L’ulcera corneale è una seria lesione a carico della cornea (la membrana trasparente convessa anteriormente che costituisce la porzione anteriore del bulbo oculare); si tratta di una vera e propria emergenza medica che richiede un trattamento tempestivo allo scopo di evitare o comunque limitare il più possibile gravi danni oculari. Si tratta essenzialmente di una sorta di ferita aperta, non sempre visibile senza adeguati illuminazione e ingrandimento.
Cause e fattori di rischio
Le ulcere corneali possono essere causate da processi infettivi batterici (generalmente i microrganismi coinvolti sono stafilococchi, Pseudomonas o Streptococcus pneumoniae) o virali (per esempio l’herpes simplex virus o il virus varicella-zoster), da traumi o lesioni provocate dalla presenza di corpi estranei o da un uso non corretto delle lenti a contatto; l’ulcera palpebrale inoltre può essere favorita da condizioni quali l’entropion (rotazione verso l’interno del margine palpebrale), la trichiasi (deviazione patologica delle ciglia verso il globo oculare), esoftalmo (protrusione del bulbo oculare oltre l’apertura palpebrale).
Più rare, ma non impossibili, le ulcerazioni legate a gravi stati carenziali di vitamina A (per esempio la xeroftalmia).
Particolare attenzione devono portare i portatori di lenti a contatto, in particolar modo coloro che utilizzano lenti a contatto morbide a uso continuo, ovvero quelle che possono essere indossate anche durante il riposo notturno (esistono modelli a durata settimanale e a durata mensile).
Un uso scorretto delle lenti a contatto, in particolar modo una loro cattiva manutenzione, è una delle cause più frequenti di ulcere corneali più o meno gravi. I problemi possono derivare da piccoli graffi sui bordi della lente che finiscono per raschiare la superficie corneale rendendola maggiormente esposta alle infezioni batteriche; anche particelle minuscole di sporcizia che finiscono sotto le lenti possono graffiare la cornea; si deve poi considerare che un utilizzo prolungato delle lenti può ridurre l’ossigenazione della cornea rendendola maggiormente suscettibile ai processi infettivi.
Infine, si deve segnalare che i soggetti immunodepressi e coloro che sono affetti da disordini immunologici quale, per esempio, l’artrite reumatoide o il lupus eritematoso sistemico, sono maggiormente soggetti a sviluppare ulcere corneali.
Segni e sintomi di ulcera corneale
I principali segni sono l’infiammazione congiuntivale (la congiuntiva appare molto arrossata), il gonfiore palpebrale, la lacrimazione e, se l’ulcera è abbastanza grande, la presenza di una macchia biancastra o grigiastra di forma rotonda sulla cornea. Talvolta si può apprezzare la produzione di pus.
L’ulcera corneale può essere localizzata centralmente o ai margini; talvolta si contano più lesioni.
I sintomi sono il dolore oculare, la fotofobia (sensibilità alla luce), la sensazione di corpo estraneo e la vista annebbiata.
Coloro che utilizzano le lenti a contatto e avvertano alcuni di questi sintomi e segni devono sospenderne immediatamente l’utilizzo; le lenti vanno gettate e così il loro contenitore e, a scopo precauzionale, anche la confezione con il liquido di conservazione.

L’ulcera corneale è una seria lesione a carico della cornea (la membrana trasparente convessa anteriormente che costituisce la porzione anteriore del bulbo oculare)
Diagnosi
L’oculista può facilmente individuare la presenza di un’ulcera corneale esaminando gli occhi con la cosiddetta lampada a fessura; per facilitare la visualizzazione della ferita, lo specialista può inserire nell’occhio una goccia di fluoresceina.
Lo specialista che sospetti che la causa dell’ulcera corneale sia legata a un processo infettivo, invierà un campione dell’ulcera in laboratorio per verificare l’agente patogeno responsabile che potrebbe essere un fungo, un virus o un batterio.
Terapia dell’ulcera corneale
La terapia è causa-dipendente; nelle ulcere causate da processi infettivi si interverrà con antibiotici (ovviamente nel caso di infezioni batteriche), antifungini, antivirali.
A seconda dei casi si ricorrerà a principi attivi sotto forma di gocce oculari, pomate oculari o a farmaci da assumere per via orale (di solito si ricorre alla somministrazione sistemica nel caso di infezioni virali).
Il ricorso ai cortisonici deve essere valutato con notevole attenzione e limitato a quei casi nei quali lo specialista lo ritiene indispensabile.
Le ulcerazioni legate a secchezza oculare vengono trattate ricorrendo a sostituiti della lacrima; se l’oculista lo ritiene opportuno, si ricorre anche alle cosiddette lenti a contatto benda.
Le ulcere corneali causate da traumi fisici o da contatto con agenti chimici devono essere trattate innanzitutto rimuovendo dall’occhio l’agente esterno e interrompendo l’eventuale uso di lenti a contatto. È opportuno inoltre intraprendere una terapia antibiotica preventiva.
Nei casi in cui l’ulcera non sia controllabile farmacologicamente, potrebbe rendersi necessario l’intervento chirurgico; nei casi più gravi potrebbe rendersi necessario il trapianto di cornea.
Nei soggetti in cui un’ulcera corneale sia riferibile alla presenza di patologie immunologiche è necessario intraprendere un particolare percorso terapeutico con farmaci immunosoppressori; gli schemi di trattamento devono essere concordati dall’oculista con il medico curante della persona.
Se adeguatamente trattata, un’ulcera corneale guarisce nel giro di 15-20 giorni, anche se potrebbe essere necessario un prolungamento del trattamento per prevenire il rischio di cicatrici. I tempi di guarigione comunque sono strettamente dipendenti dalle cause, dalle dimensioni e dalla profondità della lesione e dalla sua posizione.
Quello che comunque deve essere chiaro è che un’ulcera corneale è una condizione che non deve essere assolutamente trascurata perché esiste il concreto rischio di andare incontro a cecità o comunque a una significativa riduzione del potere visivo.
Consigli per la prevenzione
Chi indossa lenti a contatto deve dare all’igiene delle stesse un’importanza fondamentale, deve evitare di dormire con le lenti a contatto e ripulirle sempre con gli appositi liquidi nel caso siano uscite dagli occhi (mai utilizzare acqua corrente o, ancor peggio la saliva). Nel caso si avverta irritazione indossando le lenti a contatto, queste vanno tolte e riutilizzate solo quando non si avverte più nessun fastidio.
Chi è soggetto a secchezza oculare utilizzi un lubrificante oculare. Chi deve eseguire lavori potenzialmente rischiosi per gli occhi indossi sempre occhiali protettivi.
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