Con eritrocitosi (più raramente eritrocitemia) si fa riferimento a un aumento, oltre il range di normalità, del numero di eritrociti (o globuli rossi) in circolo. In molte occasioni il termine eritrocitosi viene impiegato quale sinonimo di policitemia; in realtà, quest’ultimo termine indica più propriamente un innalzamento del volume dai globuli rossi nel torrente ematico; con policitemia, poi, potremmo anche riferirci a un generico aumento delle altre componenti ematiche, ovvero leucociti e piastrine. Eritrocitosi, quindi, è un termine maggiormente specifico.
L’eritrocitosi può essere primaria o secondaria; nel primo caso è causata da un disturbo che interesse le cellule ematopoietiche (le cellule staminali che danno origine a tutte le cellule del sangue); nel secondo caso, invece, è causata da un disturbo che determina un incremento della produzione da parte delle cellule ematopoietiche che però non sono interessate da alcun disturbo.
Cause di eritrocitosi
L’eritrocitosi è un fenomeno riscontrabile in diverse condizioni, fra le più frequenti si ricordano:
- fumo
- ipossiemia arteriosa cronica (da altitudine elevata, patologie polmonari croniche, sindrome da ipoventilazione ecc.)
- tumori (per esempio, emangioma cerebellare, tumori renali secernenti eritropoietina, epatoma, leiomioma uterino).
Cause meno frequenti sono alcune patologie congenite quali:
- emoglobinopatie alta affinità per l’O2
- policitemia di Chuvash
- mutazioni del recettore dell’eritropoietina
- ecc.
Si può riscontrare un’eritrocitemia relativa in seguito ad eventi quali diarrea, disidratazione, ustioni estese e altre condizioni che sono causa di emoconcentrazione; in questi casi gli eritrociti aumentano soltanto in termini relativi (vale a dire per unità di sangue), mentre il loro numero totale rimane invariato.
Sintomi associati
Nel caso di eritrocitosi secondaria il soggetto può avvertire affanno nella respirazione, cefalea, debolezza, stanchezza e stordimento.

Con eritrocitosi (più raramente eritrocitemia) si fa riferimento a un aumento, oltre il range di normalità, del numero di eritrociti (o globuli rossi) in circolo.
Eritrocitosi: rimedi
È necessario individuare la causa sottostante e intervenire di conseguenza; in linea generale l’incremento del numero di eritrociti e la viscosità che ne consegue possono essere contrastati mediante una trasfusione di sangue o, nei casi più gravi, con flebotomia (meno modernamente, salasso; una sottrazione, a scopo terapeutico, di un certo quantitativo di sangue). Nel caso di eritrocitosi conseguenti a un tumore, la rimozione di quest’ultimo può risultare curativa.
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