Atetosi è un termine medico con quale si fa riferimento a un disturbo del sistema nervoso centrale che è correlato alla presenza di lesioni cerebrali; l’atetosi è caratterizzata da movimenti aritmici involontari (si parla appunto di movimenti atetosici), piuttosto lenti e spesso goffi, ma continui e generalmente di lieve entità che si manifestano solitamente a livello di capo, collo e arti superiori (torsioni assiali, flesso-estensioni di collo e tronco, anomalie posturali ecc.). In molti casi, il soggetto ha difficoltà a mantenere l’equilibrio e a camminare. Nel caso in cui vi sia un interessamento dei muscoli facciali, la persona può avere espressioni piuttosto strane, al limite del grottesco, che possono peraltro rendere piuttosto difficile articolare correttamente le parole e persino deglutire. In genere si riscontra anche un’iperproduzione di saliva.
Nei bambini molto piccoli è possibile che il disturbo cominci a manifestarsi a partire dai diciotto mesi dalla nascita; sintomi e segni possibili sono l’ipotonia, movimenti involontari delle mani, dei piedi e del volto che tenderanno a peggiorare con il passare del tempo, ipotonia, difficoltà nell’alimentarsi ecc.
L’atetosi tende ad attenuarsi quando il soggetto sta dormendo; può invece risultare più marcata quando la persona è affaticata mentalmente e/o fisicamente.
Talvolta il problema è generalizzato, mentre in altre circostanze è interessata soltanto una metà del corpo; si parla in questo caso di emiatetosi; solitamente l’emiatetosi riconosce cause vascolari (emorragiche o ischemiche).
Cause di atetosi
L’atetosi può fare la sua comparsa come conseguenza di danni a carico dei nuclei grigi centrali che si trovano negli emisferi cerebrali e che hanno un ruolo fondamentale nel controllo dei movimenti; tali danni possono essere congeniti oppure acquisiti.
Possono essere diverse le cause del disturbo; fra quelle di maggiore importanza si ricordano le seguenti:
- emorragia cerebrale
- encefalite (processo infiammatorio a carico dell’encefalo)
- ictus
- malattia di Huntington (una malattia neurodegenerativa ereditaria che insorge generalmente fra i 30 e i 50 anni di età)
- malattia di Parkinson
- paralisi cerebrale infantile
- paraparesi spastica
- tumore al cervello.
Nel caso di malattia di Huntington, l’atetosi può manifestarsi simultaneamente alla corea (movimenti a scatti, incontrollabili e casuali); in questo caso si parla di coreoatetosi.
L’atetosi può essere anche conseguente a danni cerebrali verificatisi nel bambino nel periodo immediatamente precedente o successivo alla nascita.
In altri casi l’atetosi è di origine iatrogena, è cioè legata all’assunzione di determinati medicinali; fra i farmaci che contemplano l’atetosi fra i possibili effetti collaterali vi sono i derivati della levodopa e le fenotiazine.
Atetosi: diagnosi
La diagnosi è essenzialmente clinica e può essere confermata tramite un’elettromiografia, una tecnica diagnostica molto utilizzata negli ambiti neurologico e ortopedico.
Terapia
La terapia dipende essenzialmente dalla causa sottostante; un aiuto farmacologico per alleviare il disturbo può arrivare dalla somministrazione di diazepam (uno psicofarmaco, maggiormente noto con il nome commerciale di Valium) e dantrolene sodico, un miorilassante (rilassante muscolare).
Esiste anche la possibilità di un approccio chirurgico, anche se va precisato che non è possibile in una risoluzione completa del problema. È stato osservato che, quando la causa dell’atetosi è una paralisi cerebrale, la chirurgia può ridurre l’entità del problema in circa la metà dei casi; il miglioramento è soprattutto relativo al controllo degli arti; va purtroppo precisato che i risultati dell’intervento chirurgico non hanno durata illimitata.
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