Il tumore al fegato è una neoplasia che può presentarsi sotto forme molto diverse fra loro. Si possono avere tumori epatici benigni e tumori epatici maligni. Questi ultimi poi possono essere ulteriormente suddivisi in tumori primari e secondari (metastasi epatiche). In linea generale i tumori del fegato sono considerati neoplasie relativamente rare, ma il loro tasso di incidenza varia molto a seconda delle zone geografiche; il tumore al fegato, infatti, è una forma di cancro molto più diffusa nei Paesi asiatici che in Europa o negli Stati Uniti d’America.
Tumore al fegato – Forme benigne
Esistono varie forme benigne di tumore al fegato; le più importanti sono l’angioma epatico, l’adenoma epatico, l’adenomatosi multipla epatica e l’iperplasia nodulare focale.
Angioma epatico – L’angioma epatico (anche emangioma cavernoso) è con tutta probabilità la forma di tumore al fegato benigno più comune. Le cause dell’angioma epatico non sono tuttora note. Spesso viene rilevato in modo del tutto casuale durante indagini diagnostiche fatte per tutt’altri motivi. Gli angiomi epatici non si trasformano mai in tumori maligni e, se non in casi del tutto particolari, non è necessario alcun trattamento.
Adenoma epatico – L’adenoma epatico (anche adenoma epatocellulare) è un tumore al fegato benigno abbastanza raro. La rarità della frequenza crea problemi diagnostici e di trattamento. A differenza dell’angioma epatico, l’adenoma epatico potrebbe degenerare in una forma maligna. Le cause dell’adenoma epatico non sono del tutto note; si presenta frequentemente nei soggetti di sesso femminile che in quelli di sesso opposto (rapporto di 9:1); alcuni autori ritengono che il rischio di insorgenza di un adenoma epatico aumenti notevolmente nel caso di assunzione di contraccettivi orali. Altri fattori di rischio sono l’assunzione di steroidi anabolizzanti e alcune patologie metaboliche. La scoperta di un adenoma epatico richiede controlli periodici. Il trattamento d’elezione per questo tipo di tumore è la sua rimozione chirurgica.
Adenomatosi multipla epatica – Quando gli adenomi presenti nel fegato sono più di dieci si parla di adenomatosi epatica multipla (anche adenomatosi epatica).
Iperplasia nodulare focale – L’iperplasia nodulare focale (anche iperplasia nodosa focale oppure INF o anche FNH, acronimo inglese per Focal Nodular Hyperplasia) è una patologia benigna di rara frequenza, il che può creare problemi a livello diagnostico. Le cause non sono note; alcuni autori ipotizzano che tale patologia sia una malformazione di tipo congenito; altri legano la sua formazione ad alterazioni a carico di alcuni vasi sanguigni interni all’organo epatico, mentre altri sostengono che l’INF sarebbe dovuta all’assunzione di preparati ormonali. Attualmente l’ipotesi più accreditata è la seconda. L’iperplasia nodulare focale non necessita solitamente di alcun tipo di trattamento. I pochissimi casi in cui si deve ricorrere al trattamento di tale patologia sono quelli in cui il paziente accusi sintomi assolutamente riconducibili alla presenza di questo tumore, ovvero quelli in cui i noduli si rompono causando dolore e quelli in cui vi sia una significativa crescita dei noduli.
Tumore al fegato – Forme maligne
Esistono anche molte forme maligne di tumore al fegato; fra i tumori primitivi, i più importanti sono il colangiocarcinoma epatico, l’angiosarcoma epatico e, soprattutto l’epatocarcinoma che, conseguentemente, tratteremo in modo particolarmente dettagliato.
Per quanto riguarda i tumori maligni secondari (le cosiddette metastasi epatiche) il fegato risulta essere uno degli organi maggiormente colpiti da tumori provenienti da altre strutture; in particolare si ricordano le metastasi originate da tumori del colon, tumori al pancreas, tumore ai polmoni, tumori alla prostata, tumori al seno, tumori allo stomaco ecc.
Colangiocarcinoma epatico
Il colangiocarcinoma epatico è una forma maligna di tumore al fegato che origina dalle cellule delle vie biliari; rappresenta poco meno del 20% dei tumori primitivi che colpiscono l’organo epatico; è più frequente nei soggetti di sesso maschile e ha un picco di incidenza nella tarda età, per la precisione nella settima decade di vita.
Per approfondire l’argomento si consulti l’articolo Colangiocarcinoma epatico.

Ogni anno, in Italia, vengono diagnosticati circa 8.000 tumori primari del fegato negli uomini e circa 4.500 nelle donne.
Angiosarcoma epatico
L’angiosarcoma epatico è il tumore maligno primitivo del fegato meno comune (negli USA si registrano circa 25 nuovi casi all’anno); colpisce in particolar modo i soggetti di sesso maschile (il rapporto maschi-femmine è 3:1); il picco di incidenza si registra tra i 50 e i 60 anni di età. La prognosi è spesso infausta, anche in seguito all’intervento chirurgico. Si tratta di una neoplasia piuttosto subdola; nelle sue fasi iniziali è pressoché asintomatico; in seguito la sintomatologia è alquanto aspecifica (calo di peso, dolori all’addome, facile affaticabilità); nelle fasi più avanzate si hanno manifestazioni più importanti quali epatomegalia, splenomegalia e presenza di liquido emorragico nell’addome.
Per approfondire si consulti l’articolo Angiosarcoma epatico.
Epatocarcinoma
L’epatocarcinoma, noto anche come carcinoma epatocellulare o HCC, acronimo dei termini inglesi Hepato-Cellular Carcinoma (scorretto l’utilizzo, peraltro raro, del termine epatoma) è senza ombra di dubbio la più importante forma maligna di tumore al fegato. Si tratta, infatti, del tipo di tumore al fegato più comune a livello mondiale con una prevalenza che segue da vicino quella delle epatiti B e C; l’incidenza della malattia è maggiore nel continente asiatico e nei Paesi sub-sahariani, mentre si riscontra con relativa minore frequenza in Europa e nell’America del Nord. A livello europeo, i Paesi maggiormente interessati dal problema sono quelli del bacino mediterraneo fra cui l’Italia.
Gli epatocarcinomi colpiscono più frequentemente il sesso maschile (rapporto 4:1).
Questa forma di tumore al fegato tende a insorgere dopo 20-30 anni dall’inizio del danno epatico; l’età media di insorgenza è compresa tra i 60 e i 65 anni. Ha un tasso di mortalità elevatissimo, vicino al 100%.
L’epatocarcinoma è un tumore raro nei bambini, ma ciononostante è la seconda forma tumorale epatica che si riscontra in età infantile; la più frequente è l’epatoblastoma. Per approfondire l’argomento si consulti l’articolo: Epatocarcinoma.
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