La rinite è un’infiammazione delle cavità nasali che può decorrere in forma acuta o cronica. Ne esistono molte forme, ma tutte sono essenzialmente caratterizzate da una sintomatologia molto simile, anche se esistono differenze (generalmente si registrano ostruzione respiratoria nasale, starnuti, lacrimazione e, molto spesso, cefalea e sensazione di stanchezza).
Le varie forme
La forma più comune è la rinite acuta, sicuramente più nota come raffreddore; vista la sua diffusione, tale patologia è trattata in un articolo a parte.
Un’altra forma di rinite molto diffusa è la rinite allergica; una patologia in crescente aumento nella maggior parte del mondo; attualmente si ritiene che siano più di 60 milioni le persone che ne soffrono. Anche questa forma è trattata in un articolo a parte.
Altra forma di rinite piuttosto comune è la rinite vasomotoria (più popolarmente, “naso ribelle”) è una forma non allergica che si manifesta con un’infiammazione cronica delle mucose del naso che provoca un’ostruzione delle fosse nasali che a sua volta causa difficoltà respiratorie. Per approfondire si consulti l’articolo specifico.
Si distinguono anche le seguenti forme.
Rinite atrofica – È caratterizzata dalla progressiva atrofia delle ghiandole mucipare e dalla sclerosi vasale, con scarsità di secrezione mucosa. Sono generalmente presenti anosmia (impossibilità di percepire gli odori) ed epistassi. Si differenzia da altre forme della patologia per l’eccessiva grandezza delle fosse nasali.
Rinite da cause meccanico-ostruttive – La patologia in questi casi è legata a problemi meccanico-ostruttivi; il tipico esempio è rappresentato dalla deviazione del setto nasale che provoca, nella fossa nasale più stretta, un ristagno di secrezioni le quali favoriscono lo sviluppo di infezioni batteriche.
Anche l’ipertrofia delle adenoidi porta allo sviluppo della malattia; quando, a causa di infezioni ripetute, le adenoidi si ipertrofizzano, finiscono per bloccare le fosse nasali provocando il ristagno delle secrezioni.
Rinite da disturbi ormonali – In oltre la metà delle donne in stato interessante fa la sua comparsa una rinite persistente che è legata all’aumento del livello degli ormoni nell’organismo. Nella maggioranza di questi casi, la malattia scompare una volta che la donna ha partorito; soltanto in una percentuale ridotta dei casi (circa il 10 %) è necessario effettuare un trattamento ad hoc dopo il parto. Può comparire anche in coloro che soffrono di ipotiroidismo e non si sottopongono ad alcun trattamento.
Rinite secca – Si tratta di una forma atrofica in cui il muco è completamente assente. È caratterizzata da formazioni di croste all’interno del naso, da starnuti e da difficoltà nella respirazione. Può provocare irritazione sia a livello della faringe sia a livello dei bronchi. Le cause scatenanti possono essere molteplici (clima eccessivamente secco, aria condizionata, ambienti di lavoro eccessivamente polverosi, effetti collaterali dei decongestionanti nasali ecc.).
Rinite spastica – Si tratta di una forma caratterizzata da crisi provocate da stimoli esogeni o endogeni.
Rinite specifica – Si manifesta all’insorgere di malattie infettive o parassitarie.

La rinite è un’infiammazione delle cavità nasali che può decorrere in forma acuta o cronica. Ne esistono molte forme, ma tutte sono essenzialmente caratterizzate da una sintomatologia molto simile, anche se esistono differenze (generalmente si registrano ostruzione respiratoria nasale, starnuti, lacrimazione e, molto spesso, cefalea e sensazione di stanchezza).
Rinite – Sintomi e segni
I sintomi e i segni della patologia sono vari, molti sono comuni a tutte le forme, altri sono peculiari di una determinata tipologia; nel caso di raffreddore (rinite infettiva) i principali sintomi e segni sono:
- prurito rinofaringeo
- starnuti
- naso chiuso
- secrezioni nasali
- mal di testa
- dolori muscolari
- sensazione di malessere generale.
A seconda dei casi possono essere presenti febbre e tosse.
Nel caso di rinite allergica si possono avere:
- congestione nasale
- respirazione difficoltosa (dispnea)
- gocciolamento nasale
- lacrimazione
- starnuti ripetuti
- prurito a livello del naso oppure del palato
- prurito agli occhi
- senso di oppressione toracica
- disturbi del sonno.
Spesso sono presenti anche mal di testa e sensazione di stanchezza generale.
Nel caso di rinite non allergica, i principali sintomi e segni sono:
- eccessiva produzione di muco
- congestione ansale
- starnuti
- iposmia (diminuzione della capacità di percepire gli odori)
- formazione di croste all’interno del naso
- alitosi (alito cattivo)
- russamento.
La congestione nasale è causa di difficoltà a respirare con il naso; di solito si presenta al mattino, si attenua nel corso della giornata per poi ripresentarsi alla sera.
La rinorrea (naso che cola) non è una manifestazione sempre presente.
Rinite – I rimedi
I rimedi possono variare a seconda della forma di rinite.
Per quanto riguarda la rinite infettiva si rimanda allo specifico articolo Come curare il raffreddore.
Nel caso di rinite vasomotoria si ricorre perlopiù a farmaci in grado di ridurre le secrezioni di muco e l’ostruzione nasale, in particolare gli antistaminici e i cortisonici. Spesso vengono consigliati anche lavaggi nasali con soluzioni saline. L’uso di vasocostrittori nasali deve essere di breve durata perché un utilizzo prolungato può, paradossalmente, arrivare a peggiorare il quadro clinico causando l’insorgenza della cosiddetta rinite da farmaci.
Per quanto riguarda la rinite allergica, il trattamento si basa in primis sull’evitare, nei limiti del possibile, il contatto con gli allergeni scatenanti; tra i farmaci comunemente prescritti vanno ricordati gli antistaminici, gli antileucotrienici e corticosteroidi. Possibile anche il ricorso all’immunoterapia.
Indice materie – Medicina – Sintomi – Rinite