Il sadismo sessuale e il masochismo sessuale sono due disturbi psicosessuali che vengono classificati nell’ambito delle cosiddette parafilie ovvero quei disturbi che sono caratterizzati da fantasie, impulsi o comportamenti sessualmente, eccitanti, durevoli e intensi che possono coinvolgere oggetti inanimati oppure che implicano la sofferenza o l’umiliazione (che possono essere reali o immaginarie) di sé stessi, del proprio partner o di partner non consenzienti e che sono associati a disabilità o sofferenze clinicamente importanti; esempi di parafilie, oltre al sadismo sessuale e al masochismo sessuale sono la pedofilia, il feticismo, l’esibizionismo e il voyeurismo.
Quando nello stesso soggetto vi è la presenza contemporanea (o comunque l’alternanza) di elementi di sadismo e di masochismo si parla di sadomasochismo.
Sadismo sessuale
Secondo quanto riportato dal DSM IV (la quarta revisione del Diagnostic and Statistical Manual of mental disorders, Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali) si definisce sadismo sessuale l’infliggere sofferenze psicologiche (per esempio la paura, il terrore, l’umiliazione) o fisiche al partner sessuale allo scopo di stimolare l’eccitazione sessuale e ottenere un orgasmo. Il sadico sessuale può mettere in atto le proprie pratiche con un soggetto consenziente (magari affetto da masochismo sessuale, vedasi più avanti) oppure con un soggetto non consenziente, commettendo in questo caso un vero e proprio crimine.
Le azioni del sadico consistono essenzialmente in comportamenti atti a imporre il proprio dominio sul partner-vittima; le pratiche sadiche possono essere le più disparate e più o meno violente (fustigazione, schiaffeggiamento, percosse, strangolamenti, bendaggio, tortura ecc.).
Il sadismo sessuale è un disturbo più comune nei soggetti di sesso maschile, ma non è una loro prerogativa assoluta.
L’esordio del disturbo avviene solitamente nel corso della prima età adulta (una relativamente recente ricerca riportava che l’età media in cui i sadici acquistano consapevolezza dei loro patologici desideri è intorno ai 18-20 anni), ma spesso, durante l’infanzia, si sono avute manifestazioni di fantasie sadiche. Spesso il sadico ha ricorrenti e persistenti fantasie nelle quali l’eccitamento sessuale è il risultato delle sofferenze psicofisiche inflitte al partner.
Si possono distinguere forme diverse di sadismo: sadismo criminale, sadismo perverso e sadismo nevrotico.

Il trattamento di sadismo e masochismo, e delle parafilie in genere, non è affatto semplice; spesso, infatti, il soggetto affetto da questi disturbi, pur essendone consapevole, prova una forte vergogna nell’ammettere il suo problema.
Il sadismo perverso è caratteristico di quelle persone che, spinte da sentimenti di violenza, torturano la vittima arrivando persino all’omicidio; è probabile che il comportamento dei sadici criminali sia più legato a malvagità e impulsività piuttosto che a particolari tendenze sessuali; il sadismo perverso è caratteristico di quei sadici che mettono in atto tutta una serie di giochi perversi o torture allo scopo di ottenere una gratificazione sessuale; questi atti possono venire praticati su persone dello stesso sesso o del sesso opposto, su bambini, su animali e persino su oggetti; il sadismo nevrotico è invece caratterizzato dalla presenza di perversioni spesso legate a fobie, ossessioni e angoscia. Il sadismo sessuale è generalmente un disturbo cronico che è particolarmente pericoloso quando è associato a un disturbo antisociale di personalità.
Masochismo sessuale
Con masochismo sessuale si fa riferimento a un’attività nella quale si viene umiliati, legati, percossi o comunque fatti oggetto di vari tipi di abuso allo scopo di provare eccitazione sessuale. In alcuni casi il masochismo sessuale viene soltanto immaginato nel corso di un normale atto sessuale o durante la masturbazione.
Le fantasie masochistiche tendono a esordire nel corso dell’età infantile, anche se il coinvolgimento di partner avviene generalmente nel corso della prima età adulta.
Le pratiche masochistiche sono le più svariate: sottomissione, bendatura degli occhi, flagellazione, travestimenti forzati, stupro simulato, sculacciate, umiliazioni ottenute facendosi orinare o defecare addosso ecc.
Il masochismo è una patologia il cui decorso è generalmente cronico; le pratiche masochistiche tendono a essere ritualizzate; molti masochisti sessuali mettono in atto umiliazioni e percosse soltanto a livello di simulazione, agendo con partner consapevoli che si tratta solo di un gioco sessuale ed evitando attentamente degenerazioni (umiliazioni o lesioni fisiche reali); alcuni masochisti praticano per moltissimi anni lo stesso atto masochistico; altri, invece tendono a incrementare la pericolosità delle loro attività con il passare del tempo (oppure in momenti in cui sono sottoposti a stress particolarmente intensi) arrivando a compiere atti che possono essere causa di lesioni molto serie e che, in casi estremi, possono avere esito mortale (una pratica particolarmente pericolosa è quella dell’ipossifilia, nota anche come asfissia autoerotica parziale, nella quale il soggetto utilizza lacci, o sacchetti di plastica per indurre uno stato di ipossia cerebrale fino al raggiungimento dell’orgasmo).
Trattamento
Il trattamento di sadismo e masochismo, e delle parafilie in genere, non è affatto semplice; spesso, infatti, il soggetto affetto da questi disturbi, pur essendone consapevole, prova una forte vergogna nell’ammettere il suo problema.
Il primo passo del percorso terapeutico, che può essere molto lungo e complesso, consiste nel supportare psicologicamente la persona nel fronteggiare sia il suo vissuto di vergogna sia la sua paura di essere stigmatizzato a causa della sua patologia.
In seguito gli interventi terapeutici consistono nell’utilizzare modelli specifici che devono essere adattati al caso particolare, sia sul singolo che sulla coppia.
A seconda dei casi e anche in base alla gravità del disturbo, alcuni psicoterapeuti suggeriscono di affiancare all’intervento psicologico anche un supporto farmacologico; lo scopo è quello di ridurre gli impulsi sessuali e, conseguentemente, ridurre intensità e frequenza delle manifestazioni della parafilia.
Come vedremo nel prossimo paragrafo, la psicoterapia dovrebbe tendere a ridimensionare la sottomissione, riportandola nei confini della disponibilità sessuale.
Sadismo, masochismo e personalità equilibrata
Per capire come inquadrare sadismo e masochismo occorre partire da una sessualità equilibrata. Si veda l’articolo sul sesso per capire che nei rapporti sado-maso esiste sempre una fortissima componente di sottomissione e che quindi siamo in presenza di personalità non equilibrate nelle quale il sesso si sposa con un certo grado di violenza (la dominazione).
Nello stesso articolo si vedrà che anche molti altri rapporti che vengono definiti stravaganti, ma “normali” in realtà sono esempi di sadismo o di masochismo. Come si vede, si va molto oltre la visione tradizionale, ma è del tutto irrealistico pensare che comportamenti non equilibrati lo siano solo se eccessivamente strani, pericolosi, inconsueti; più corretto pensare che ci sia un continuo fra sessualità equilibrata, sadismo e masochismo e che la linea di confine generi situazioni tutto sommato presenti nella società, spesso scambiate per stravaganze o “gusti” personali. Purtroppo, se c’è sottomissione, parlare di stravaganza o di gusto personale è del tutto fuori luogo.
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