Il mal di pancia è un tipo di dolore abbastanza frequente (difficile trovare qualcuno che non l’abbia mai provato in vita sua) che può essere originato dalle cause più disparate; nella stragrande maggioranza dei casi il mal di pancia è sintomo di disturbi di poco conto (generalmente di tipo gastrointestinale), ma può anche essere spia di patologie di una certa severità.
Fitte alla pancia: come capire il problema
La prima cosa da fare in caso di fitte alla pancia è cercare di localizzare la sua sede di partenza (per esempio se le fitte sono localizzate al di sopra o al di sotto della linea dell’ombelico), descrivere la tipologia di dolore avvertito (per esempio se la dolenzia è continua o intermittente e se è blanda o più intensa) e cercare di focalizzare il momento in cui il dolore è insorto (improvvisamente e senza ragioni apparenti, prima di un colloquio particolarmente importante, dopo aver mangiato un particolare alimento, dopo un’attività fisica ecc.).
Se la sede di insorgenza del mal di pancia è localizzata sopra la linea dell’ombelico potrebbe esservi un coinvolgimento di stomaco oppure di fegato o pancreas, mentre se il mal di pancia è insorto al di sotto della linea dell’ombelico il dolore potrebbe essere dovuto a mestruazioni o a problemi di tipo intestinale.
Mal di pancia localizzato al di sopra della linea dell’ombelico
Se il mal di pancia è avvertito diffusamente e l’episodio è occasionale, molto probabilmente il problema è di tipo alimentare; il problema alimentare può essere di tipo qualitativo o di tipo quantitativo. Nel primo caso il problema è dovuto alla tipologia di cibi ingeriti e non tanto alla loro quantità; alcuni alimenti per esempio sono causa di una sovrapproduzione di gas con tutto ciò che ne consegue. Nel secondo caso il problema può derivare da un’eccessiva assunzione di cibo (la tipica abbuffata per esempio) oppure, al contrario, da un’assunzione alimentare eccessivamente ridotta.
Quando il mal di pancia viene avvertito non diffusamente, ma è ben localizzato, con fitte dolorose e la cosa non è occasionale, il problema potrebbe essere legato a problemi più seri, quali, per esempio, un’ulcera gastrica o un’ulcera duodenale.
Nel caso di ulcera gastrica il mal di pancia insorge generalmente nel giro di mezz’ora-tre quarti d’ora dopo il pasto; se invece il problema insorge quando sono trascorse diverse ore dal pasto, magari durante le ore notturne, e se generalmente diminuisce dopo aver assunto degli alimenti, il mal di pancia può essere spia di un’ulcera duodenale.
Il problema può essere causato anche da una colica biliare, un disturbo piuttosto fastidioso caratterizzato da mal di pancia con dolore crampiforme localizzato generalmente all’epigastrio, la zona sotto lo sterno.
In altri casi il mal di pancia può essere dovuto a pancreatite una patologia alquanto severa che non deve essere assolutamente trascurata (la pancreatite può danneggiare gravemente il pancreas e anche gli organi vicini e addirittura causare il decesso.
Ovviamente possono dare mal di pancia tutta una serie di gravi patologie quali il tumore allo stomaco, il tumore al fegato, il tumore al pancreas, il tumore del colon-retto, il tumore dell’esofago ecc.
Esami diagnostici – Se il medico curante sospetta che il mal di pancia possa essere provocato non tanto da errori alimentari, ma da una delle patologie ricordate poco sopra, è sicuramente opportuna la prescrizione di alcune indagini di tipo diagnostico che facciano luce sul problema.
Se si pensa, per esempio, che il mal di pancia sia dovuto a ulcera gastrica o a ulcera duodenale, il medico potrebbe richiedere l’esecuzione di una esofagogastroduodenoscopia (o, più semplicemente, EGDS) o di una radiografia delle prime vie digestive. Se invece si sospetta la presenza di calcolosi biliare o di pancreatite si può ricorrere all’ecografia addominale.
Mal di pancia localizzato al di sotto della linea dell’ombelico
Quando il mal di pancia è localizzato al di sotto della linea dell’ombelico il problema può essere dovuto a virus gastrointestinali oppure da problemi di tipo batterico (Stafilococcus aureus, Listeria monocytogenes, Salmonella ecc.).
Più rari sono i mal di pancia provocati da parassiti; un’ipotesi del genere può essere presa in considerazione solo nel caso si sia effettuato un soggiorno in un Paese tropicale.
Una causa frequente di mal di pancia è la cosiddetta sindrome del colon irritabile.
Altre cause di mal di pancia sono l’appendicite (spesso in questo caso il dolore può localizzarsi anche più in alto, in sede epigastrica e mesogastrica), la celiachia, l’intolleranza al lattosio, la diverticolite ecc.
Esami diagnostici – A seconda dei casi particolari, le indagini diagnostiche per indagare le cause del mal di pancia sono quelle già citate nel paragrafo precedente.
