L’ematoma è una raccolta più o meno estesa di sangue il quale, fuoriuscito dal sistema circolatorio, va a localizzarsi in un tessuto oppure in una cavità dell’organismo. Può interessare qualsiasi distretto corporeo e, generalmente, la sua pericolosità è legata non solo alla sua estensione, ma anche, e a maggior ragione, alla sede nella quale esso si sviluppa (un conto è un ematoma che si sviluppa sotto un’unghia, un conto è un ematoma epatico), dall’entità del trauma e dall’efficienza della capacità coagulativa. Esistono varie tipologie di ematoma che illustreremo nell’ultima parte dell’articolo (Classificazione degli ematomi).
Talvolta il termine ematoma viene considerato sinonimo di ecchimosi e di emangioma; in effetti, l’ecchimosi può essere considerata un ematoma caratterizzato da un travaso ematico molto limitato a livello sottocutaneo.
Gli emangiomi, invece, sono tumori infantili relativamente comuni (interessano fino al 10% della popolazione); possono colpire qualsiasi regione del corpo, ma solitamente interessano l’area testa-collo.
Cause di ematoma
Le cause possono essere le più svariate; fra le principali si devono senz’altro ricordare:
- traumi e contusioni
- disordini della coagulazione del sangue (emofilia, piastrinopenia ecc.)
- interventi chirurgici (ematoma da ferita chirurgica)
- terapie con farmaci anticoagulanti (acenocumarolo, dicumarolo, eparina, fenprocumone, warfarin)
- leucemia
- rottura patologica di vasi sanguigni alterati da processi morbosi (aneurismi, infezioni, neoplasie ecc.).
Ematoma – Sintomi e segni
La sintomatologia di un ematoma varia a seconda della gravità dell’evento che lo ha determinato. Gli ematomi superficiali sono generalmente caratterizzati da un dolore piuttosto lieve, mentre in caso di traumi profondi e di notevole gravità il dolore può essere particolarmente intenso.
Altre manifestazioni legate alla formazione di un ematoma sono la tensione della zona colpita, la sensazione di calore e la variazione di colorazione (causata dalla trasformazione dell’eme in bilirubina).
Gli ematomi superficiali tendono a risolversi spontaneamente nel giro di breve tempo, mentre gli ematomi di lieve e media entità si caratterizzano per la caratteristica colorazione che passa dal rosso al blu e dal viola al giallo.
I microematomi passano talvolta addirittura inosservati, mentre quelli più gravi possono dar luogo a una sintomatologia piuttosto severa, basti pensare a un ematoma cerebrale, un’evenienza che richiede un ricovero immediato.
Il trattamento dipende essenzialmente dalla sua entità e dalla struttura interessata. In determinati casi è sufficiente un attento monitoraggio da effettuarsi tramite radiografie, TAC o ecografie. In altri casi risulterà sufficiente effettuare lo svuotamento dell’ematoma (a seconda dei casi la manovra dovrà essere eseguita con una guida ecografica).
In altri casi ancora basterà intervenire con l’applicazione di ghiaccio (crioterapia) sulla zona interessata dal trauma; in seguito si potrà applicare un’apposita pomata.
Diverso il caso in cui è necessario un intervento chirurgico che, a seconda dei casi, potrà essere immediato oppure differito.
Gli ematomi superficiali sono lesioni di piccola entità, talvolta anche fastidiose, ma di facile risoluzione e che possono essere trattati in ambito casalingo. Vediamo come gestirli.
Per accelerare i tempi di guarigione si può ricorrere al ghiaccio (crioterapia); è sufficiente applicare una borsa del ghiaccio; la bassa temperatura provoca una vasocostrizione che riduce la fuoriuscita di sangue dai vasi interessati dal trauma contusivo e riduce le sensazioni dolorose. Si tenga ben presente che non è consigliabile applicare direttamente il ghiaccio sulla lesione (si rischia un’ustione da freddo); nel caso non si sia provvisti di una borsa per il ghiaccio, si può rimediare avvolgendo dei prodotti congelati o dei cubetti di ghiaccio in uno strofinaccio da cucina pulito.
La borsa del ghiaccio va lasciata sulla zona interessata per una decina di minuti circa; vanno effettuate due o tre applicazioni ogni ora, fino alla risoluzione. In genere non sono necessari altri interventi; se però la lesione è abbastanza estesa e il dolore è molto fastidioso si può assumere un antidolorifico e/o un antinfiammatorio. Il dolore può essere ridotto anche dall’applicazione di pomate antinfiammatorie.

Gli ematomi superficiali sono generalmente caratterizzati da un dolore piuttosto lieve, mentre in caso di traumi profondi e di notevole gravità il dolore può essere particolarmente intenso.
Classificazione degli ematomi
Una classica suddivisione degli ematomi è la seguente:
- sottocutanei
- del cervello
- all’orecchio
- perianali
- da ferita chirurgica
- subungueali.
Gli ematomi sottocutanei sono fra quelli più comuni; di norma si tratta di lesioni di entità piuttosto lieve che si risolvono nel giro di poco tempo (al massimo in una o due settimane). Si distinguono in tre sottocategorie: petecchie, porpora ed ecchimosi.
Gli ematomi del cervello sono di vario tipo; si distinguono infatti: cefaloematoma (caratteristico dei neonati, generalmente causato da traumi da parto), ematoma epidurale (può essere intracranico o spinale; il primo è un’emergenza medica), ematoma subdurale (anche emorragia subdurale (si tratta di un ematoma che si forma a seguito di un trauma cerebrale quando il sangue si riversa tra aracnoide e dura madre), ematoma subaracnoideo (vedasi il nostro articolo Aneurisma cerebrale) ed ematoma subgaleale (ematoma che si forma nello spazio tra periostio e il tessuto fibroso che riveste la parte superiore del cranio, la galea aponeurotica).
Gli ematomi all’orecchio (noti anche come otoematomi) sono raccolte di siero o di sangue che si formano per stravaso nel padiglione auricolare; talvolta si formano per cause ancora non precisamente note, più frequentemente in seguito a traumi (per esempio in chi pratica determinati sport come la lotta o il pugilato).
Gli ematomi perianali, spesso confusi con le emorroidi, si sviluppano internamente o nelle vicinanze dell’ano. Di norma sono causati dalla rottura delle piccole vene che drenano il sangue in quella zona; tale rottura può essere provocata dal sollevamento di pesi eccessivi, da sforzi molto violenti ecc.
Gli ematomi da ferita chirurgica sono evenienze abbastanza comuni; si tratta di complicanze tipiche delle ferite chirurgiche; alcuni fattori possono favorire la loro formazione (ipertensione arteriosa, errori chirurgici, terapia anticoagulante ecc.). In alcune circostanze la loro formazione richiede un nuovo intervento operatorio.
L’ematoma subungueale (più popolarmente unghia nera) è una lesione che è generalmente causata da traumi o microtraumi sulla placca dell’unghia che provocano una rottura di alcuni vasi capillari; tipico è il caso di quando un soggetto si schiaccia un dito in una porta o in cassetto oppure si colpisce l’unghia con un martello o lascia cadere un oggetto pesante sul dito di un piede.
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