La stomatite aftosa ricorrente (SAR) è considerata come la patologia ulcerativa della mucosa orale che si riscontra con maggiore frequenza. I soggetti maggiormente colpiti sono i bambini e dai dati disponibili in letteratura risulta anche che è il sesso femminile quello maggiormente interessato dal problema.
La stomatite aftosa è spesso associata a condizioni patologiche quali la celiachia, la neutropenia ciclica, l’agranulocitosi, la rettocolite ulcerosa, il morbo di Crohn, la sindrome di Reiter, la sindrome di Behçet, il lupus eritematoso sistemico, l’AIDS, l’insufficienza renale ecc.
Un punto controverso è quello che mette in relazione, in alcuni soggetti di sesso femminile, la comparsa di stomatite aftosa con il ciclo mestruale. Diversi autori ipotizzano che alcuni virus (HSV 1, VZV, CMV) o batteri (Streptococcus sanguinis, Streptococcus mitis, Helicobacter pylori) svolgano un ruolo importante nella comparsa della patologia, ma a tutt’oggi non vi sono evidenze scientifiche tali che possano confermare queste ipotesi.
Un fattore considerato rilevante è l’immunodepressione da HIV, in molti soggetti che ne sono affetti, infatti, si riscontrano spesso forme molto serie di SAR. Un dato curioso è rappresentato dal fatto che in alcuni soggetti un fattore predisponente allo sviluppo di stomatite aftosa è lo smettere di fumare; la spiegazione risiede nel fatto che il fumo di sigaretta determina a lungo andare un’ipercheratizzazione dell’epitelio mucoso che fornisce una sorta di fattore protettivo contro lo sviluppo delle afte.
Stomatite aftosa – Cause
La causa stomatite aftosa è attualmente sconosciuta, anche se pare ormai certa la sua multifattorialità (entrano cioè in gioco vari fattori). Sono state identificate diverse condizioni che sembrano predisporre alla malattia quali, per esempio, deficit nutrizionali (in particolar modo di vitamina B12, ferro e acido folico, anche se su questo punto le opinioni dei vari autori sono discordanti in quanto in molti soggetti affetti da stomatite aftosa non si riscontrano deficit di tale tipo), condizioni di stress psicofisico, traumi locali, fenomeni allergici, infezioni, squilibri ormonali, utilizzo di sostanze stupefacenti ecc.
Stomatite aftosa – Sintomi e segni
I segni e sintomi della patologia sono vari; oltre alla comparsa delle lesioni aftose, si registrano forte alitosi, scialorrea, sanguinamento gengivale, linfonodi ingrossati, dolore durante la masticazione, febbre, arrossamento della mucosa orale ecc.
Dal punto di vista clinico si distinguono tre tipologie di SAR:
- stomatite aftosa minore (anche afta minor)
- stomatite aftosa maggiore (afta major o malattia di Sutton)
- stomatite aftosa erpetiforme (anche afta erpetiforme o afta miliare).
La SAR minore è la forma che si riscontra con maggiore frequenza, rappresenta, infatti, l’80% circa dei casi; le lesioni che la caratterizzano hanno un diametro inferiore al cm e la loro sede preferenziale è la mucosa vestibolare del labbro inferiore.
La SAR maggiore è caratterizzata da lesioni del diametro superiore a 1 cm e da un decorso clinico più lungo rispetto a quello della SAR minore. Le sedi più frequentemente interessate da questa variante clinica sono la mucosa labiale, il palato molle e i pilastri palatini.
La SAR erpetiforme è la forma meno frequente; deve la sua denominazione alla notevole somiglianza con le lesioni di tipo erpetico. Si caratterizza per la presenza di ulcere multiple e confluenti che ricordano visivamente, sebbene siano più piccole (il loro diametro è inferiore ai 3 mm), le ulcere che caratterizzano le afte minor. I soggetti maggiormente interessati da questa tipologia di stomatite aftosa sono le donne adulte.

La stomatite aftosa una malattia caratterizzata dalla comparsa di ulcere, dette afte
Diagnosi
La diagnosi si basa sostanzialmente sulla sintomatologia e sull’anamnesi; il prelievo bioptico delle afte non è generalmente necessario se non in caso di lesioni dubbie. La diagnosi differenziale si pone con la stomatite erpetica, la malattia mani-piedi-bocca, l’eritema multiforme, l’epitelioma spinocellulare ecc. Spesso la SAR viene confusa con l’Herpes Simplex di tipo 1 (agente eziologico della stomatite erpetica, patologia che in genere interessa i soggetti in età pediatrica), ma questo agente virale difficilmente si localizza nelle zone di mucosa non cheratinizzata.
Stomatite aftosa – Terapia
La terapia della stomatite aftosa varia a seconda della gravità del quadro; nel caso di afta minor di breve durata non è generalmente richiesto alcun tipo di intervento, mentre in caso di afta minor o afta major multiple e durature si ricorre generalmente alla somministrazione di corticosteroidi per via topica oppure per via sistemica. Un’accurata igiene orale è considerata necessaria.
Indice materie – Medicina – Sintomi – Stomatite aftosa