La presenza di dolori al basso ventre è un sintomo che può avere varie a cause alla sua origine, sia fisiologiche che patologiche; come vedremo più avanti, nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di una manifestazione legata a problematiche che interessano l’apparato genitale femminile e quelli urinario e gastrointestinale. Innanzitutto è opportuno precisare che quando di parla di dolori al basso ventre (spesso detti dolori pelvici) si fa riferimento a una dolenzia che interessa la parte inferiore dell’addome, ovvero quella situata al di sotto dell’ombelico e prima degli organi genitali.
I dolori al basso ventre possono essere acuti o cronici, sordi o crampiformi; a seconda del problema sottostante possono essere avvertiti a destra o a sinistra. L’intensità dipende dalla causa e dalla sensibilità individuale.
Dolori al basso ventre – Cause
Le condizioni, fisiologiche o patologiche, che possono causare l’insorgenza di dolori al basso ventre sono molteplici; per praticità le divideremo facendo riferimento agli apparati interessati.
Apparato genitale femminile
I dolori al basso ventre possono essere dovuti a condizioni fisiologiche quali:
mestruazioni – Difficilmente le mestruazioni non sono dolorose; spesso i dolori al basso ventre sono associati a una dolorabilità della schiena.
Ovulazione – Anche durante l’ovulazione (il momento dell’espulsione dell’ovocita dalle ovaie) è possibile l’insorgenza di dolori al basso ventre.
Contrazioni in gravidanza – Le contrazioni in gravidanza sono spasmi che vengono avvertiti a livello addominale; insorgono generalmente nel corso degli ultimi tre mesi di gravidanza; è una manifestazione fisiologica, una sorta di “preparazione” dell’utero al parto; i dolori avvertiti in queste circostanze sono simili a quelli provati con le mestruazioni. Va precisato che dolori al basso ventre possono essere avvertiti anche all’inizio della gravidanza; si tratta di un evento normale che è legato alla necessaria crescita dell’utero.
Altre cause, queste patologiche, che possono dar luogo a dolori al basso ventre sono:
- aborto spontaneo
- cisti ovariche
- endometriosi
- fibroma uterino (spesso i fibromi uterini sono asintomatici e in alcuni casi è la gravidanza che ne determina una degenerazione a causa delle variazioni ormonali che si verificano nelle donne in stato interessante)
- gravidanza extrauterina (la forma più comune di gravidanza ectopica)
- infezioni a carico dell’apparato genitale
- minaccia di aborto
- malattia infiammatoria pelvica
- prolasso uterino
- torsione ovarica (una condizione favorita dalla presenza di cisti ovariche)
- tumori ginecologici.
Apparato urinario
Sono diverse le condizioni patologiche riguardanti l’apparato urinario (reni, ureteri, vescica e uretra) che possono dar luogo a dolori al basso ventre:
- cistite
- coliche renali
- ipertrofia prostatica benigna
- pielonefrite
- prostatite
- uretrite
- tumori che interessano il tratto urinario
Apparato gastrointestinale
I dolori al basso ventre sono fra i sintomi tipici di molte problematiche che interessano l’apparato gastrointestinale; in primis ricordiamo:
- appendicite
- diverticolite
- infezioni intestinali
- malattie infiammatori intestinali (per esempio la rettocolite ulcerosa, il morbo di Crohn e la colite ischemica)
- occlusione intestinale
- perforazione intestinale
- sindrome dell’intestino irritabile
- stipsi.
Altre cause
Oltre a quelle citate in precedenza possono essere diverse altre le cause di dolori al basso ventre; ricordiamo per esempio la peritonite, la sifilide, la gonorrea, l’ernia inguinale, le aderenze addominali, i traumi e gli stiramenti muscolari.
In alcuni casi i dolori al basso ventre rappresentano la somatizzazione di condizioni quali ansia e/o stress.
Ovviamente, a seconda delle cause scatenanti, i sintomi e i segni che si possono riscontrare in associazione ai dolori al basso ventre sono i più disparati.

La presenza di dolori al basso ventre è un sintomo che può avere svariate cause, e generalmente interessano l’apparato genitale femminile, quello urinario e gastrointestinale.
Dolori al basso ventre durante i rapporti sessuali
I dolori al basso ventre sono uno dei sintomi che possono manifestarsi nel corso di un rapporto sessuale; il problema riguarda prevalentemente il sesso femminile; le cause che possono scatenarli sono varie; si veda per approfondimenti l’articolo Dispareunia (dolore durante i rapporti sessuali).
Quando ricorrere al medico?
I dolori al basso ventre possono essere particolarmente intensi e fastidiosi, ma non sempre è necessario rivolgersi con urgenza al proprio medico; è per esempio il caso di tutte quelle condizioni fisiologiche che determinano dolorabilità temporanea (in primis, le mestruazioni).
Se però i dolori si manifestano in modo improvviso e non sono facilmente spiegabili (non si soffre di stitichezza, assenza di mestruazioni ecc.), se sono piuttosto intensi e non sembrano accennare a ridursi e se sono associati ad altre manifestazioni (per esempio, febbre, sangue nelle urine, sangue nelle feci, perdite di sangue durante la gravidanza, difficoltà nella diuresi, nausea, vomito ecc.) è opportuno richiedere un consulto con il proprio medico curante che, dopo un’accurata anamnesi e un attento esame obiettivo deciderà se è opportuno iniziare un trattamento oppure richiedere esami clinici di approfondimento, sia di laboratorio che strumentali (esami delle urine, esami del sangue, ecografie, radiografie ecc.) o visite specialistiche (visita ginecologica, visita gastroenterologica, visita urologica ecc.).
Dolori al basso ventre – Rimedi
I dolori al basso ventre sono semplicemente un sintomo, non una malattia, e quindi la loro risoluzione dipende essenzialmente dal trattamento della causa scatenante, trattamento che può essere scelto soltanto dopo una precisa diagnosi; solo così ne sarà garantita l’efficacia. A seconda della condizione sottostante la terapia potrà essere semplicemente farmacologica oppure chirurgica (per esempio, nel caso di gravidanza extrauterina, una diagnosi e una terapia precoci possono scongiurare il ricorso alla chirurgia; in caso contrario è decisamente probabile doversi sottoporre a un intervento chirurgico).
In molti casi comunque, a prescindere dalle cause e dagli interventi che si renderanno necessari a risolvere il problema, è possibile intervenire per ridurre, nei limiti del possibile, la sintomatologia dolorosa; a seconda dei casi, sempre previa decisione medica, potranno infatti essere impiegati farmaci ad azione analgesica, antispastica e antinfiammatoria; i classici esempi sono rappresentati dai farmaci antinfiammatori non steroidei (per esempio l’ibuprofene) e dagli antispastici come il Buscopan (nome commerciale del principio attivo scopolamina butilbromuro).
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