I tumori della laringe benigni sono una condizione relativamente frequente nella popolazione; ne esistono diverse forme, anche se, molto spesso, viene utilizzata un’espressione piuttosto generica per indicarli: polipi laringei, terminologia che definisce sostanzialmente ogni iperplasia poliposa della mucosa laringea che può insorgere per vari stimoli che si presenta a larga base d’impianto o peduncolato (sulle corde vocali). Alcuni tumori della laringe, pur essendo benigni, devono destare una maggiore preoccupazione rispetto ad altri perché esiste la possibilità di una degenerazione maligna. Nei paragrafi successivi una breve descrizione delle forme più comuni di tumori della laringe benigni.

Anatomia della laringe: sono diversi i tipi di tumori benigni di quest’organo.
Papillomatosi laringea dell’infanzia
Si tratta di una forma tumorale da non sottovalutare per la sua tendenza a recidivare e per l’insorgenza precoce di probabile origine virale. Si tratta essenzialmente di piccole formazioni tumorali a grappoli moriformi, con tipico asse connettivale, rivestite da epitelio iperplastico.
I segni e sintomi principali della papillomatosi laringea sono la disfonia persistente e ingravescente, si ha poi dispnea quando i papillomi sono diffusi a tutta la laringe o sono sotto forma di grossi bottoni vegetanti che occludono la glottide. La diagnosi si ottiene con esame laringoscopico (indiretto o diretto) e biopsia. Esiste la possibilità di estensione a trachea e bronchi. Non esiste una terapia radicale medico-chirurgica e la recidiva è quasi costante e ripetuta. La guarigione avviene quasi sempre una volta che il soggetto arriva alla pubertà.
Papillomatosi laringea dell’adulto
Si tratta di un tumore isolato, unico (a differenza di quanto accade nei bambini dove le formazioni tumorali sono molteplici), con notevole attività proliferativa dell’epitelio di superficie che può degenerare in carcinoma e infiltrare il corio. Il sintomo principale è rappresentato dalla disfonia, se il processo è relativo alle corde vocali. La diagnosi si effettua tramite un esame laringoscopico e un controllo bioptico in profondità. La terapia è chirurgica, eventualmente con laser, e con controllo bioptico del pezzo asportato.
Cisti laringee
Non si tratta di vere e proprie formazioni tumorali; hanno varia origine e le più comuni, si presentano sul bordo libero delle corde vocali, di piccolo volume. I segni e sintomi dipendono da vari fattori fra cui età d’insorgenza, volume ed eventuale presenza di processi di sovrainfezione. Nella maggior parte dei casi le cisti laringee sono asintomatiche; più raramente si possono registrare dispnea (talvolta anche grave), disfonia, turbe dell’alimentazione ecc. Per la diagnosi, dopo un esame laringoscopico, è sempre necessaria una biopsia. La terapia sulla resezione endoscopica laser o sulla marsupializzazione (una particolare tecnica chirurgica utilizzata per il trattamento di varie tipologie di cisti). Le recidive sono sempre possibili.
Pachidermia laringea
Si tratta di un processo di ispessimento cospicuo di un tratto limitato della mucosa laringea (generalmente sono interessate le corde vocali), senza atipie cellulari con membrana basale conservata. Il sintomo principale è costituito da una disfonia persistente.
Per la diagnosi, dopo un esame laringoscopico, è sempre necessaria una biopsia. Può persistere invariata anche per molti anni con possibile evoluzione carcinomatosa (che potrebbe essere sospettata in seguito a disfonia più grave e persistente). Sono opportuni controlli periodici (ogni 4-6 mesi). La terapia si basa sull’asportazione chirurgica; importante la profilassi (trattamento delle infezioni delle prime vie respiratorie e abolizione del fumo; importante evitare l’inalazione di polveri e sostanze irritanti).
Leucoplachia
La leucoplachia (più raramente leucoplasia) è una lesione della mucosa del cavo orale; viene considerata una condizione patologica piuttosto seria perché esiste un certo rischio che possa evolvere in una forma tumorale e pertanto viene classificata fra le cosiddette lesioni precancerose.
A tale condizione patologica è dedicato un articolo a parte: Leucoplachia.
Displasie
Si tratta di alterazioni dell’epitelio di superficie che, in qualche tratto, oltre all’iperplasia, presentano atipie cellulari e mitosi abnormi. Le displasie insorgono frequentemente su laringite cronica iperplastica. Il sintomo principale è rappresentato dalla disfonia ingravescente e persistente. Si diagnosticano con un esame laringoscopico (mucosa iperplastica con irregolarità sparse) e controllo bioptico, anche ripetuto nel tempo. Le displasie si possono evolvere anche ad andamento diffusivo. Se il quadro obiettivo è tipico di una lesione iperplastico-displastica circoscritta è necessario ricorrere a intervento chirurgico.
Verruca della laringe
È un processo eosifitico papillariforme (in genere a carico delle corde vocali) e presenta anche stenosi del lume per aumento del volume; appare di colore biancastro (a causa dell’abbondante presenza di cheratina). L’esame istologico va eseguito su ampio frammento (comprendente epitelio e corion) perché si tratta quasi sempre di un processo neoplastico maligno (carcinoma squamoso verrucoso). II controllo bioptico negativo va sempre ripetuto in profondità. Il sintomo principale è la laringite cronica e persistente. Si diagnostica con un esame laringoscopico e controllo bioptico, anche ripetuto nel tempo. La terapia è chirurgica, eventualmente con laser.
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