Con il termine emianopsia si fa riferimento a un deficit visivo che è caratterizzato dall’impossibilità di percepire una metà del campo visivo. È un sintomo che può essere dovuto a varie condizioni patologiche che non sono mai banali.
Tipologie
Si distinguono vari tipi di emianopsia; il deficit può infatti riguardare metà del campo visivo di destra oppure di sinistra (emianopsia laterale, detta anche verticale) o la metà del campo visivo superiore o inferiore (emianopsia altitudinale, detta anche orizzontale).
L’emianopsia può essere distinta inoltre nel modo seguente:
- eteronima bitemporale (si ha la perdita del campo visivo temporale di ogni occhio a causa di una lesione mediana del chiasma ottico, quella zona del cervello dove si ha un parziale incrocio fra le fibre nervose che costituiscono i nervi ottici)
- eteronima binasale (perdita del campo visivo nasale a causa di lesioni bilaterali che interessano tutti e due i margini del chiasma ottico; è di rarissimo riscontro)
- omonima (perdita del campo visivo destro/sinistro a causa di una lesione del tratto ottico sinistro/destro.
La perdita di un solo quadrante del campo visivo viene definita quadrantopsia.
Le immagini sottostanti (fonte: Wikipedia Commons) possono chiarire meglio.
Cause
L’emianopsia può essere causata da diverse condizioni patologiche; in genere si tratta di patologie neurologiche in cui si ha la compressione delle vie ottiche; è per esempio il caso di:
- adenoma ipofisario
- tumore al cervello
- aneurisma cerebrale
- trauma cerebrale.
Altre cause possono essere le emorragie intracraniche, l’ischemia cerebrale, la meningite e i problemi circolatori a carico dell’occhio.
In molti casi questo tipo di deficit è uno dei primi sintomi che si manifestano nel caso delle patologie soprariportate; trattandosi di condizioni particolarmente serie è opportuno, qualora si riscontri un deficit visivo, richiedere un consulto medico il prima possibile.
Emianopsia – Cura
La terapia varia in base alla patologia di base; per esempio, nel caso di un adenoma ipofisario, si potrà intervenire attraverso la rimozione chirurgica; nel caso di un aneurisma cerebrale sarà necessario un intervento di neurochirurgia vascolare ecc.
Una volta effettuato il trattamento, il disturbo potrà scomparire sempre che la patologia sottostante non abbia già determinato la morte delle cellule nervose delle vie ottiche.
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