Per dolore epigastrico s’intende un dolore nella parte superiore dello stomaco, quello che spesso è detto mal di stomaco. Nella gran parte dei casi, fortunatamente, si tratta di un problema temporaneo che regredisce in modo spontaneo oppure in seguito all’assunzione di farmaci da banco oppure dopo l’adozione di comportamenti più corretti da un punto di vista salutistico (basti pensare al mal di stomaco che segue un’abbuffata alimentare o un occasionale eccessivo consumo di bevande alcoliche).
Non sempre però il mal di stomaco è attribuibile a problemi di poco conto; in alcuni casi, infatti, esso rappresenta uno dei sintomi di malattie che possono essere anche piuttosto gravi.
In quest’articolo forniremo quindi, tra le altre cose, alcune indicazioni che possono aiutarci a riconoscere quali sono le manifestazioni che meritano di essere approfondite attraverso una consulenza medica.
Va inoltre precisato che le malattie che possono causare mal di stomaco sono talmente numerose che non è facile diagnosticare la causa sottostante se non attraverso esami clinici più approfonditi come, per esempio, radiografie, gastroscopia, analisi del sangue ecc.
Ricordiamo che nell’uomo lo stomaco è una vasta sacca, la cui forma è allungata e incurvata, simile a quella di una cornamusa. È situato nella parte superiore della cavità addominale, sotto il fegato e il diaframma che lo ricoprono in gran parte e al disopra del colon traverso. Per approfondire: Lo stomaco.
Le possibili cause di mal di stomaco sono numerose, alcune sono piuttosto serie, altre sono relativamente meno gravi e sono trattate nell’articolo sul mal di stomaco.
Dolore epigastrico: le cause
Di seguito un elenco delle principali condizioni patologiche di una certa gravità che possono causare un dolore più o meno intenso nella zona dello stomaco.
- Colica biliare – La colica biliare (il sintomo più caratteristico della calcolosi biliare) è caratterizzata da un dolore, spesso intermittente, che insorge nella regione epigastrica (la zona centro-superiore dell’addome) si sposta verso l’ipocondrio destro e si irradia alla spalla destra e alla schiena. Si manifesta generalmente dopo i pasti e ha la tendenza ad aumentare progressivamente d’intensità. È solitamente accompagnata a nausea, vomito biliare, sudorazione, flatulenza e in alcune occasioni a brividi, febbre e ittero.
- Gastrite acuta – La gastrite acuta è un processo infiammatorio in cui il mal di stomaco rappresenta soltanto uno dei molti segni e sintomi; il dolore avvertito è diffuso, sordo e di tipo urente. Fra le principali cause di questa patologia possiamo ricordare l’assunzione di quelle sostanze che danneggiano direttamente la mucosa come, per esempio, i farmaci (aspirina e altri FANS come il diclofenac, l’ibuprofene, l’indometacina ecc.) e l’assunzione di sostanze alcoliche.
- Gastrite cronica – La gastrite cronica è un processo infiammatorio caratterizzato dalla persistenza nel tempo di un certo numero di agenti irritanti. Il mal di stomaco è generalmente di lieve portata, molto sfumato.
- Gastroenterite – La gastroenterite (altresì nota come influenza intestinale) è una malattia infiammatoria, a carattere acuto o cronico e dalle varie cause, che interessa stomaco e intestino tenue. Segni e sintomi comuni alle varie forme di gastroenterite sono, oltre al mal di stomaco (sotto forma di crampi addominali), la diarrea e il vomito.
- Pancreatite acuta – Il primo sintomo di pancreatite acuta è solitamente il dolore intenso, spesso persistente, nella zona addominale superiore; spesso si irradia alla schiena; in alcuni casi interessa anche altre aree. Nella maggior parte dei casi il dolore si manifesta in modo improvviso e particolarmente intenso, ma in alcuni soggetti è lieve con tendenza al peggioramento dopo i pasti principali. Può essere presente gonfiore addominale.
- Pancreatite cronica – Al suo esordio la malattia può non dar segno di sé; man mano che il processo infiammatorio avanza la patologia può manifestarsi con vari segni e sintomi fra i quali il dolore cronico (non sono rari i periodi di remissione seguiti da un riacutizzarsi del sintomo), l’insufficiente digestione e il malassorbimento degli alimenti introdotti, il calo di peso e l’iperglicemia (glicemia alta).
