La retinopatia ipertensiva è una seria patologia oculare di frequente riscontro nei soggetti affetti da ipertensione arteriosa (pressione alta).
Questa grave forma di malattia retinica coinvolge le arterie e le vene della retina, la coroide e il nervo ottico. Può causare, nei casi più gravi, una visione annebbiata e distorta. In caso di forma lieve non si avvertono disturbi, ma, con il passare del tempo, la retina potrebbe subire danni piuttosto seri. Infatti, se l’ipertensione arteriosa è importante o comunque viene trascurata, con il passare del tempo si assiste un’alterazione strutturale delle pareti vascolari retiniche che si sfiancano e diventano incontinenti; ne derivano stravasi di liquido nei tessuti della retina e stravasi emorragici che pian piano portano a un’alterazione delle funzionalità retiniche con tutto ciò che ne consegue.

L’ipertensione arteriosa colpisce in Italia in media il 33% degli uomini e il 31% delle donne; una delle possibili conseguenze dell’ipertensione è la retinopatia ipertensiva
Segni e sintomi di retinopatia ipertensiva
Inizialmente, la patologia è praticamente asintomatica, con il passare del tempo, però, il soggetto inizia ad avvertire disturbi visivi quali visione annebbiata e distorsione delle immagini.
Se non si interviene sulla causa scatenante (ipertensione arteriosa sistemica), il quadro si aggraverà notevolmente e si avranno edema retinico, emorragia a fiamma, essudati cotonosi e drusen (depositi di materiale proteico-lipidico, di colore giallo o bianco, che si formano sotto la retina). Se l’edema e gli essudati interessano la retina si andrà incontro a una situazione nota come “stella maculare” con grave compromissione del visus.
Diagnosi
La diagnosi di retinopatia ipertensiva è piuttosto semplice e può essere effettuata tramite l’esame del fondo oculare; grazie a questa metodica si possono valutare le dimensioni e il decorso dei vasi sanguigni e verificare l’eventuale presenza di essudati, edema maculare ed emorragie.
In base al grado di alterazione delle arterie e delle vene e a seconda della presenza di lesioni, l’oculista è in grado di determinare con esattezza lo stadio della malattia.
Un altro esame al quale si ricorre in presenza di retinopatia ipertensiva è la fluorangiografia, una tecnica che si avvale del fluoroangiografo, strumento che permette di provocare la fluorescenza di una sostanza, la fluorescina, che viene iniettata per via endovenosa e raggiunge i vasi sanguigni delle strutture dell’occhio; la fluorangiografia consente la visualizzazione di arterie, capillari e vene e permette di valutare lo stato funzionale delle loro pareti. Con la fluorangiografia è possibile studiare anche l’evoluzione della patologia nel tempo.
Retinopatia ipertensiva: terapia
Il trattamento della retinopatia ipertensiva si basa essenzialmente sul controllo dell’ipertensione arteriosa sistemica. Per valutare il grado di efficacia delle terapie intraprese è opportuno effettuare controlli oculistici semestrali della situazione. Nei casi più gravi potrebbe essere necessario ricorrere al laser fotocoagulativo allo scopo di distruggere le zone retiniche ischemiche. Non è però assicurato il recupero visivo.
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