Con l’espressione dolori articolari si fa riferimento a delle manifestazioni dolorose che possono interessare una o più articolazioni; per esempio quelle di anca, caviglia, ginocchio, gomito, piede, polso, spalla ecc. Si tratta di un sintomo di frequente riscontro nella popolazione, in particolar modo in quella anziana. Il soggetto colpito riferisce un dolore abbastanza intenso e continuo alle ossa e alle varie articolazioni; in molti casi, anche se non necessariamente, i dolori articolari sono accompagnati da infiammazione e gonfiore.
Quando il dolore interessa una sola articolazione si utilizza il termine artralgia; se le articolazioni interessante sono due o tre si parla di oligoartralgia, mentre se il problema è relativo a più di tre articolazioni si parla di poliartralgia.
I dolori articolari vengono definiti acuti se insorti in modo piuttosto rapido e in tempi recenti, mentre se il problema dura da più di un mese, si parla di dolori articolari cronici (o persistenti, che dir si voglia).
A seconda della loro intensità i dolori articolari possono essere causa di una riduzione più o meno grave della mobilità arrivando a interferire pesantemente con le attività quotidiane, peggiorando conseguentemente anche la qualità di vita, in particolar modo se il dolore è cronico.
Dolori articolari: le cause principali
In molti casi i dolori articolari sono provocati da malattie che si manifestano in età avanzata (come, per esempio, l’artrite e l’artrosi), ma possono anche essere conseguenti a traumi fisici, fratture ossee e altre patologie non peculiari dell’anzianità.
Fra le patologie che annoverano i dolori articolari fra le loro manifestazioni si ricordano in particolar modo:
- acromegalia
- alluce valgo
- artrite
- artrite psoriasica
- artrite reumatoide
- artrosi
- borsiti
- condrocalcinosi
- condromalacia
- condrosarcoma
- dengue
- emocromatosi
- encefalite da zecche
- epatite
- febbre reumatica
- gammopatie monoclonali
- gotta
- herpes genitale
- influenza e sindrome influenzale
- ipotiroidismo
- legionellosi
- LES
- leucemia
- malattia da graffio di gatto
- malattia di Lyme
- malattie autoimmuni
- meningite
- mixoma
- miocardite
- morbo di Addison
- morbo di Crohn
- morbo di Paget
- nefrite
- obesità
- osteite
- osteomielite
- osteogenesi imperfetta
- osteoporosi
- osteosarcoma
- psoriasi
- quinta malattia
- reumatismi di varia natura
- rosolia
- sclerodermia
- scorbuto
- sifilide
- sindrome premestruale
- spondilite anchilosante
- tendiniti e tenosinoviti
- tifo
- tumori ossei
- virus Chikungunya
- virus Ebola
- virus Zika.
Dolori articolari in menopausa
Va anche ricordato che i dolori articolari sono una delle principali manifestazioni che vengono lamentate dalle donne in menopausa. La causa in questo caso è da ricercarsi nell’infiammazione articolare che si manifesta dopo la menopausa a causa della progressiva riduzione del livello di ormoni estrogeni. Dopo la fase infiammatoria, reversibile nel caso in cui si intraprenda la terapia ormonale sostitutiva, è la volta della fase degenerativa, la vera e propria artrosi, che provoca lesioni alle articolazioni che sono purtroppo non reversibili.
Approccio diagnostico e rimedi
Come si può facilmente notare dall’elenco riportato nel paragrafo precedente, le cause dei dolori articolari sono moltissime, molto diverse fra loro e più o meno importanti dal punto di vista della gravità. La diagnosi quindi può essere più o meno semplice; dipende dalle circostanze. Sono sicuramente fondamentali l’esame obbiettivo e un approfondito esame anamnestico. In base ai sintomi associati ai dolori articolari e alla storia clinica del paziente, il medico stabilirà se sono o no necessarie ulteriori indagini o se si può iniziare immediatamente un determinato trattamento.
La riduzione o l’eliminazione dei dolori articolari richiede un intervento mirato sulla patologia di base; a seconda dei casi si interverrà con somministrazione di farmaci antinfiammatori e antidolorifici (FANS, cortisonici ecc.), fisioterapia, massoterapia, ultrasuoni, tecarterapia ecc.
Una parte importante è rivestita anche dal riposo è consigliabile.
Dolori articolari: quando interpellare il proprio medico?
Il ricorso al proprio medico curante è sicuramente opportuno nel caso in cui i dolori articolari
- persistano per un periodo che supera i tre giorni e siano associati a manifestazioni quali febbre, arrossamento della zona interessata e gonfiori;
- rendano difficoltosa la deambulazione o il movimento delle parti interessate
siano successivi a un trauma di una certa entità.
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