Il dolore alla pianta del piede è un sintomo generalmente piuttosto fastidioso che, a seconda della sua intensità, può interferire seriamente con la deambulazione e, conseguentemente, con le proprie attività lavorative o ricreative; può essere dovuto a condizioni patologiche, alcune di esse anche abbastanza serie, oppure a problematiche di poco conto.
Se il problema è transitorio e la causa è facilmente individuabile (per esempio, una lunga camminata, magari su una strada di montagna, da parte di una persona non particolarmente sportiva o addirittura sedentaria) allora non è il caso di preoccuparsi particolarmente, sarà sufficiente il riposo magari aiutato da un pediluvio rilassante e tutto si risolverà velocemente; se, al contrario, il dolore alla pianta del piede è persistente o ricorrente, la causa non chiara, l’intensità del dolore è significativa e la cosa si ripercuote negativamente sulla deambulazione e, conseguentemente, sulle proprie attività quotidiane, è opportuno consultarsi con il proprio medico curante o con uno specialista ortopedico per cercare di risalire alle cause precise del problema e impostare un rimedio mirato.
Il dolore alla pianta del piede non è un problema di raro riscontro dal momento che il piede (struttura formata da caviglia, tallone, metatarso e dita) svolge importanti funzioni di sostegno ed equilibrio; numerosi e continuativi sono le sollecitazioni e i carichi, più o meno importanti, a cui esso è sottoposto.
Il dolore alla pianta del piede può interessare un solo piede oppure entrambi; la dolenzia può essere avvertita su tutta la pianta o solo su una parte di essa (a livello di avampiede, di mesopiede o di retropiede).
Dolore alla pianta del piede – Cause
Le possibili cause di dolore alla pianta del piede sono numerose; vari poi sono i fattori di rischio, come per esempio, il sovrappeso o il tipo di attività lavorativa svolta che può costringere a posture che affaticano la struttura plantare.
Sostanzialmente il dolore alla pianta del piede può avere cause muscolo-scheletriche, vascolari, neurologiche e anche dermatologiche.
Le cause muscolo-scheletriche di dolore alla pianta del piede sono probabilmente quelle più frequenti; di norma il dolore è spontaneo, ma può essere esacerbato dalla palpazione; può essere generalizzato oppure avvertito in punti ben precisi, per esempio, soltanto a livello del metatarso oppure a livello del retropiede.
Fra le principali cause di dolore alla pianta del piede di origine muscolo-scheletrica si ricordano:
- artrite
- artrosi
- borsite
- difetti nell’appoggio del piede
- dito a martello
- fascite plantare
- malallineamento della caviglia.
Il dolore può poi essere conseguente a un evento traumatico, per esempio una frattura o una distorsione della caviglia oppure a un taglio o ad altri tipi di ferita.
Relativamente alle cause vascolari, il dolore alla pianta del piede può essere correlato alla presenza di diabete mellito; in particolare, anche se spesso non è particolarmente intenso, è dovuto al cosiddetto piede diabetico, terminologia con la quale si indicano due quadri clinici diversi fra loro: piede diabetico neuropatico e piede diabetico ischemico; spesso i due quadri coesistono e si parla appunto di piede diabetico neuroischemico.
Le principali cause neurologiche di dolore alla pianta del piede sono:
- sindrome del tunnel tarsale
- neuroma di Morton
- neuropatie (al dolore sono associati sintomi quali parestesia e ipersensibilità allo stimolo doloroso).
Anche problemi dermatologici possono dar luogo a dolore alla pianta del piede, per esempio un’infezione cutanea di origine batterica oppure calli o duroni.
Altre problematiche che possono causare dolore sono alterazioni anatomiche quali il piede piatto o il piede cavo oppure problematiche transitorie quali sforzi fisici prolungati o utilizzo di calzature troppo strette oppure con il tacco eccessivamente alto.
Altra possibile causa è la gotta, una patologia dismetabolica.
Dolore alla pianta del piede – Sintomi associati
Il dolore alla pianta del piede può essere di intensità variabile; generalmente è peggiorato dalla stazione eretta; a seconda della causa scatenante, il soggetto può riferire diversi altri sintomi fra cui ricordiamo:
Dolore alla pianta piede – Diagnosi
Quando il dolore alla pianta del piede non è sporadico e non è dovuto a problematiche transitorie facilmente identificabili è opportuno consultarsi con il proprio medico curante che potrà stabilire una cura oppure indirizzare il paziente verso una figura specialistica, a seconda dei casi un ortopedico oppure un podologo.

Tra le varie cause, il dolore alla pianta del piede può essere dovuto a problemi anatomici, per i quali spesso sono consigliati i plantari
Necessari sono la storia clinica e l’esame obiettivo. Il paziente dovrà spiegare l’esordio della manifestazione del dolore, le circostanze in cui lo ha avvertito, il tipo di dolore (acuto, intermittente, continuo ecc.), il punto in cui lo avverte e altre informazioni che il medico ritiene possano essere utili per la diagnosi.
A seconda dei casi potrebbero essere utili e/o necessari esami clinici di laboratorio e/o strumentali:
- esami del sangue
- esami delle urine
- emocoltura
- urinocoltura
- ecografia
- risonanza magnetica
- TAC
- radiografie
- angiografia
- ecc.
Se si ritiene che il problema sia dovuto a una malattia da sovraccarico può essere d’aiuto l’esame baropodometrico, un test che permette di valutare la qualità dell’appoggio a terra dei piedi.
Dolore alla pianta del piede – Rimedi
I rimedi adottabili in caso di dolore alla pianta del piede dipendono ovviamente dalla causa che ha scatenato il sintomo; i rimedi farmacologici possono essere diverso tipo con effetti antinfiammatori e/o analgesici, per esempio farmaci antinfiammatori non steroidei oppure cortisonici.
Le forme farmaceutiche possono essere le più disparate: compresse, granulati, creme, pomate, infiltrazioni locali ecc.
In altri casi saranno necessari rimedi fisici quali ultrasuoni o tecarterapia.
In particolari circostanze potrebbe rendersi necessario un intervento chirurgico.
Ovviamente, durante la fase acuta è opportuno, nei limiti del possibile, il riposo funzionale; per esempio, nel caso di fascite plantare, patologia nella quale il dolore alla pianta del piede può essere particolarmente intenso e invalidante, la cura principale è il riposo assoluto per un periodo che può essere anche di diverse settimane; questo vale soprattutto per chi pratica un’attività sportiva che sollecita oltre misura la struttura. Sottovalutare l’importanza del riposo nel caso di fascite plantare può far tornare il soggetto al punto di partenza.
Consiglio scontato nel caso di dolore alla pianta del piede è quello di scegliere calzature adeguate evitando quelle con i tacchi alti che sono responsabili di una scorretta distribuzione del peso del corpo.
Il medico potrebbe anche suggerire l’utilizzo di ausili quali plantari o speciali solette.
Indice materie – Medicina – Sintomi – Dolore alla pianta del piede