Anuria è un termine utilizzato in ambito medico per indicare l’assenza di produzione di urine; più precisamente, per convenzione, si parla di anuria quando di ha una diuresi inferiore a 100 ml nell’arco delle 24 ore; se la produzione giornaliera di urina è superiore a 100, ma inferiore a 500 ml, si parla invece di oliguria. L’anuria è un segno clinico che si riscontra nei soggetti affetti da insufficienza renale acuta ed è preceduta solitamente da oliguria; può però anche insorgere in modo piuttosto brusco per altre motivazioni. Tale segno deve essere distinto dalla ritenzione urinaria, che è l’incapacità di emettere l’urina prodotta e presente in vescica.
Anuria: cause pre-renali, renali e post-renali
Dell’anuria si riconoscono cause renali nonché pre- e post-renali. Analizziamole brevemente.
Cause pre-renali – L’anuria pre-renale è causata da una diminuita perfusione renale (ovvero a una riduzione di apporto di sangue al rene); la diminuzione del volume plasmatico può avere diverse motivazioni; fra le principali si ricordano ustioni estese, importante sanguinamento, vomito prolungato, diarrea persistente, disidratazione, sudorazione eccessiva, setticemia, effetti collaterali di determinati farmaci, riduzione della portata cardiaca (da pericardite costrittiva, infarto cardiaco, embolia polmonare o scompenso cardiaco), sindrome epato-renale, occlusione dell’arteria renale. Segni e sintomi associati sono secchezza di cute e mucose, ipotensione, accelerazione del battito cardiaco e confusione mentale.

I reni possono essere tra gli organi coinvolti nel caso di anuria
Cause renali – Anche le cause di anuria renale possono essere numerose; si ricordano principalmente: glomerulonefrite, pielonefrite, necrosi tubulare acuta, chirurgia renale, assunzione di sostanze tossiche per il rene (metalli pesanti, mezzi di contrasto, farmaci), ischemia prolungata, trasfusioni con sangue inadeguato, malattie sistemiche che causano un danno glomerulare (amiloidosi, granulomatosi di Wegener, mieloma multiplo ecc.), sindrome da schiacciamento ecc. L’anuria renale può essere cronicamente presente nei soggetti che devono sottoporsi a emodialisi.
Cause post-renali – L’anuria renale può manifestarsi in modo improvviso a causa di un’ostruzione carico delle vie urinarie; tale ostruzione riconosce molteplici cause fra cui uretrite, prostatite, ipertrofia prostatica benigna, calcolosi, tumore alla prostata, tumore alla vescica, traumi addominali.
Terapia in caso di anuria
In caso di anuria è indispensabile risalire alle cause che hanno determinato la sua comparsa; fondamentale sarà quindi un’indagine anamnestica molto accurata volta alla ricerca della condizione patologica responsabile.
Importante è anche la valutazione dei tempi di insorgenza del segno clinico in questione che possono rivelare se la causa è renale oppure pre- o post-renale.
Vanno ovviamente valutati anche eventuali segni e sintomi associati (alitosi uremica, febbre, dolore lombare con eventuale irradiazione alla zona dell’addome, ipertensione arteriosa, ematuria, confusione mentale, disturbi della minzione ecc.
Importanti sono anche l’esame obiettivo dell’addome (serve a verificare l’eventuale presenza di un globo vescicale, segno di ritenzione urinaria), l’esplorazione rettale e quella vaginale.
L’iter diagnostico comprende anche l’introduzione di un catetere in vescica per verificare l’entità oraria della diuresi nonché l’eventuale presenza di un ostacolo a livello di uretra o di vescica (un inserimento difficoltoso del catetere, per esempio, potrebbe essere dovuto a ipertrofica prostatica oppure a una stenosi uretrale).
Indispensabili sono anche vari esami emato-chimici (emocromo, azotemia, uricemia, creatininemia, elettroliti ecc.) nonché esami fisico-chimici, citologici e colturali delle urine.
Il medico può anche richiedere l’esecuzione di un’emogasanalisi; se si ha il riscontro di acidosi metabolica, aumenta il sospetto di una patologia renale.
Altri esami che potrebbero essere sono le radiografie toracica e quella addominale, una TAC o un’angio-TAC addominale e delle logge renali nonché un esame ecodoppler di arterie e vene renali.
Per la verifica di un’eventuale compromissione del parenchima renale, potrebbero essere richiesti anche il test al mannitolo e quello alla furosemide.
Trattamento
Il ripristino della diuresi è fondamentale. Ovviamente, trattandosi di un segno clinico, e non di una patologia a sé stante, l’anuria deve essere trattata, ove possibile, attraverso la rimozione della causa patologia sottostante.
Il trattamento è comunque urgente a causa dell’insufficienza renale che potrebbe insorgere molto velocemente; a seconda dei casi si dovrà eliminare l’ostruzione al deflusso dell’urina o, se ciò non è realizzabile, effettuare una derivazione a monte dell’ostruzione.
In altre circostanze potrebbe rendersi necessaria l’emodialisi.
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