L’ittero (anche itterizia) è una condizione caratterizzata dalla colorazione giallastra di cute, sclere e mucose. Tale condizione si verifica a causa di una presenza eccessiva di bilirubina nel sangue; l’ittero diventa visibile quando i livelli di bilirubina nel sangue superano una determinata soglia (generalmente 3-5 mg ogni 100 ml). Nei neonati l’itterizia è una condizione che solitamente viene considerata come normale; l’ittero neonatale viene osservato infatti in numerosi soggetti (nell’80% dei neonati pretermine e in quasi la metà dei bambini nati a termine); se nei neonati l’ittero è una condizione parafisiologica, in un soggetto adulto è molto spesso indice della presenza di disturbi a livello epatico.
Cause dell’ittero
Come accennato all’inizio, la manifestazione di itterizia è dovuta a un eccesso di presenza di bilirubina a livello ematico. La bilirubina è una sostanza che deriva dalla demolizione di una molecola contenuta nell’emoglobina, l’eme.
Nell’organismo umano la bilirubina si trova sotto due forme, quella diretta (anche bilirubina coniugata) e quella indiretta (anche bilirubina non coniugata). La bilirubina diretta è quella che è già stata trasformata dal fegato, la bilirubina indiretta, presente in maggiore quantità, non ha ancora subito trasformazioni. L’identificazione della frazione di bilirubina presente nel sangue oltre i livelli ritenuti normali può fornire indicazioni relativamente alle cause scatenanti l’ittero.
L’ittero a bilirubina indiretta è provocato da un aumento della produzione di bilirubina e/o dal fatto che il fegato non riesce a trasformarla. L’aumentata produzione di bilirubina è dovuta a un’eccessiva distruzione dei globuli rossi (processo di emolisi), fenomeno tipico di patologie quali il favismo (patologia legata a un deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi) e l’anemia emolitica oppure a causa di malattie epatiche come la cirrosi o le epatiti.
Ittero ostruttivo (colestatico)
L’ittero a bilirubina diretta è provocato dalla colestasi, ovvero da un rallentamento o addirittura da un blocco del flusso biliare. Nel caso di ittero a bilirubina diretta, la produzione di bilirubina avviene normalmente e si ha la sua trasformazione in bile, ma il suo normale flusso viene ostacolato. Questa situazione provoca una sintomatologia che si accompagna alla tipica colorazione giallastra di cute, sclere e mucose e cioè:
- le urine assumono un colore molto scuro, simile a quello del marsala
- le feci assumono una colorazione chiara
- prurito.
La colestasi (da alcuni talvolta chiamata ittero ostruttivo) può essere dovuta a cause intraepatiche o extraepatiche. Le cause intraepatiche più frequenti sono l’epatite, l’epatopatia da farmaci e quella da alcol; meno frequentemente si riscontrano la cirrosi biliare primitiva e la colestasi della gravidanza.
Tra le cause extraepatiche più ricorrenti si ricordano il carcinoma pancreatico e la litiasi del coledoco. Meno frequenti sono la stenosi benigna del coledoco, il carcinoma delle vie biliari, la colangite sclerosante e la pancreatite.
Ittero neonatale
Vedasi articolo specifico.
Cura per l’ittero
In linea generale, l’ittero fisiologico e quello da latte materno non richiedono una particolare terapia, ma si deve tener conto che esiste pur sempre un certo rischio di complicazioni a livello neurologico se i livelli di bilirubina si fanno troppo elevati; in questo caso si ricorre solitamente alla fototerapia. Il trattamento fototerapico prevede l’esposizione del bambino a una luce ultravioletta che trasforma una parte della bilirubina in lumirubina, un composto che il fegato riesce a smaltire più facilmente per via urinaria e che non è in grado di passare a livello cerebrale, scongiurando una delle complicanze più serie dell’ittero neonatale, l’encefalopatia.
Se si ritiene che la fototerapia non sia sufficiente, è possibile ricorrere a interventi di tipo farmacologico oppure, ma è un caso estremo, all’exsanguinotrasfusione, una procedura che consiste nel prelievo ripetuto di piccole quantità del sangue che contiene la bilirubina e nella sua sostituzione con sangue normale fino ad arrivare al ricambio totale.
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