Il termine abulia, in ambito medico (più specificamente, in psicologia e psichiatria) indica uno stato di mancanza di volontà. Il termine deriva dal greco aboulia, dove l’alfa privativo è anteposto al termine che significa “volontà”; nel linguaggio corrente è spesso utilizzato con un significato un po’ diverso, ovvero come sinonimo di indolenza, pigrizia; in origine però aveva il significato di stupidità, irriflessione.
L’abulia può essere considerata come la forma più grave di apatia.
Si possono fare due distinzioni di questo disturbo:
- disturbo dell’attività intenzionale;
- disturbo della motivazione.
Nel primo caso il soggetto non è capace di prendere decisioni, anche quando si trova di fronte a questioni non particolarmente importanti, finanche banali; nel secondo caso, invece, la persona non riesce a iniziare o a continuare una determinata azione anche se questa è desiderata.
Va precisato, comunque, che in moltissimi casi non si ha una completa mancanza di decisionalità o di volontà di prosecuzione di un’azione; in questo caso è più consono il termine ipobulia.
Nei casi più gravi il disturbo porta invece alla totale cessazione di ogni atto volontario e conduce quindi la persona alla totale inerzia. All’abulia possono essere associati anche problemi di attenzione e di concentrazione.

Il termine abulia, in ambito medico indica uno stato di mancanza di volontà; nel linguaggio corrente è spesso utilizzato con un significato un po’ diverso, ovvero come sinonimo di indolenza, pigrizia.
Condizioni patologiche correlate all’abulia
L’abulia è un sintomo che può essere riscontrato in varie condizioni patologiche; in primis negli stati depressivi maggiori, ma anche nel caso di:
- nevrosi
- schizofrenia
- sindrome prefrontale (caratteristica dei soggetti traumatizzati cronici)
- trauma cranico
- emorragia cerebrale
- morbo di Alzheimer
- ictus
- corea di Huntington
- demenza fronto-temporale
- malattia di Parkinson.
L’abulia può inoltre essere riscontrata in alcuni soggetti affetti da grave ansia e da alcolismo.
Il danno cerebrale o la demenza possono interferire con il normale funzionamento del cervello, con conseguente abulia. Si pensa che i danni ai circuiti nervosi dei lobi frontali del cervello che colpiscono il sistema dopaminergico siano la causa principale dell’abulia. Il sistema dopaminergico descrive il sistema di sostanze chimiche prodotte nel cervello che forniscono sentimenti positivi di felicità e soddisfazione. Pertanto, è possibile che una volta che il feedback positivo sia interrotto, non vi siano “incentivi” per cercare di ottenere cose che rendano una persona “felice”.
Sintomi del soggetto abulico
Un individuo abulico può mostrare sintomi lievi o molto gravi, fino al mutismo che è la forma più estrema. I sintomi tipici possono includere una qualsiasi combinazione dei seguenti:
- apatia: mancanza di interesse o motivazione nel far partire le cose o nel partecipare alle attività.
- Passività.
- Mancanza di opinioni.
- Mancanza di interesse per le altre persone, mancanza di interazione e di comunicazione con gli altri.
- Mutismo.
- Lentezza fisica del movimento.
- Mancanza di spontaneità.
- Scarsità di emozioni.
- Difficoltà nel prendere decisioni, indecisione.
- Masticare il cibo per lunghi periodi di tempo senza deglutire.
Differenza fra abulia e depressione
Mentre condividono alcune caratteristiche in comune, l’abulia e la depressione non sono la stessa cosa. L’abulia è clinicamente distinta dalla depressione poiché le persone che vivono in questo stato in genere non mostrano segni di tristezza o pensieri negativi. Mostrano invece una mancanza di preoccupazione per la loro condizione o per il mondo che li circonda. L’abulia non migliora con i farmaci antidepressivi.
Diagnosi
La diagnosi di abulia non è facile; è necessario ricostruire la storia medica che descrive in dettaglio i sentimenti e le azioni della persona, in genere utilizzando le osservazioni fatte da amici e persone care. In alcuni casi, l’imaging diagnostico con una TAC cerebrale o una risonanza magnetica cerebrale può rivelare lesioni cerebrali localizzate come l’ictus, una delle principali cause di abulia.
Abulia – Cura
La risoluzione deve passare attraverso la cura della patologia di base, cosa che non sempre risulta possibile considerando i tipi di malattia precedentemente riportati; in alcuni casi può essere d’aiuto la cosiddetta terapia cognitivo-comportamentale.
Farmaci che hanno un effetto sul sistema dopaminergico hanno mostrato qualche risultato positivo.
L’attività fisica può aiutare, eventualmente aumentando la motivazione del soggetto. Counseling e consulenza familiare possono migliorare la comunicazione e aiutare nel trattare l’abulia.
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