Alcuni rimedi per il mal di pancia occasionale
Quando il mal di pancia non è legato a problematiche severe che come tali devono essere rapidamente e opportunamente trattate, si può intervenire con rimedi utili ad alleviare la sintomatologia.
Nel caso di gastroenteriti batteriche o virali, il medico potrà prescrivere, rispettivamente, una terapia antibiotica o una terapia antivirale (molto spesso, però, le gastroenteriti virali si risolvono velocemente senza che siano necessari interventi farmacologici). Utile la reidratazione nel caso di perdita di liquidi da diarrea e/o vomito.
Se il mal di pancia è legato al flusso mestruale, possono essere utili antidolorifici e rimedi “della nonna” quali l’applicazione di una borsa dell’acqua calda sull’addome.
Se i problemi sono legati a intolleranze quali quella al lattosio o quella al glutine, gli unici rimedi sono l’esclusione di quegli alimenti contenenti lattosio o glutine.

Il mal di pancia è un tipo di dolore abbastanza frequente che può avere cause più disparate; in genere è un sintomo di disturbi di poco conto (generalmente di tipo gastrointestinale), ma può anche essere spia di patologie di una certa severità.
Mal di pancia nei bambini
Il mal di pancia è un disturbo molto comune nei più piccoli; le sue cause possono essere le più disparate, talvolta il problema è solo di carattere psicologico; non è infatti affatto infrequente che il bambino lamenti tale disturbo quando è piuttosto nervoso o stanco o accusa una sensazione di malessere che non riesce a definire con chiarezza.
La prima cosa da fare quando il bambino riferisce la presenza di mal di pancia è cercare di valutare con calma la situazione e verificare le sue condizioni di salute generali. Nel caso in cui il disturbo non accenni a scomparire o nel caso in cui il bambino ci sembri insolitamente fuori forma è consigliabile contattare il pediatra per una visita.
In linea generale, non devono destare particolare preoccupazione quei mal di pancia che si verificano in momenti particolari come, tanto per fare alcuni esempi, la nascita di un fratello, un litigio con un compagno, l’inizio di un percorso scolastico (ingresso alla scuola materna o alla scuola elementare), un rifiuto da parte dei suoi familiari ecc. In questi casi, infatti, spesso il mal di pancia è di natura psicologica e può essere il segno che il bambino richiede un “surplus” di attenzione da parte dei genitori. È relativamente semplice diagnosticare questo tipo di mal di pancia perché ha spesso il carattere di periodicità (si parla anche di mal di pancia periodico) e non è accompagnato da segni o sintomi quali febbre, nausea, sudorazione o vomito.
Un problema di poco conto che può dare però un mal di pancia anche piuttosto intenso è il meteorismo, un disturbo piuttosto comune nei bambini (e anche negli adulti peraltro), si pensi alle cosiddette “coliche gassose del neonato”, un fenomeno parafisiologico le cui cause non sono state del tutto chiarite (l’ipotesi attualmente più accreditata chiama in causa aerofagia e flatulenza; la prima legata a un’ingestione eccessiva di aria durante le poppate e il pianto e la seconda alla fermentazione intestinale del latte materno).
Se nella maggior parte dei casi non c’è da preoccuparsi, in alcune circostanze, il mal di pancia riferito dal bambino potrebbe essere spie di qualche problema più serio di quelli citati in precedenza.
Se il bambino accusa mal di pancia e il suo pianto non è quello tipico del “capriccio”, se è inappetente e pallido, è sicuramente opportuno contattare il pediatra affinché stabilisca la causa del malessere; potrebbe trattarsi di stipsi trascurata con accumulo di feci dure che provocano tensione e gonfiore con conseguente dolenzia addominale.
Nel caso in cui il bambino accusi mal di pancia, febbre, nausea e/o vomito è necessario verificare che il bambino non sia stato colpito da appendicite acuta, una patologia frequente nei bambini che non deve assolutamente essere trascurata e per la quale non è da escludere il ricorso alla chirurgia.
Vi sono comunque molti disturbi, più o meno seri, che possono provocare mal di pancia nei più piccoli. Le bambine, per esempio, più spesso dei loro coetanei maschi, sono colpite da infezioni urinarie che fra i loro sintomi annoverano anche il dolore addominale.
Il mal di pancia può anche essere dovuto ad acetonemia, un disordine metabolico più noto come “acetone”; si tratta di un disturbo che si verifica allorquando l’organismo, allo scopo di far fronte ai propri bisogni energetici, una volta esauriti i glicidi, inizia a bruciare i lipidi; i sintomi che caratterizzano l’acetonemia sono, oltre al mal di pancia, alitosi, vomito, lingua asciutta e biancastra, sonnolenza, irritabilità e inappetenza.
La presenza di acetone si accerta con esame delle urine, eseguibile anche in ambito domestico, che serve ad accertare la presenza dei cosiddetti “corpi chetonici”.
Il trattamento dell’acetonemia consiste essenzialmente in una dieta priva di lipidi e ricca di carboidrati e acqua; il piccolo va infatti reidratato con una certa continuità.
Indice materie – Medicina – Sintomi – Mal di pancia