L’uretrite è un processo patologico, acuto o cronico, di tipo infiammatorio a carico del piccolo canale di collegamento della vescica con l’esterno, l’uretra.
L’uretrite può colpire sia soggetti di sesso femminile che di sesso maschile, ma in questi ultima l’incidenza della patologia è superiore.
Spesso il processo infiammatorio coinvolge anche la vescica, in particolar modo nelle donne il cui condotto uretrale è più corto di quello degli uomini.
Possiamo suddividere le uretriti in due grandi gruppi: uretriti infettive e uretriti non infettive.
Queste ultime sono generalmente provocate da lievi traumatismi a carico dell’uretra (presenza di catetere, uso frequente di bicicletta o moto, presenza di calcoli renali ecc.).
Le forme infettive vengono a loro volta suddivise in due grandi gruppi, uretriti gonococciche (U.G.) e uretriti non gonococciche (U.N.G.).
L’uretrite gonococcica (anche gonorrea, blenorragia o, più popolarmente, scolo) è probabilmente la forma più nota di uretrite. Per ulteriori informazioni e dettagli si rimanda al nostro articolo specifico Gonorrea).
Le uretriti di origine non gonococcica sono circa i due terzi di tutte le uretriti.
I microrganismi che possono provocare le uretriti non gonococciche sono alquanto numerosi, ma la stragrande maggioranza dei casi (80% circa) è causata dalla Chlamydia trachomatis e in misura minore dall’Urea plasma uralyticum.
Uretrite non gonococcica – Sintomi e segni
Le uretriti non gonococciche possono essere causa di infertilità e, in caso di gravidanza, la presenza di Chlamydia a livello di cervice uterina potrebbe creare problemi a carico del neonato.
QUeste frome sono caratterizzate generalmente da una sintomatologia molto più lieve rispetto a quella della gonorrea; questo è uno dei motivi che ritarda la visita specialistica. Le secrezioni uretrali sono infatti alquanto scarse e il soggetto, inizialmente non si rende conto del problema.
Solitamente l’uretrite ha la sua manifestazione dopo due settimane circa dall’incubazione; il soggetto può avvertire bruciore, problemi a livello minzionatorio, secrezioni catarrali o purulente. In caso della forma cronica una delle maggiori complicazioni è la possibile diffusione infettive alle strutture più prossime; negli uomini si possono avere cistite, epididimite, orchite, pielonefrite e prostatite; un’altra complicazione di non poco conto è il restringimento del lume uretrale con conseguente ostacolo del deflusso urinario. Nelle donne si possono avere cervicite, cistite, gravidanza ectopica, aborto spontaneo, pielonefrite, salpingite ecc.
Come si vede, è una patologia da non trascurare assolutamente dal momento che può essere causa di danni irreversibili a carico di altri apparati. Nei soggetti di sesso maschile, l’uretrite può, estendendosi ai testicoli, essere causa di sterilità. Nelle donne può essere responsabile di danni all’apparato riproduttivo e provocare sterilità.
Come accade per tutte le infezioni che possono essere trasmesse per via sessuale, la certezza della non trasmissione è ovviamente ottenuta attraverso l’astinenza.
I soggetti sessualmente attivi possono ridurre i rischi di contrarre l’uretrite (e comunque le malattie a trasmissione sessuale in genere) utilizzando preservativi e limitando il numero di partner.

L’uretrite è un processo patologico, acuto o cronico, di tipo infiammatorio a carico del piccolo canale di collegamento della vescica con l’esterno, l’uretra.
Diagnosi
Il primo esame da eseguirsi per la diagnosi di uretrite è quello obiettivo che negli uomini potrà mostrare perdite dal pene, gonfiori e linfonodi nella zona dell’inguine, gonfiore del pene.
Nelle donne potrebbero essere evidenti perdite uretrali, mollezza a livello di basso addome e utero.
Fra i test che potrebbero venire richiesti, oltre ai normali esami ematochimici, possono esserci il test della proteina C-reattiva, un’ecografia pelvica, l’analisi delle urine e un’urinocoltura, esami per gonorrea, Clamidia e altre patologie trasmissibili per via sessuale. Nelle donne può essere richiesto anche il test di gravidanza.
Uretrite – Cura
La cura ha come scopi principali quelli di migliorare la sintomatologia, evitare che l’infezione si diffonda e, ovviamente, eliminare la causa della patologia. Nelle uretriti infettive la cura è base di antibiotici (generalmente tetracicline o eritromicina). Per quanto riguarda le uretriti non infettive la cura deve tendere a rimuovere o comunque gestire la fonte che provoca il processo irritativo.
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