Il virus Zika (ZIKV) è un agente patogeno appartenente alla famiglia Flaviviridae, del genere Flavivirus. È stato scoperto nel 1947 in Uganda, nella foresta di Zika dalla quale ha preso il nome e nella quale è stata trovata la prima scimmia infetta, un Macaco Rhesus.
Nel 1968, in Nigeria, il virus è stato isolato per la prima volta in esseri umani; in seguito, l’infezione è stata registrata anche in altri Paesi africani (Uganda, Tanzania, Egitto, Egitto, Repubblica Centrafricana, Sierra Leone, Senegal e Gabon); in seguito si è manifestato anche fuori dall’Africa.
In periodi più recenti (2014-2016) è stato ritrovato in Sud America e (2016) anche in Europa (in Italia, nel mese di gennaio 2016 sono stati registrati 4 casi).
Nel genere umano il virus causa una patologia nota come malattia Zika, febbre Zika o, più semplicemente, Zika.
Fra le varie malattie causate da virus appartenenti alla famiglia Flaviviridae ricordiamo in particolare dengue, febbre gialla, encefalite del Nilo occidentale ed encefalite giapponese.
Trasmissione del virus
Il virus Zika viene solitamente trasmesso da zanzare del genere Aedes, soprattutto dalle specie Aedes aegypti e Aedes albopictus (quest’ultima è nota anche come zanzara tigre), ma, come ha fatto notare l’Organizzazione Mondiale della Sanità “può essere trasmesso attraverso il sangue, anche se questo è un meccanismo di trasmissione non frequente”. Sono stati segnalati casi anche di possibili eventi di trasmissione per via sessuale e con le trasfusioni sanguigne.
Sintomi
Nella gran parte dei casi, l’infezione da virus Zika passa inosservata in quanto le manifestazioni cliniche sono molto simili a quelle che si registrano in casi, peraltro lievi, di influenza, vale a dire dolori muscolari e articolari, mal di testa, congiuntivite, lieve rialzo febbrile ed eruzione cutanea (esantema). Appare ovvio che, con una sintomatologia così poco specifica, non è facile identificare un’infezione da virus Zika.
Va peraltro specificato che la durata dell’infezione è piuttosto breve e, si escludono quei casi sporadici con complicazioni gravi e patologie pre-esistenti, la febbre Zika non è fatale. La diagnosi differenziale deve essere posta con diverse patologie fra cui: dengue, leptospirosi, malaria, rickettsia, streptococco di gruppo A, rosolia, morbillo, infezioni da parvovirus, enterovirus, adenovirus e alphavirus.
Virus Zika e microcefalia
Nell’ottobre 2015 si è iniziato a prendere in considerazione il possibile legame tra virus Zika e microcefalia dei neonati; infatti, in Brasile, dopo l’importante epidemia del maggio 2015, si è registrato un insolito incremento del numero di casi di bambini nati con microcefalia (la microcefalia condizione patologica piuttosto rara che è caratterizzata una riduzione significativa del volume cerebrale e della circonferenza del cranio); un’altra condizione di cui si è notato un insolito incremento dei casi è la sindrome di Guillain-Barré (una grave patologia particolarmente complessa che interessa il sistema nervoso periferico).
Al momento i ricercatori non hanno confermato con sicurezza un nesso di causalità fra infezione da virus Zika e microcefalia o sindrome di Guillain-Barré, ma, a scopo precauzionale, le autorità di vari Paesi (Brasile, Colombia, Ecuador, El Salvador e Giamaica) hanno consigliato alle coppie di evitare gravidanze per alcuni mesi.
I casi di microcefalia sono stati registrati soprattutto in Brasile; in questo Paese i casi che si registrano mediamente in un anno sono poco più di 160, mentre dopo lo scoppio di epidemia Zika, nel 2015 ne sono stati riscontrati più di 3.500; 49 dei bambini colpiti sono deceduti.
Trattamento del virus Zika
Al momento attuale non esiste un vaccino per il virus Zika e il trattamento è quindi sintomatico, si punta cioè ad alleviare la sintomatologia somministrando analgesici, e antipiretici; importanti la somministrazione di liquidi e il riposo.
Importanti sono la prevenzione e il controllo che sono essenzialmente sulla riduzione dello sviluppo delle zanzare del genere Aedes e sulla riduzione del contatto tra esse e le persone (ricorso a zanzariere, repellenti ecc.). Nelle zone dove si sono verificate le epidemie le autorità hanno disposto disinfezioni e pulizie delle acque stagnanti dove le zanzare si riproducono.
Alcuni Paesi consigliano alle donne in stato interessante di evitare viaggi in Brasile e negli altri Paesi dove si sono registrati focolai di infezioni da virus Zika.
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