La presenza di emazie nelle urine è un evento che deve ritenersi anormale e, conseguentemente, è sempre opportuno richiedere un consulto al medico di base ed effettuare alcuni esami clinici per fare chiarezza sulla questione, soprattutto se non si tratta di un evento isolato. Ricordiamo che le emazie, anche globuli rossi o eritrociti sono cellule del sangue la cui funzione primaria è quella di trasportare l’ossigeno dai polmoni verso i tessuti e l’anidride carbonica dai tessuti verso i polmoni. Il termine tecnico con il quale si definisce il riscontro di emazie nelle urine è ematuria; è una condizione che può essere microscopica o macroscopica; nel primo caso, la presenza delle emazie non è apprezzabile a occhio nudo e potrà essere rilevata soltanto dopo aver effettuato un esame delle urine; nel secondo caso, invece, la presenza di sangue sarà visibilmente apprezzabile.
È opportuno precisare che una presenza minima emazie nelle urine può essere riscontrata anche nel caso di individui in perfetta salute, tant’è che si ritiene normale un numero di eritrociti per campo microscopico variabile da 1 a 5. Elevati livelli di emazie nelle urine possono avere diverse spiegazioni; talvolta alla base c’è un disturbo transitorio e di scarsa importanza da un punto di vista clinico, in altri casi, invece, alla base dell’evento può esserci una patologia di una certa gravità; è questo il motivo per cui l’ematuria è una manifestazione che non deve mai essere trascurata o comunque sottovalutata; sempre e comunque va riferita al proprio medico di base che predisporrà le indagini, di laboratorio e/o strumentali, che ritiene più idonee al caso in questione.
L’eventuale presenza di emazie nelle urine può essere evidenziata facilmente eseguendo una citologia urinaria (anche esame citologico delle urine); quest’ultimo è un esame di laboratorio non invasivo che serve a evidenziare l’eventuale presenza di cellule anomale nelle urine. L’esame citologico delle urine non è un test di routine, ma viene generalmente richiesto dopo che un esame standard delle urine ha messo in evidenza risultati anomali oppure dopo che il paziente ha riferito la presenza di manifestazioni suggestive di un qualche disturbo all’apparato urinario.
Emazie nelle urine – Cosa significa?
Cosa significa la presenza di emazie nelle urine? La domanda non ha una sola risposta; nella gran parte dei casi essa è il segno di un sanguinamento che è iniziato in un qualsiasi punto del tratto genito-urinario, vescica, uretere, uretra, prostata o rene; altre volte, invece, si tratta di una manifestazione che ha come causa un passaggio anomalo degli eritrociti dai glomeruli renali (tipicamente ciò si verifica nelle malattie che interessano il rene).
È corretto specificare che, molte volte, le cause del problema sono abbastanza banali e possono quindi essere facilmente risolte mettendo in atto una cura adeguata; è per esempio il caso delle infiammazioni che interessano le vie genito-urinarie (vale a dire cistiti, prostatiti, uretriti ecc.), patologie comunissime che possono essere decisamente fastidiose, ma che quando vengono trattate in modo corretto e possibilmente rapido, raramente sono causa di complicazioni importanti.
Detto ciò, non si deve ignorare il fatto che la presenza di emazie nelle urine può essere una delle prime manifestazioni di malattie di una certa importanza quali, per esempio, un carcinoma alla vescica, un tumore renale, una malattia sessualmente trasmissibile ecc. Si ribadisce quindi, ancora una volta, il consiglio, nel caso si riscontri la presenza di sangue nelle urine, di consultare il prima possibile, il proprio medico di base o direttamente uno specialista urologo.

La presenza di emazie nelle urine è una condizione che può essere microscopica o macroscopica; nel primo caso, la presenza delle emazie non è apprezzabile a occhio nudo e potrà essere rilevata soltanto dopo aver effettuato un esame delle urine; nel secondo caso, invece, la presenza di sangue sarà visibilmente apprezzabile.
Esami diagnostici
Se un esame delle urine, effettuato per normale periodico check-up (l’esame delle urine standard e l’emocromo sono i due esami più prescritti in assoluto per i controlli routinari disposti dai medici di base), ha messo in evidenza la presenza di emazie nelle urine o se il soggetto ha notato tracce ematiche nelle urine durante la minzione, il medico, dopo aver raccolto tutte le informazioni che ritiene necessarie e dopo l’immancabile esame fisico, potrà prescrivere l’esecuzione di alcuni esami diagnostici; questi potranno variare a seconda del singolo caso; in ogni caso, è decisamente probabile che fra essi siano compresi quelli che riportiamo di seguito:
- urinocoltura con antibiogramma
- valutazione del sedimento urinario (con il quale si ricercano leucociti, nitriti, urati amorfi, cellule epiteliali, cristalli ecc.)
