Il dolore al fianco destro è un sintomo che può avere cause molto diverse fra loro; alcune sicuramente più gravi di altre. Molto spesso, data la posizione del fegato, il dolore al fianco destro è descritto al medico come “dolore al fegato” o “male al fegato”; in realtà non è detto che il fegato sia effettivamente coinvolto nel problema. In effetti, quando si parla genericamente di fianco destro, l’area anatomica di riferimento è piuttosto estesa e sono diverse le strutture coinvolte (organi, muscoli ecc.). Si possono essenzialmente distinguere due sezioni, una superiore e una inferiore. A seconda di dove si avverte il dolore, nella parte superiore o in quella inferiore, il medico può farsi una prima idea di quella che può essere la struttura coinvolta.
Dal momento che il dolore al fianco destro è un problema spesso riferito anche da persone che praticano attività sportiva, in particolar modo la corsa, un ampio paragrafo sarà dedicato al dolore al fianco destro correlato all’attività sportiva.
Dolore al fianco destro – Cause
Come anticipato, il dolore al fianco destro può avere diverse cause; di seguito una rassegna delle più importanti.
Appendicite – Con questo termine si identifica un’infiammazione che interessa l’appendice cecale, un prolungamento dell’intestino crasso; è una patologia che può avere carattere acuto o cronico; nelle prime fasi ha una sintomatologia piuttosto generica che spesso ritarda la diagnosi; il sintomo più comune è il dolore che spesso si presenta prima nella parte centrale della metà superiore dell’addome per poi localizzarsi più a destra, ed è in questo caso che è riferito spesso come dolore al fianco destro.
Calcolosi biliare – È una patologia che si caratterizza per la presenza di calcoli all’interno della cistifellea o delle vie biliari; spesso, anche se impropriamente, si parla di calcoli al fegato. La presenza di calcoli biliari può dar luogo alla cosiddetta colica biliare, una complicanza caratterizzata da un forte dolore che insorge nella regione epigastrica per poi spostarsi nell’ipocondrio destro per infine irradiarsi alla spalla destra e alla schiena.
Calcolosi renale – Il dolore al fianco destro può essere dovuto alla presenza di calcoli renali. La calcolosi renale è un disturbo abbastanza diffuso nella popolazione over 25; la presenza di calcoli renali può essere asintomatica, ma quando la loro dimensione arriva a bloccare le vie renali o l’uretere si ha l’insorgenza di colica renale, manifestazione di grande dolore al fianco che può poi estendersi all’addome e all’inguine.
Duodenite e colite – Il duodeno è il tratto iniziale dell’intestino tenue che si estende dal piloro con una parte dilatata (bulbo duodenale). Secerne la secretina che neutralizza l’acidità del chimo, è lungo 30 cm, ha un decorso ad ansa, circonda la testa del pancreas e culmina con una ripiegatura detta ansa digiuno-duodenale. Nel duodeno si versano la bile, tramite il dotto coledoco, e il succo pancreatico per mezzo del dotto di Wirsung. Un carattere che lo differenzia dal resto dell’intestino è la sua fissità. La prima parte del duodeno corrisponde all’ilo del fegato e un’infiammazione del duodeno può essere scambiata per un dolore al fegato.
Spesso l’origine della duodenite è lo stress, altre volte è associata a forme di gastrite (vedasi punto successivo).
Anche la colite, sotto varie forme (sindrome del colon irritabile, colite ulcerosa ecc.) può dare una dolorabilità che il soggetto avverte al fianco destro.
Gastrite – La gastrite è un problema che interessa principalmente lo stomaco, quindi la si esclude spesso in questo contesto in quanto il dolore è localizzato più in basso e a destra. Tuttavia, il confine tra duodenite e gastrite non sempre è netto e il dolore percepito potrebbe essere in realtà causato da una patologia dello stomaco o del piloro. In questo caso, specie se il dolore al fianco permane per parecchio tempo, può essere utile escludere una possibile gastrite, anche per evitare che degeneri nel tempo in una malattia più importante come l’ulcera gastrica.
Meteorismo intestinale – Più popolarmente si parla di aria nella pancia; è una problematica abbastanza comune nella popolazione ed è caratterizzata da un’eccessiva presenza di gas a livello intestinale. Tra i vari sintomi e segni che può provocare (gonfiore, sensazione di tensione addominale) può esserci anche il dolore al fianco o comunque in zona addominale.
