Gli anelli di Kayser-Fleischer sono delle formazioni di colore bruno-verdastro dalla forma circolare o semicircolare che insorgono alla periferia della cornea (più precisamente, si formano nella zona di confine fra la cornea e la sclera, a livello della cosiddetta membrana di Descemet). Il nome deriva da quello di due medici tedeschi, B. Kayser e B. Fleischer, che per primi descrissero questo segno clinico nel 1902 e nel 1903.

Gli anelli di Kayser-Fleischer sono facilmente rilevabili durante una visita oculistica di routine.
Anelli di Kayser-Fleischer: cause
Gli anelli di Kayser-Fleischer insorgono a seguito del deposito di rame nei tessuti della cornea (in passato si pensava invece che fossero dovuti alla deposizione di argento); la loro presenza rappresenta quindi un segno clinico di notevole importanza della malattia di Wilson, una rara malattia caratterizzata da un’eccessiva deposizione di rame in alcuni tessuti, con conseguente cirrosi epatica e degenerazione dei gangli basali dell’encefalo. La patologia è dovuta a un difetto ereditario del metabolismo epatico del rame.
Più raramente, gli anelli di Kayser-Fleischer si manifestano a causa di altre patologie epatiche e nel corso di patologie che portano a colestasi come, per esempio, la cirrosi biliare primitiva.
Il segno è visibile dall’oculista all’esame fatto con la lampada a fessura; in determinate circostanze possono essere notati anche a occhio nudo. Di norma il loro ritrovamento viene fatto in seguito a indagini oculistiche di routine o fatte per altre motivazioni.
Cura della patologia sottostante
Gli anelli di Kayser-Fleischer non sono una patologia, ma soltanto il segno clinico di una malattia sottostante, non vengono quindi trattati direttamente, ma attraverso la cura di quest’ultima.