La rinite vasomotoria (anche rinopatia vasomotoria o iperreattività nasale aspecifica e talvolta, più popolarmente, “naso ribelle”) è una forma di rinite non allergica che si manifesta con un’infiammazione cronica delle mucose del naso che provoca un’ostruzione delle fosse nasali che a sua volta causa difficoltà respiratorie.
La rinite vasomotoria è caratterizzata da un’iperreattività a stimoli di vario tipo (caldo, freddo, fumo, umidità ecc.).
Va chiarito con l’espressione “rinite vasomotoria” si definiscono, in ambito medico, quadri clinici che possono differire molto tra loro, ma che sono accomunati da alcune caratteristiche:
- motilità anomala ed eccessiva dei vasi sanguigni che irrorano la mucosa del naso
- assenza di processi infettivi che giustifichino il quadro clinico
- esito negativo ai test allergici
- sintomatologia non legata alla stagionalità.
Cause
Le cause della rinite vasomotoria possono essere varie; generalmente sono da ricercarsi in un problema di squilibrio a livello del sistema neurovegetativo.
Tale problema può essere innescato da brusche variazioni di temperatura, odori particolarmente intensi, assunzione di cibi piccanti o pietanze eccessivamente calde, fumi, assunzione di farmaci antiipertensivi, variazione dei livelli ematici di alcuni ormoni (come può verificarsi in seguito a condizioni patologiche e no, per esempio la gravidanza), variazioni del tasso di umidità dell’aria, stress, inquinamento ecc.
Secondo alcuni autori la rinite vasomotoria è correlata alla presenza di reflusso gastroesofageo.
Segni e sintomi di rinite vasomotoria
I segni e i sintomi più caratteristici della rinite vasomotoria sono l’eccesso di produzione di muco, la congestione nasale, gli starnuti e la diminuzione della capacità di percepire gli odori (iposmia).
La congestione nasale causa una certa difficoltà a respirare con il naso; di solito si presenta al mattino, al momento del risveglio e ha la tendenza ad attenuarsi nel corso della giornata per poi ripresentarsi nel corso delle ore serali; può comunque essere innescata in qualsiasi momento nel caso sia presente uno degli stimoli ricordati nel paragrafo precedente.
La rinorrea (o, più popolarmente, il naso che cola) non è sempre presente, tant’è che si è soliti distinguere fra rinite vasomotoria asciutta (si ha vasocostrizione senza gocciolamento) e rinite vasomotoria umida.
Diagnosi
La diagnosi non è sempre immediata viste le varie forme di rinite. Essa, oltre a basarsi sull’analisi dei vari sintomi e segni presenti, si avvale anche dell’esecuzione di test allergici (che devono risultare negativi) e del rinocitogramma, un test che si effettua prelevando un campione di muco che sarà osservato al microscopio.

Una delle possibili cause della rinite vasomotoria è un’eccessiva vasodilatazione dei vasi sanguigni del naso
Terapia della rinite vasomotoria
La terapia mira alla riduzione della sintomatologia; a tale scopo sono utilizzati farmaci atti a ridurre l’ostruzione nasale e la secrezione di muco, in particolare si ricorre ad antistaminici e glucocorticoidi (20 giorni al mese di trattamento).
Di recente è stato proposto da vari medici il ricorso all’acido ialuronico per via aerosolica all’interno delle cavità nasali. Gli studi effettuati sembrano promettenti; l’acido ialuronico sembra accelerare i meccanismi di riparazione cellulare ripristinando, in sostanza, l’integrità delle mucose nasali e della clearance mucociliare (un meccanismo fondamentale per la salute delle vie respiratorie). Il ricorso all’acido ialuronico è risultato efficace in circa il 60% dei casi.
Vengono spesso consigliati lavaggi nasali da effettuarsi con soluzioni saline a varia concentrazione allo scopo di detergere le mucose nasali e rendere più semplice l’espulsione delle secrezioni.
L’utilizzo prolungato di vasocostrittori nasali è sconsigliabile in quanto, alla lunga, può addirittura peggiorare il quadro clinico e determinare l’insorgenza della cosiddetta rinite iatrogena (ovvero da farmaci).
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