La tracheite è un processo infiammatorio a carico della trachea, uno degli organi che fanno parte dell’albero respiratorio.
Nella maggioranza dei casi il disturbo è una delle complicanze di affezioni virali a carico del tratto respiratorio superiore quali il raffreddore e l’influenza.
La tracheite insorge spesso anche durante il corso di patologie quali il morbillo, la scarlattina e la pertosse.
In alcuni casi la patologia è conseguente a ernia iatale e reflusso gastroesofageo (a causa del contatto del contenuto gastrico con la trachea).
Nelle tracheiti di origine batterica i microrganismi più spesso coinvolti sono lo Streptococcus pneumoniae e l’Haemophilus influenzae, talvolta può essere coinvolto anche lo Staphylococcus piogene. Generalmente una tracheite ha un decorso relativamente breve (una o due settimane circa a seconda dei casi).
La tracheite è una patologia che registra il suo picco di incidenza nella stagione invernale, ma non sono poi rari i casi che si registrano nel corso dei cambi di stagione; anche nei mesi estivi si può contrarre la malattia; la causa è spesso da ricercarsi nei repentini cambi di temperatura che si verificano nei passaggi da ambienti molto a caldi ad altri raffreddati dagli impianti di condizionamento d’aria.
La tracheite nei bambini
Com’è facilmente intuibile, le probabilità di contrarre la patologia sono tanto maggiori quanto più è debole il sistema immunitario del soggetto; corrono pertanto maggiori rischi le persone debilitate, gli anziani, i bambini molto piccoli, le persone affette da malattie che indeboliscono il sistema immunitario e coloro che vengono trattati con farmaci immunosoppressori.
La tracheite colpisce soprattutto i bambini piccoli perché hanno una trachea più piccola e più suscettibile di ostruzioni. A volte la situazione richiede un pronto intervento, assumendo i caratteri dell’emergenza, soprattutto se il bambino ha appena avuto un’infezione alle vie respiratorie e compaiono improvvisamente febbre, tosse persistente e difficoltà nella respirazione.
La cura è quella standard con antibiotici, ma nei casi più gravi si applica anche un tubicino nella trachea con lo scopo di favorire la respirazione.
Tracheite: i fattori predisponenti
La tracheite riconosce tre fattori predisponenti principali:
- le affezioni a carico delle vie aeree superiori
- il fumo di sigaretta
- l’inalazione di polveri o altre sostanze inquinanti.
La sinergia di questi tre elementi può ovviamente aggravare il quadro.
Sintomi e segni di tracheite
Generalmente i primi segni e sintomi della patologia sono costituiti da una sensazione di prolungato solletico o di irritazione e bruciore a livello della gola; tale sintomatologia si accentua generalmente verso la fine della giornata oppure dopo lunghe conversazioni o prolungati soggiorni in ambienti chiusi e/o polverosi. Altri sintomi possono essere dolenzia a livello retrosternale e tosse, generalmente secca e decisamente irritante.
Le brusche variazioni di temperatura contribuiscono ad aggravare il quadro clinico.
Spesso l’infiammazione interessa anche i bronchi (la concomitanza di tracheite e bronchite è in effetti molto frequente) e, conseguentemente, possono fare la loro comparsa altre manifestazioni come ronchi, rantoli respiratori e senso di costrizione al torace.
Se il processo infiammatorio si estende, il quadro clinico si aggrava e si possono avere febbre, tosse con catarro e dispnea.

Generalmente i primi segni e sintomi della tracheite sono costituiti da una sensazione di prolungato solletico e di irritazione e bruciore a livello della gola
Diagnosi
La diagnosi è piuttosto semplice; all’osservazione, le prime vie aeree mostrano un certo arrossamento a livello di mucose faringea e laringea con interessamento della parte iniziale della trachea.
L’osservazione della trachea viene effettuata tramite tracheoscopia, una tecnica diagnostica che permette l’esplorazione della trachea grazie a uno strumento ottico ivi introdotto che in caso di tracheite mostra una mucosa arrossata con muco più o meno abbondante e talvolta con striature ematiche.
Le complicazioni della tracheite
Le maggiori complicazioni della patologia sono l’infezioni dei bronchioli e un’eventuale estensione del processo infettivo al tessuto polmonare.
La cura per la tracheite
Il trattamento da intraprendere in caso di tracheite dipende essenzialmente dalle cause; nelle fasi iniziali in genere, a meno che non si sia certi dell’origine batterica, si evita di somministrare antibiotici; la malattia, infatti, potrebbe essere sostenuta da un agente virale e quindi la somministrazione di farmaci ad azione antibiotica sarebbe perfettamente inutile. È vero però che non sono infrequenti le tracheiti virali cui in seguito si innestano infezioni batteriche opportunistiche che necessitano di trattamento antibiotico.
Importante per la cura è il riposo a casa (è fondamentale evitare gli sbalzi di temperatura che aggravano il quadro clinico); l’umidità ambientale deve superare il 40% perché un’eccessiva secchezza dell’aria favorisce i ristagni mucosi e l’aggravarsi dell’infiammazione.
Assolutamente da evitare è il fumo di sigaretta, sia quello passivo che, a maggior ragione, quello attivo.
Se lo ritiene opportuno, il medico potrà prescrivere suggerite inalazioni di soluzioni antisettiche e decongestionanti nonché trattamento con aerosol a base di farmaci cortisonici.
Se la tracheite è accompagnata da febbre, il medico potrebbe suggerire l’assunzione di paracetamolo (il principio attivo della Tachipirina). Nel caso di forme croniche si possono prendere in considerazione cure termali aerosol.
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