- ecografia.
Se il medico ha ragione di pensare che alla base del sanguinamento potrebbe esserci un tumore, è quasi certo che prescriverà una citologia urinaria, un esame con il quale si ricerca la presenza di cellule tumorali. Altri esami che potrebbero venire richiesti dal medico sono l’urografia e la TAC.
Emazie nelle urine – Sintomi associati
La presenza di emazie nelle urine può essere più o meno importante; come detto, se le quantità di globuli rossi nelle urine sono irrisorie, la loro presenza può essere rilevata soltanto se si effettua un esame del sedimento urinario; se, invece, tali quantità sono rilevanti, la presenza di emazie nelle urine può dare a queste ultime una colorazione più o meno scura: rossa (indica un sanguinamento non trascurabile), rosacea (segno di lieve sanguinamento) o addirittura marsala (sanguinamento pregresso o presenza di emoglobinuria, ovvero di emoglobina nelle urine).
In alcuni casi la presenza di emazie nelle urine è l’unico segno clinico che il paziente riferisce al medico; in altri casi, invero la maggioranza, è di solito associata ad altre manifestazioni che dipendono dal tipo di disturbo sottostante; se il problema è dovuto un’infezione urinaria, si potranno avere i tipici sintomi che la caratterizzano, ovvero:
- sensazione di malessere generale
- febbre
- brividi
- aumento della normale frequenza delle minzioni
- bruciore nel corso della minzione
- urgenza urinaria
- sensazione di non aver svuotato completamente la vescica
- dolori più o meno intensi nella parte bassa dell’addome
- dolori ai fianchi e/o o alla schiena
- urine torbide e/o maleodoranti.
Valori normali
Le emazie non dovrebbero essere riscontrate nelle urine. Il valore normale è quindi l’assenza; tuttavia, come già accennato in apertura di articolo, viene ritenuta priva di significato clinico la presenza, nel sedimento urinario, di 1-5 emazie nelle urine per campo microscopico.
Emazie nelle urine alte – Cause
Fra le moltissime cause di alti livelli di emazie nelle urine si ricordano le seguenti:
- calcolosi (presenza di calcoli a livello di rene, uretra o vescica)
- cistite
- disturbi della coagulazione
- endometriosi
- glomerulonefrite
- ipertrofia prostatica benigna
- leucemia
- malattie sessualmente trasmissibili
- nefrite
- pielonefrite
- presenza di corpi estranei nelle vie urinarie
- prostatite
- rene policistico
- sindrome di Von Hippel-Lindau
- stenosi uretrale
- traumi
- tubercolosi renale
- tumori (rene, uretere, vescica, prostata, tumore di Wilms)
- uretrite
- ustioni gravi ed estese.
Altre possibili cause di ematuria sono l’assunzione di FANS, sulfamidici e anticoagulanti; l’endocardite, la schistosomiasi, la malaria, la cirrosi epatica.
Anche gli esercizi fisici intensi e prolungati possono causare il riscontro di globuli rossi nelle urine.
Infine, il riscontro di emazie nelle urine potrebbe essere causato da lesioni di piccola entità che possono verificarsi nel corso dei rapporti sessuali o da piccole lacerazioni tissutali provocate da esami diagnostici invasivi (il classico esempio è quello del pap-test).
Si deve precisare che le concentrazioni di emazie nelle urine non sono necessariamente collegate alla gravità della patologia che ha causato il problema; per esempio, si possono avere alte concentrazioni di emazie nelle urine nel caso in cui il soggetto sia affetto da una banale cistite e, al contrario, un’ematuria quasi irrilevante nel caso di un tumore che ha colpito la prostata.
Emazie nelle urine – Cosa fare?
Difficilmente l’interpretazione della presenza di emazie nelle urine può essere immediata perché le cause di tale manifestazione sono non solo numerose ma anche molto diverse tra loro; ciò fa sì che, per stabilire quale sia l’intervento più adeguato, sia sicuramente opportuno effettuare varie indagini cliniche, sia di laboratorio che strumentali. La decisione, comunque, è sempre di competenza medica. Appare scontato che, dal momento che la presenza di emazie nelle urine è solo un segno clinico e non una patologia, la cura deve essere strutturata a seconda della malattia che ha determinato tale evento.
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