- Tumore al pancreas – I segni e i sintomi principali del tumore al pancreas sono, oltre al mal di stomaco, dispepsia, calo di peso, astenia, ittero, emissione di sangue con il vomito (ematemesi), melena e sangue occulto nelle feci. Il mal di stomaco è presente nella stragrande maggioranza dei casi; è spesso uno dei primi sintomi a fare la sua comparsa, in particolar modo se la massa tumorale è localizzata alla testa del pancreas. È un dolore intenso, fastidioso e spesso continuo; è condizionato dalla postura, si accentua infatti in posizione supina mentre si attenua dopo il compimento di alcune manovre quali la flessione del tronco in avanti, la compressione addominale e la posizione laterale destra.
- Tumore allo stomaco – Quando il tumore allo stomaco è nelle sue fasi iniziali, generalmente i sintomi sono assenti o comunque talmente vaghi e generici che il soggetto tende a ignorarli. Ciò fa sì che, molto spesso, nel momento in cui il tumore viene diagnosticato, essa sia già abbastanza diffuso. Tra l’altro, i sintomi e i segni generalmente riscontrabili in caso di tumore allo stomaco sono comuni a diverse altre patologie; in particolare si ricordano, oltre al mal di stomaco, gonfiore addominale dopo i pasti, bruciore di stomaco, nausea, riduzione del senso di fame, vomito (talvolta con perdite di sangue), sangue nelle feci, diarrea o stitichezza, astenia, disfagia, calo di peso, ascite e ittero.
- Ulcera duodenale – La sintomatologia dell’ulcera duodenale può essere alquanto variegata; in alcuni soggetti, per molto tempo la malattia è asintomatica, anche se, nella maggioranza dei casi, viene segnalata la presenza di mal di stomaco. Il dolore, generalmente sordo, talvolta si irradia alla spalla destra o alle regioni lombare e dorsale. Il soggetto molto spesso inizia ad avvertire il dolore trascorse alcune ore dai pasti; esso si attenua o scompare se si assumono alimenti o si ricorre a farmaci ad azione antiacida.
- Ulcera gastrica – Come accade per l’ulcera duodenale, talvolta la patologia non dà segno di sé; nel caso essa si manifesti, il primo sintomo è generalmente il mal di stomaco; il dolore può essere più o meno intenso e generalmente si manifesta trascorsa mezz’ora dal pasto. L’introduzione di cibo può temporaneamente ridurre la sintomatologia dolorosa, ma il sollievo è temporaneo; anzi, in alcuni casi, in seguito si può registrare un aumento del dolore.
Dolore epigastrico in gravidanza
Il mal di stomaco in gravidanza è un’evenienza piuttosto comune e, molto spesso, è una delle prime manifestazioni che la gestante riferisce. Del resto, il mal di stomaco non è l’unico disturbo gastrointestinale che caratterizza la gestazione (basti pensare alla nausea gravidica, al vomito, ai bruciori di stomaco ecc.).
Nella gran parte dei casi il mal di stomaco in gravidanza è attribuibile all’aumento dei livelli di progesterone (un ormone) che si verifica all’inizio dello stato interessante; tale aumento è causa, fra le altre cose, di un certo rilassamento dell’apparato digerente e ciò influenza la tenuta del cardias (una valvola che segna la divisione fra esofago e stomaco) con possibile insorgenza di reflusso gastrico e conseguente mal di stomaco.
Con il prosieguo della gravidanza, il mal di stomaco della gestante è più frequentemente legato all’aumento delle dimensioni dell’utero; ciò determina un rallentamento del processo digestivo e lo spostamento dello stomaco verso l’alto; ne conseguono dolori e bruciori di stomaco più o meno intensi.

Il dolore epigastrico in gravidanza è un’evenienza piuttosto comune e, molto spesso, è una delle prime manifestazioni che la gestante riferisce
Non sempre è facile risolvere la situazione; com’è noto, l’assunzione di farmaci in gravidanza deve essere limitata al minimo indispensabile e non sempre i rimedi naturali sono in grado di apportare particolari benefici.
I pochi consigli sensati che si possono dare sono quelli di fare piccoli pasti leggeri evitando di restare per troppe ore di seguito a stomaco vuoto; privilegiare cibi facilmente digeribili, evitare i metodi di cottura quali frittura e grigliatura nonché le pietanze eccessivamente ricche di grassi o comunque troppo elaborate.
Può inoltre essere utile limitare il più possibile quelle bevande o quei cibi che possono irritare la mucosa gastrica (caffè, Coca Cola e altre bevande contenenti caffeina, alimenti piccanti ecc.).
Indice materie – Medicina – Sintomi – Dolore epigastrico