Le nevrosi sono disturbi psichici più o meno gravi, perlopiù ad andamento cronico, in cui non è possibile dimostrare una base organica. Sostanzialmente si tratta di sindromi caratterizzate da uno stato di sofferenza della psiche, causate generalmente da conflitti personali o legati all’ambiente.
Il significato del termine nevrosi
Il termine nevrosi (neurosi) è stato coniato verso la fine del XVIII secolo da un medico scozzese, William Cullen, nella sua opera Neurosis and nervous diseases (Nevrosi e malattie nervose); il termine trae origine dal fatto che, inizialmente, si riteneva che determinati disturbi avessero la loro sede d’innesco nei nervi. Cullen utilizzò il termine per raggruppare tutte quelle patologie che interessavano “il sistema da cui dipendono in modo specifico il movimento e il pensiero” e che si manifestavano “senza febbre e senza alterazioni di carattere organico”.
Nel corso del tempo poi, le definizioni relative al termine hanno subito moltissime variazioni; adesso, addirittura, esso non viene più utilizzato, a partire dalla terza edizione, nel notissimo DSM (Diagnostic and Statistical Manual of mental disorders, Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali), ma è ancora presente sia nella letteratura medica sia nell’ICD-10 (International Classification of Disease, decima revisione).
Classificazione
Esistono numerose classificazioni delle nevrosi; secondo alcuni autori si possono distinguere 7 categorie principali di questo disturbo:
- nevrosi da ansia generalizzata
- nevrosi fobiche
- nevrosi ossessive
- nevrosi isteriche e di conversione somatoformi
- nevrosi attuali di angoscia e astenico-ipocondriache (nevrosi depressive)
- nevrosi da stress post-traumatico
- psiconevrosi (nevrosi narcisistiche, nevrosi da transfert ecc.).
Più recente, e leggermente diversa, quest’altra classificazione che suddivide così i vari quadri clinici:
- disturbo da ansia generalizzata
- disturbo da attacchi di panico
- fobia
- disturbo ossessivo-compulsivo
- disturbo d’ansia di separazione
- disturbo post-traumatico da stress
- distimia (nevrosi depressiva)
- nevrosi isterica
- personalità multipla.
Il disturbo da ansia generalizzata è una condizione stabile di apprensione spropositata rispetto agli eventi che la determinano e che può manifestarsi con sintomi quali tremori e tachicardia.
Il disturbo da attacchi di panico è una condizione caratterizzata da un eccesso di ansia in forma acuta accompagnato da una sintomatologia variegata (affanno, tremori, accelerazione del battito cardiaco, senso di nausea ecc.).
Le fobie sono reazioni di paura particolarmente intensa relativa a situazioni o cose che, di norma, non sono considerate fonte di pericolo. Per parlare di fobia è necessario che la sintomatologia sia tale da interferire con la normale vita quotidiana.
Il disturbo ossessivo compulsivo (noto anche come sindrome ossessivo compulsiva) è un disordine psichiatrico che può manifestarsi in varie forme, ma che è caratterizzato dal cosiddetto anancasmo, ovvero dall’incapacità di evitare di compiere certe azioni o di pensare certi contenuti; in molti casi queste azioni la cui necessità è irresistibile finiscono per diventare veri e propri rituali; si parla appunto di riti anancastici.
Il disturbo d’ansia di separazione è una condizione tipica dell’infanzia caratterizzata da un’irrazionale paura del bambino di allontanarsi da uno dei genitori (generalmente la madre); di norma il periodo in cui questo disturbo si verifica è compreso tra gli otto e i quattordici mesi di età. In molti casi i bambini che soffrono di questo disturbo tendono a sviluppare da adulti una paura morbosa degli spazi aperti (agorafobia).
Il disturbo post-traumatico da stress è un disturbo che si presenta come conseguenza di una o più gravi esperienze traumatiche vissute dalla persona. La terminologia fu coniata dopo la fine della guerra del Vietnam per descrivere tutti quei sintomi di carattere psicologico riportati dai soldati che avevano combattuto nel conflitto che coinvolse massicciamente le forze militari statunitensi.