Morbo di Crohn – Si tratta di una seria malattia infiammatoria a carattere cronico che può interessare diversi tratti dell’apparato digerente; a seconda del tratto interessato, tra i vari sintomi che caratterizzano la malattia, può essere riscontrato anche il dolore al fianco destro.
Stitichezza – La stipsi è un disturbo diffusissimo nella popolazione e spesso è accompagnato da sintomi e segni piuttosto fastidiosi; il dolore al fianco destro è uno di questi; più spesso comunque la sensazione dolorosa è diffusa a tutta la zona addominale.
Trauma – Ovviamente, anche un evento traumatico può essere la causa di dolore al fianco destro.
specialmente se la stipsi è accompagnata da altri sintomi (dolori addominali, perdite di sangue, dimagrimento, febbre e diarrea). In questo caso è opportuno rivolgersi a un medico.
Altri possibili cause di dolore al fianco destro possono essere l’avvelenamento da cibo, le cisti ovariche, l’ernia addominale, la gravidanza ectopica, la nevralgia intercostale, l’occlusione intestinale, la pielonefrite, la polmonite e l’ulcera duodenale.
Dolore al fianco destro e attività sportiva
Talvolta il dolore al fianco destro è riscontrato durante la pratica di un’attività sportiva; lo sport più frequentemente coinvolto in questa problematica è la corsa. Per approfondire si consulti l’articolo Dolore al fianco destro e corsa.
Rimedi
Dal momento che, come abbiamo visto, le cause possono essere molte, la giusta strategia è quella di escluderle a partire da quelle più semplici da gestire fino a quelle più serie.
Intervenire sull’alimentazione – Un regime dietetico bilanciato, con un’assunzione dei carboidrati limitata al 55-60% e dei grassi al 25-30%. Anche eliminare alcuni cibi e bevande che hanno l’effetto di sollecitare l’apparato gastrointestinale può essere efficace: è sufficiente togliere tè, caffè (specie se assunto a digiuno), cioccolato, frutta secca. La limitazione del sovrappeso è certamente utile.
Rinforzare la muscolatura – Occorre fare sedute giornaliere (di crescente intensità, fino ad arrivare ad almeno mezz’ora) per rinforzare gli addominali (il retto e gli addominali obliqui), i dorsali e i muscoli coinvolti della torsione del tronco; in particolare, occorre fare esercizi di torsione e rotazione del tronco nel lato opposto al dolore (quindi se il dolore è al fianco destro, occorre fare rotazioni a sinistra).
Esercizi di respirazione – Se il problema è dovuto a un’eccessiva compressione del diaframma, possono essere utili esercizi di respirazione, come quelli effettuati dai cantanti lirici per rinforzare questo muscolo.
Integratori e farmaci – Sospendere le integrazioni di aminoacidi ramificati e/o creatina ed evitare un uso indiscriminato di antinfiammatori.
Esami clinici specifici – Se si sospetta una duodenite o una gastrite, occorre indagare sulla presenza dell’Helicobacter pylori, oggi rilevabile con semplici test ambulatoriali. Il test più affidabile a questo scopo è il breath test. Se si sospetta che il problema sia dovuto a una sofferenza epatica o della cistifellea, si può verificare con un’ecografia che non ci siano calcoli. Infine, uno screening completo di esami del sangue (transaminasi, bilirubina, gamma-GT) per valutare la funzionalità del fegato può mettere in luce eventuali patologie non sospettate.
Alcune delle strategie evidenziate (intervento sull’alimentazione, rinforzo della muscolatura) ovviamente non hanno effetto immediato; per questo motivo, come terapia temporanea, potrebbe essere utile, nel caso di un soggetto sportivo, assumere farmaci antispastici [il comune Buscopan (nome commerciale del principio attivo Scopalamina-N-butilbromuro), mezz’ora prima dell’allenamento] o contro gli spasmi della cistifellea.
Poiché molte patologie (duodenite, colite, gastrite), possibili cause del dolore, sono associabili a un eccessivo stress, anche una revisione dello stile di vita volto ad eliminare le fonti di stress psicologico può essere molto utile per risolvere il problema, oltre che per migliorare sensibilmente la qualità della vita.
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