Doppio cieco ed effetto placebo sono due espressioni il cui significato e la cui utilità non sono a tutti immediatamente comprensibili. Molti amici del sito, per esempio, non riescono a comprendere che per stabilire l’efficacia di un farmaco, di una terapia, di un integratore ecc. non basta verificare che su alcuni sembra funzionare. Tutti conoscono l’effetto placebo: in termini prosaici, se il malato crede che l’acqua fresca sia un medicinale potentissimo, l’acqua fresca qualcosa farà. Questo almeno in tutte le patologie che non hanno un andamento acutissimo e molto grave. Chi vuole stabilire un nesso causale assoluto (senza il quale non c’è nessuna scientificità) deve controllare l’effetto placebo. Uno dei metodi utilizzati è la sperimentazione in doppio cieco.
Doppio cieco ed effetto placebo: stabiliamo l’efficacia di un integratore
Supponiamo che di voler provare l’efficacia di un integratore X.
- Somministro X a 20 atleti; se gli atleti sanno che X è un integratore che dovrebbe farli volare, saranno molto più motivati a sopportare la fatica e la prestazione potrebbe migliorare solo perché sono convinti che con X “devono andare forte”.
- Allora somministro X a 10 di loro, mentre agli altri 10 somministro un placebo, cioè una sostanza “simile” a quella da testare (al limite come placebo posso usare acqua zuccherata e colorata purché l’atleta non riesca a distinguere al gusto fra integratore X e placebo). I 20 atleti non sanno se assumono placebo o integratore X. Valuto poi se esistono differenze di comportamento fra il gruppo che ha assunto l’integratore e quello che ha assunto il placebo.
- Ma questo non basta ancora perché potrebbe darsi che nella mia valutazione io non sia obiettivo, conoscendo gli atleti che hanno preso l’integratore (queste considerazioni sono importanti soprattutto quando non mi confronto con un dato numerico, ma piuttosto con concetti sfumati, come “recupera meglio”, “si sente meno stanco” ecc.). Se anch’io non so distinguere (per esempio perché mi vengono forniti da un mio collega) i campioni di integratore X e quelli di placebo, la mia analisi è per forza imparziale.
Ecco che doppio cieco significa che sia l’atleta sia il medico sono ciechi, non conoscono se il campione che viene studiato è l’integratore o il placebo del tutto ininfluente. In tal modo si dovrebbe avere un giudizio oggettivo.
Infine si deve rilevare che purtroppo l’impiego del doppio cieco non dà garanzie: si veda a tale proposito il trucco del placebo.
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