Il nuoto è considerato universalmente uno degli sport più salutari sia per gli adulti che per i bambini. Se non si hanno particolari patologie alla schiena, nuotare non ha controindicazioni e anzi permette di allenare in modo completo tutto il corpo. Esiste però un problema comune a molti nuotatori, la sinusite.
La cura con l’aerosol per la sinusite si rivela quasi sempre la più efficace. Si tratta di una terapia medica che prevede l’uso di prodotti cortisonici o soluzioni saline che aiutano a decongestionare le mucose e a diminuire la secrezione di muco denso, responsabile dell’ostruzione delle vie respiratorie.
Cos’è la sinusite e quali sono i sintomi?
Si tratta di un’infiammazione delle mucose che rivestono i seni paranasali, spesso ma non sempre, è provocata o associata a delle infezioni dovute a germi o batteri.
Si riconosce dalla tipica sensazione di “naso chiuso”, cioè dalla difficoltà a respirare dal naso e dal dolore provocato dalla pressione sui seni nasali. Il sintomo più riconoscibile infatti è proprio la sensazione di indolenzimento e pesantezza che si avverte nella zona centrale del viso, spesso interessa anche la zona degli occhi e con meno frequenza le zone mascellari. Nei casi più acuti è accompagnata da cefalee o emicranie e a volte anche da febbre.
La sinusite colpisce in modo particolare i nuotatori, in quanto le vie respiratorie sono in costante e prolungato contatto con l’acqua che, se non opportunamente filtrata e sanificata, diventa l’ambiente ideale per la proliferazione di germi, batteri e virus che possono provocare l’infiammazione delle mucose e la conseguente ostruzione delle vie respiratorie superiori, causata da una produzione eccessiva di muco.
La sinusite del nuotatore però può essere provocata anche da un altro elemento tipico delle piscine, ovvero il cloro.
Il cloro infatti è una sostanza altamente irritante che può provocare delle infiammazioni più o meno acute della mucosa dei seni paranasali. I nuotatori sono in costante contatto con questa sostanza in quanto, essendo un disinfettante, è utilizzato disciolto in acqua direttamente nell’impianto della piscina.
Come si può evitare di soffrire di sinusite?
Vista così sembra quasi impossibile riuscire a sfuggire a questa patologia, specie se vi si è particolarmente predisposti. In realtà, invece, con i giusti accorgimenti è possibile limitarne l’insorgenza o evitare che si manifestino forme di sinusite acuta.
Il primo consiglio sembra quasi scontato ma è tra i più importanti: durante l’allenamento è fondamentale evitare, quanto più possibile, di ingerire o inalare acqua dal naso.
Per ovviare a questo problema c’è una soluzione semplice, ossia adottare l’abitudine di indossare un tappanaso o stringinaso.
È uno strumento che fa parte dell'”equipaggiamento” tipico del nuotatore, insieme alla cuffia e agli occhialini, ma a differenza di questi ultimi, non viene sempre usato dai nuotatori. È invece fondamentale il suo utilizzo, in quanto, occludendo completamente le cavità nasali, impedisce la penetrazione dell’acqua.
La prevenzione del problema non deve limitarsi soltanto al momento in cui si nuota, è altrettanto fondamentale, per esempio, dopo il nuoto o in generale, evitare gli sbalzi di temperatura troppo repentini, specie quando si passa da un ambiente caldo e umido come la piscina a un ambiente freddo come quello esterno.
Inoltre, per evitare di sviluppare una sinusite, è opportuno asciugare bene i capelli dopo la doccia, specialmente nei mesi invernali.
Un ottimo rimedio possono anche essere i lavaggi nasali. Basta utilizzare un po’ di soluzione fisiologica da inserire in una siringa privata dell’ago e procedere alla pulizia una narice alla volta. Grazie ai lavaggi nasali si possono eliminare il muco in eccesso, i residui di cloro ed eventuali impurità che possono far infiammare le mucose.

Un problema comune a molti nuotatori è la sinusite, un’infiammazione delle mucose che rivestono i seni paranasali.
Cosa fare invece se si ha la sinusite acuta o cronica?
Se capita invece di soffrire di sinusite in forma acuta, occorre intervenire tempestivamente, evitando così che i sintomi peggiorino o che da acuta diventi sinusite cronica.
In caso di sinusite acuta è necessario un trattamento medico con l’utilizzo di antibiotici prima e di cortisonici o antistaminici dopo, se il medico lo riterrà necessario.
Infine, ci sono dei casi in cui la sinusite è cronica ed è dovuta a fattori come la particolare conformazione dello scheletro craniofacciale o l’ipertrofia della mucosa dei seni, due fattori che causano una riduzione dello spazio che consente il passaggio dell’aria e delle naturali secrezioni nei seni paranasali.
Questa riduzione porta a una più facile formazione del ristagno dei fluidi, creando così un ambiente favorevole alla proliferazione di germi e batteri e a una conseguente infiammazione dei tessuti.
In questo caso la soluzione migliore risulta essere l’intervento chirurgico con il quale si può risolvere il problema in maniera definitiva.
Grazie alla chirurgia si interviene direttamente sui tessuti molli o ossei e si liberano i canali, permettendo un normale passaggio dell’aria e delle secrezioni naturali.
Le operazioni chirurgiche per la sinusite non sono interventi complessi e vengono effettuate con tecniche sempre meno invasive come per esempio la F.E.S.S. (Functional Endoscopic Sinus Surgery), una tecnica utilizzata per il trattamento specifico delle sinusiti croniche che ha ridotto in maniera considerevole i tempi operatori e di degenza post-operatoria.
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