limite parzialmente coperte da striature di sangue che ha mantenuto il suo colore dal momento che non ha avuto modo di mescolarsi in modo omogeneo con il materiale fecale. In questi ultimi casi, quindi, non si parla di melena, ma di proctorragia (anche rettorragia), sintomo spesso associato a emorroidi, ragadi anali o rettocolite ulcerosa.
Melena – Cause
Sono numerose le condizioni patologiche che possono provocare la comparsa di melena; fra queste si ricordano ulcera peptica, sanguinamento di varici esofagee, infarto intestinale, tumori dell’apparato digerente, febbre gialla (patologia infettiva a carattere acuto dovuta ad Arbovirus), sanguinamenti gastrici da assunzione di farmaci anticoagulanti o antinfiammatori ecc.

Gli episodi di melena sono dovuti a un sanguinamento localizzato in una zona alta dell’apparato digerente (duodeno, esofago o stomaco).
Sintomi associati
In molte circostanze (poco meno del 50% dei casi) la melena è associata a ematemesi (emissione di sangue con il vomito) e a un rialzo dei livelli di azotemia (rialzo dovuto all’assorbimento intestinale di prodotti ematici di degradazione). Può comunque manifestarsi anche da sola, come accade, per esempio, nei casi di emorragie non particolarmente abbondanti che non inducono il riflesso del vomito.
L’associazione di melena ed ematemesi è tipica di gravi patologie quali l’ulcera gastrica o l’ulcera duodenale sanguinante; di norma la presenza di sangue nella cavità gastrica induce il riflesso del vomito e si ha una rapida ematemesi dopodiché, trascorsi i tempi necessari al transito intestinale, si ha la comparsa feci meleniche; queste ultime, di norma, non sono feci completamente formate perché l’effetto irritante del liquido ematico sulle pareti intestinali è causa di diarrea.
Melena – Terapia
Un episodio di melena richiede generalmente un immediato ricovero al fine di valutare la gravità della situazione e di intraprendere le misure più idonee al caso.
La causa del sanguinamento può essere determinata quasi sempre tramite l’esecuzione di un’endoscopia gastroesofagea.
La terapia dipende dalle cause del sanguinamento; si va dalla somministrazione di farmaci antiulcera alla sclerotizzazione delle varici esofagee o delle eventuali ulcere emorragiche che l’esame ha evidenziato. In determinati casi può essere necessario il ricorso al trattamento chirurgico.
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