Quando si parla di feci verdi ci si riferisce a un’alterazione cromatica, tendente al verdastro, del normale colore marrone, più o meno scuro, del materiale fecale. Il riscontro di feci verdi può essere legato a diverse condizioni, sia patologiche che no. Va precisato innanzitutto che si tratta di segno che molto spesso è legato variazioni sporadiche del tipo di alimentazione o all’assunzione di determinati farmaci. In altri casi, invece le feci verdi sono la spia di problemi gastrointestinali o di una patologia sistemica.
Cause
Il riscontro di feci verdi si verifica spesso nel caso di diarrea e quando si verificano situazioni in cui il transito degli alimenti attraverso l’intestino è più accelerato rispetto alla norma; infatti, quando il transito dei cibi è troppo veloce la bile non viene metabolizzata e le feci restano verdi (il colore della bile appena uscita dalla colecisti è appunto giallo-verde); a cose normali i passaggi dovrebbero essere i seguenti: il colore normale delle feci (marrone più o meno scuro) è dovuto soprattutto alla bilirubina, una sostanza contenuta nella bile; quest’ultima, prodotta dal fegato, favorisce la digestione e l’assorbimento dei grassi; la bilirubina a livello intestinale subisce varie trasformazioni (prima in urobilina e poi stercobilina, è quest’ultima in particolare che è responsabile del colore marrone).
Va precisato che la bilirubina deriva da un precursore, la biliverdina (presente nella bile e talvolta nelle feci) ed è questa sostanza a conferire un colore verdastro alle feci quando a causa di un transito troppo veloce la biliverdina non viene completamente trasformata in bilirubina e successivi derivati. Le feci verdi quindi spesso dovute alla diarrea e alle condizioni patologiche e no che la provocano come la gastroenterite, la salmonellosi e la giardiasi. Anche l’abuso di lassativi può essere causa di feci verdi.
Altre cause sono determinate abitudini alimentari (per esempio, un abbondante consumo di verdure contenenti molta clorofilla come, per esempio, spinaci, prezzemolo, rucola, ortaggi a foglia verde ecc.) e l’assunzione di farmaci antibiotici (che spesso causano un’alterazione del funzionamento della flora batterica).
Talvolta la colorazione verde delle feci è dovuta alla presenza di colorante verde nelle bibite e nei cibi assunti. Anche gli integratori a base di ferro possono causare la comparsa di feci verdi.
Altre patologie che possono dar luogo all’emissioni di feci verdi sono quelle patologie caratterizzate da malassorbimento dei nutrienti come, per esempio, la celiachia e altre sindromi da malassorbimento.
Altre patologie che possono essere responsabili sono la colite ulcerosa, il morbo di Crohn e la sindrome dell’intestino irritabile.
Fra le patologie più gravi che possono essere correlate all’emissione di feci verdi vi sono il tumore all’intestino e il tumore al colon.
Feci verdi nel neonato
Nel neonato il sintomo è abbastanza comune e non deve destare particolare preoccupazione in quanto è generalmente dovuto al fatto che il corpo non è ancora in grado di metabolizzare correttamente la bile.
Feci verdi: segni e sintomi associati
A seconda della condizione sottostante, alle feci verdi possono associarsi altre manifestazioni più o meno importanti fra cui ricordiamo:
- dolori addominali
- alterazioni della frequenza della defecazione
- febbre
- stanchezza eccessiva
- perdita di appetito
- calo di peso non giustificabile
- nausea
- vomito
- pancia gonfia
- flatulenza.
Feci verdi: cosa fare
Nel caso in cui l’emissione di feci verdi dovesse ripetersi con una certa frequenza e dovesse avere una durata superiore ai due giorni è opportuno consultare il proprio medico curante che stabilirà quali sono gli esami clinici più opportuni (di laboratorio e/o strumentali). Come si è visto, infatti, si tratta di un segno clinico che può essere legato anche a patologie di notevole severità.

Molte persone si preoccupano per il numero e la qualità delle evacuazioni prodotte, con una risposta che è troppo spesso influenzata da pregiudizi e false convinzioni, arrivando ad atteggiamenti quasi maniacali.
Fra i molti esami che potrebbero essere richiesti si ricordano soprattutto la ricerca di sangue occulto nelle feci, la coprocoltura, l’EGDS, la colonscopia, la TAC e la risonanza magnetica.
La terapia varia a seconda della causa che ha determinato la comparsa del sintomo. In diversi casi il disturbo è temporaneo e non è necessario intraprendere trattamenti particolari. Se il problema è legato a un’alterazione della flora batterica, può spesso essere risolto con l’assunzione di fermenti lattici.
Se, invece, il disturbo è dovuto a condizioni patologiche, si deve intervenire con un trattamento mirato.
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