Con l’espressione mani sudate si indica comunemente una condizione nota in medicina come iperidrosi palmare; il soggetto che ne soffre accusa in pratica una sudorazione eccessiva a livello delle mani, cosa che generalmente provoca un notevole disagio, soprattutto nel caso in cui si trovi a fare il gesto di dare la mano a un’altra persona per presentarsi o salutarla. Come vedremo, il fenomeno delle mani sudate può avere cause molto diverse fra loro; in alcune circostanze è l’unica forma di iperidrosi di cui il soggetto è affetto; in altri casi, il fenomeno delle mani sudate è associato ad altre forme di sudorazione eccessiva come, per esempio, l’iperidrosi ascellare e l’iperidrosi plantare, ma non solo.
Non sono rarissimi poi i casi in cui al fenomeno delle mani sudate si associa quello di mani fredde.
Le quantità di sudore emesso possono essere estremamente variabili; in alcuni soggetti le palme delle mani sono solo lievemente umide, mentre in altri le mani arrivano quasi a “gocciolare” causando fastidi non di poco conto.
Si distinguono due forme di iperidrosi palmare: essenziale e secondaria. Si parla di iperidrosi palmare essenziale (o primaria o idiopatica) quando non si è in grado di identificare una causa precisa alla quale ricondurre il fenomeno delle mani sudate. Se, invece, la sudorazione eccessiva delle mani è legata a un sottostante processo patologico, si parla di iperidrosi palmare secondaria.
Mani sudate – Cause
Le cause di iperidrosi palmare essenziale non sono note; si ipotizza però che alla base di questa condizione vi sia un anomalo incremento degli impulsi nervosi che causano la liberazione del neurotrasmettitore acetilcolina da parte di quelle fibre nervose del sistema simpatico che sono connesse alle ghiandole sudoripare, ovvero quelle ghiandole esocrine le cui funzioni principali sono essenzialmente due: regolare la temperatura corporea ed eliminare le sostanze di rifiuto tramite la sudorazione.
Le cause di iperidrosi palmare secondaria possono essere le più disparate; fra le condizioni che possono causare il fenomeno delle mani sudate si ricordano in particolare le seguenti: obesità e ipertiroidismo; quest’ultima condizione, a sua volta, può essere causata da:
- diabete mellito
- tumori neuroendocrini
- linfomi
- gotta.
Il fenomeno delle mani sudate può avere anche cause iatrogene, ovvero può essere determinato dall’assunzione di determinati medicinali, in particolare i seguenti:
- farmaci antidepressivi
- farmaci antipertensivi
- farmaci ormonali (per esempio quelli usati per il trattamento di tumori che colpiscono il seno o la prostata).
Si ricorda infine che alcune donne cominciano a soffrire di iperidrosi palmare dopo sono entrate in menopausa.
Iperidrosi palmare – Fattori che possono accentuare il fenomeno
A prescindere dalle varie cause che possono esserci alla base delle mani sudate, vi sono alcuni fattori che possono esacerbare il problema (non causarlo); in particolar modo si ricordano:
L’iperidrosi palmare tende a essere meno accentuata durante il riposo notturno.
Un breve cenno va all’ansia; per molto tempo si è ritenuto che l’ansia fosse la principale causa del fenomeno delle mani sudate; in realtà è più plausibile il contrario; la sudorazione eccessiva tende a rendere ansioso il soggetto, soprattutto quando si trova in situazioni di socialità; in sostanza, il disagio che molti provano per la sudorazione eccessiva genera ansia e contribuisce ad accentuare, in una sorta di circolo vizioso, il fenomeno della sudorazione. Questo vale in generale per tutti i tipi di iperidrosi, palmare e no.
Mani sudate – Rimedi
Diversi sono i rimedi suggeriti per combattere il fenomeno delle mani sudate; si deve precisare che in molti casi è possibile ridurre la portata del problema, ma non sempre si è in grado di risolverlo del tutto.
Nei casi di iperidrosi secondaria, molto dipende dall’efficacia del trattamento della condizione patologica sottostante; nei casi in cui quest’ultima può essere definitivamente guarita, si avrà anche la cessazione dell’eccesso di sudorazione.
Nei casi in cui non si è grado di trattare efficacia totale la condizione sottostante e nei casi di iperidrosi palmare primaria, si possono tentare vari tipi di rimedi, più o meno invasivi; fra i principali si ricordano i seguenti:
- antitraspiranti a base di cloruro di alluminio (non eliminano del tutto il fenomeno delle mani sudate, ma possono limitarlo in modo importante; considerato il rapporto rischi/benefici, è un’ottima soluzione nei casi non particolarmente gravi)
- ionoforesi (è una tecnica usata sia per trattare diverse condizioni fra cui l’iperidrosi palmare e quella plantare; anche questa è una tecnica non risolutiva; sono necessarie alcune sedute per ottenere dei risultati che, in effetti, spesso sono soddisfacenti, ma purtroppo temporanei; dopo alcune settimane è necessario ripetere il trattamento)
- infiltrazioni di tossina botulinica (anche questa tecnica può dare risultati interessanti, ma comunque non è risolutiva; i risultati hanno una durata di alcuni mesi dopodiché è possibile ripetere il trattamento; non è una tecnica scevra da effetti collaterali, fra cui una sudorazione eccessiva compensatoria in un’area del corpo non trattata)
- assunzione di farmaci (per esempio anticolinergici, betabloccanti, inibitori del canale del calcio, ansiolitici ecc.; non sono risolutivi e non sono scevri da effetti collaterali anche pesanti)
- chirurgia (in genere si ricorra a una tecnica denominata ETS, Endoscopic Thoracic Sympathectomy ovvero simpatectomia toracica endoscopica; la si usa sia per l’iperidrosi palmare che per quella ascellare; è una tecnica chirurgica che consiste nella rimozione dei gangli nervosi da cui partono i segnali che determinano l’attivazione delle ghiandole sudoripare).
Vale la pena di spendere due parole sulla tecnica ETS; si tratta di una vera e propria operazione chirurgica che comporta l’anestesia generale; è quindi un intervento di notevole importanza che richiede un’attenta valutazione sia dei pro che dei contro e questi ultimi, sfortunatamente, non mancano; l’intervento può essere sì risolutivo, ma non sempre ciò accade; peraltro si tratta di una tecnica non esente da pesanti complicanze. In genere è l’extrema ratio alla quale si arriva quando la l’iperidrosi è particolarmente grave, refrattaria a tutti gli altri trattamenti e causa un notevole disagio al soggetto.
Fra i possibili effetti collaterali della tecnica ETS vi sono: sudorazione di viso e collo dopo i pasti (fenomeno noto come sudorazione gustativa; problema che arriva a colpire una notevole percentuale dei soggetti trattati; sindrome di Bernard-Horner (condizione che colpisce un lato del viso causando la caduta della palpebra e la riduzione della pupilla), pneumotorace ecc.
Come si vede il problema delle mani sudate non è facilmente risolvibile; è senz’altro opportuno discutere la questione con il proprio medico curante che valuterà, dati alla mano, se sia più consigliabile ricorrere a metodi che hanno un’efficacia limitata, ma che non comportano particolari effetti collaterali oppure se vale comunque la pena di indirizzare il paziente verso una terapia più efficace, ma con maggiori rischi di effetti collaterali anche pesanti.
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