La distimia (nota anche come nevrosi depressiva) è un disturbo caratterizzato dalla presenza di sintomi dello spettro depressivo di moderata intensità; la persona sofferente di distimia (anche disordine distimico) è generalmente depressa per buona parte della giornata e per un lungo periodo di tempo (perlomeno due anni). A differenza di quanto si verifica nella depressione propriamente detta, il disturbo distimico non ha un’entità tale da interferire con le normali attività quotidiane.
Nevrosi isterica è una terminologia ormai caduta in disuso; la si utilizza talvolta per riferirsi a disturbi di carattere nevrotico in cui la sintomatologia prevalente è di tipo isterico.
Quello della personalità multipla è un disturbo estremamente raro; è caratterizzato dal fatto che in uno stesso soggetto coesistono due o più personalità; di norma una personalità non è consapevole di quanto accade quanto l’altra personalità è dominante il che porta la persona a sperimentare momenti di amnesia. Si ritiene che questo disturbo sia dovuto a eventi traumatici occorsi durante il periodo infantile.
Nevrosi – Sintomi
Le nevrosi si manifestano con una certa varietà di sintomi (quali ansia, paura, coazione – tendenza inconscia a porsi in situazioni dolorose o penose senza avere la coscienza di averle attivamente provocate -, isteria ecc.) e con varie caratteristiche (conflittualità interiore, inibizione, insicurezza, labilità emotiva ecc.).
Differenza con le psicosi
Le nevrosi non devono essere confuse con le psicosi, disturbi decisamente più gravi.
Come già accennato, le nevrosi sono disturbi di tipo psicologico le cui cause, molto probabilmente, sono legate a fattori di tipo ambientale, biologico e psicologico che diventano fonte di forte disagio per il soggetto. Il soggetto nevrotico arriva a instaurare una relazione disfunzionale con l’ambiente che lo circonda e ciò lo porta a sperimentare una situazione caratterizzata da ansia e stress. Nonostante le nevrosi siano cause di notevole disagio psicologico, non viene meno nel soggetto la capacità di giudicare in modo critico lo stato della propria condizione; nelle nevrosi l’attaccamento alla realtà è sostanzialmente intatto.
Le psicosi, invece, sono disturbi mentali la cui gravità è tale da provocare la compromissione (talvolta la perdita totale) del rapporto con la realtà. Esistono varie tipologie di disturbi psicotici; una caratteristica che li accomuna è la produzione di idee deliranti.
Le cause delle psicosi non sono state tuttora definite, anche se si ipotizza che alla base di questi disturbi via sia un’interazione di più fattori di carattere psicologico, biologico e sociale. Molti autori ritengono che alla base del problema vi sia una predisposizione genetica di base che determina una vulnerabilità del soggetto superiore alla norma a successivi aspetti ambientali disfunzionanti.

Le nevrosi sono disturbi psichici più o meno gravi, perlopiù ad andamento cronico, in cui non è possibile dimostrare una base organica
Nevrosi – Come si curano
La terapia varia a seconda della tipologia e della gravità del disturbo. Nella cura delle nevrosi si utilizzerà la psicoterapia, affiancata dalla somministrazione di farmaci ansiolitici, antidepressivi e, nei casi più gravi, neurolettici. Il decorso generalmente è favorevole, ma possono anche presentarsi quadri più complessi, con evoluzione verso la depressione.
Se da un punto di vista medico molti soggetti nevrotici possono dirsi guariti (magari dopo anni di cure), da un punto di vista esistenziale, il concetto di “guarigione” è equivalente a una striminzita sufficienza esistenziale; è a questo punto che dovrebbe inserirsi un miglioramento della personalità del soggetto verso quell’equilibrio che assicura un’ottima qualità della vita.
Indice materie – Medicina – Sintomi – Nevrosi