Il dolore al polso è un sintomo che può avere diverse cause, più o meno gravi, e può essere dovuto a un disturbo che interessa le ossa, i legamenti o i tendini situati in tale regione (con il termine polso si intende quella regione dell’arto superiore situata tra mano e avambraccio; è composto da 8 piccole ossa che prendono il nome di carpo). Tutti possono essere interessati da un dolore al polso più o meno intenso, continuo o discontinuo, ma la problematica è spesso più comune in coloro che svolgono attività manuali continuative e intense o che sono a rischio di cadute; è per esempio il caso di imbianchini, muratori, baristi, cucitrici, dattilografe, casalinghe, golfisti, tennisti, sciatori, pattinatori ecc.
Dolore al polso
Il dolore al polso è una manifestazione clinica molto comune che può essere originata da cause molto diverse fra loro. Di seguito un elenco delle cause più comuni o importanti che possono scatenare l’insorgenza di tale sintomo:
- fratture
- distorsioni
- infiammazione da stress
- artrosi
- artrite reumatoide
- sindrome del tunnerl carpale
- sindrome di kienbock
- tenosinovite di De Quervain (mal di mouse)
- Cisti del polso.
Fratture e distorsioni – Il dolore al polso può essere dovuto a fratture e distorsioni verificatesi in seguito a un forte impatto con il terreno in seguito a una caduta in avanti; spesso è l’osso scafoide a farne le spese. Il polso può essere soggetto anche a fratture da stress.
Infiammazione da stress – La ripetizione continua di determinati movimenti che si effettuano con il polso (per ragioni professionali o ludico-sportive) può scatenare una tendinite con conseguente dolore al polso.
Artrosi – Causa poco frequente, ma possibile, di dolore al polso è l’artrosi, una patologia causata dalla degenerazione delle cartilagini articolari; l’insorgenza di artrosi nella zona del polso è generalmente legata a un trauma avvenuto in precedenza, anche molti anni prima.
Artrite reumatoide – Il dolore al polso è un sintomo spesso presente in caso di artrite reumatoide, una grave malattia autoimmune che colpisce pesantemente le articolazioni.
Sindrome del tunnel carpale – Il dolore al polso è uno di sintomi caratteristici di questa neuropatia di riscontro piuttosto comune generalmente dovuta ad attività amanuensi, tipiche di chi svolge attività di sartoria o dattilografia o di chi fa lavori casalinghi.
Sindrome di Kienbock – Malattia che si caratterizza per l’osteonecrosi del semilunare carpale e che può arrivare a compromettere la funzionalità del polso; in circa il 10% dei casi sono interessati sia il polso destro che il polso sinistro.
Tenosinovite di De Quervain – Nota anche come “mal di mouse” è una malattia infiammatoria cronica che interessa i due tendini che si trovano alla base del pollice; i principali sintomi sono dolore al polso, difficoltà di movimento dell’articolazione, gonfiore e tumefazione dolente lungo il decorso tendineo.
Cisti del polso – Piccole neoformazioni ripiene di liquido che di solito interessano la parte dorsale del polso, ma che talvolta si formano anche sulla zona palmare; il dolore al polso è generalmente presente durante le fasi iniziali della loro comparsa; con il passare del tempo, quando l’articolazione è a riposo, sono di solito indolenti, ma possono dare dolenzia nel caso di un uso continuativo e importante della mano.

Il dolore al polso è un sintomo che può avere diverse cause, più o meno gravi, e può essere dovuto a un disturbo che interessa le ossa, i legamenti o i tendini situati in tale regione.
Segni e sintomi associati
Il dolore al polso, a seconda di quelle che sono le cause scatenanti, può essere associato a sintomi e segni più o meno importanti come formicolio, intorpidimento della parte, gonfiore, limitazione funzionale ecc.
È decisamente opportuno consultarsi con il proprio medico curante nel caso in cui il dolore al polso sia piuttosto intenso e siano presenti altri segni e sintomi come quelli sopradescritti, in particolar modo se non si è avuta alcuna risposta ai classici rimedi come l’applicazione di ghiaccio (crioterapia) e riposo della parte (rimedio che dovrebbe sempre essere adottato).
Come si fa la diagnosi
Nel caso di dolore al polso, oltre all’immancabile esame obiettivo, potrebbero essere necessari, a seconda di quello che il medico sospetti essere la causa scatenante, altre indagini diagnostiche quali radiografie, TAC, scintigrafia ossea, risonanza magnetica, artroscopia, elettromiografia, elettroneurografia ecc. Quando la diagnosi sarà certa, si potranno programmare gli interventi più efficaci.
Dolore al polso – Rimedi
I possibili rimedi nel caso di dolore al polso variano a seconda della causa scatenante, della sede precisa di insorgenza del dolore, dell’intensità di quest’ultimo, delle condizioni generali di salute del soggetto e della sua età.
I principali rimedi sono:
- il riposo funzionale (che deve essere immancabile, a prescindere dalle cause che hanno determinato l’insorgenza del dolore al polso; in alcuni casi il ricorso al riposo può essere addirittura risolutivo e comunque diminuisce molto il rischio di eventuali complicazioni);
- la crioterapia (l’applicazione di ghiaccio, oltre ad avere un marcato effetto antidolorifico, riduce l’eventuale gonfiore; al pari del riposo, la crioterapia può rivelarsi, in determinate circostanze, la soluzione più efficace);
- l’assunzione di farmaci con effetti antinfiammatorio e analgesico (fra i medicinali più utilizzati in caso di dolore al polso si ricordano il paracetamolo, ovvero la Tachipirina, e l’ibuprofene, ovvero il Brufen; l’assunzione di questi farmaci, che possono avere fastidiosi effetti collaterali, deve essere prescritta dal medico curante);
- l’ingessatura o la fasciatura rigida (sono i rimedi da adottarsi nel caso in cui il dolore al polso sia dovuto a una frattura, da impatto o da stress che sia);
- il tutore (è fra i rimedi più spesso utilizzati nel caso in cui la causa del dolore al polso sia da imputarsi a una distorsione o a un’infiammazione tendinea; l’applicazione del tutore ha lo scopo di limitare i movimenti più dannosi per il polso);
- la chirurgia (è un rimedio che si rende necessario quando siamo in presenza o di una frattura ossea piuttosto grave oppure se la dolorabilità è dovuta alla rottura un legamento o di un tendine o, ancora, nel caso di sindrome del tunnel carpale).
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