Nefrite è un termine generico con il quale si fa riferimento a patologie di tipo infiammatorio a carico di uno o di entrambi i reni.
Quando con il termine nefrite ci si riferisce a un processo infiammatorio a carico dei glomeruli renali (porzioni vascolari del corpuscolo renale di Malpighi che insieme ai tubuli renali costituiscono i nefroni, le unità funzionali del rene), si parla più propriamente di glomerulonefrite (per approfondimenti su questa patologia si rimanda all’articolo specifico: Glomerulonefrite); quando invece il processo infiammatorio colpisce contemporaneamente rene e mucosa del bacinetto renale, si parla di pielonefrite; anche per questa tipologia di malattia renale rimandiamo all’articolo specifico che la tratta in dettaglio: Pielonefrite.

Nefrite è un termine generico con il quale si fa riferimento a patologie di tipo infiammatorio a carico di uno o di entrambi i reni.
Nefrite interstiziale
Si tratta di un processo infiammatorio che coinvolge l’interstizio, ovvero quella parte di tessuto che si trova tra i glomeruli e i tubuli renali; più precisamente si dovrebbe parlare di nefrite tubulo-interstiziale (anche nefropatia tubulo-interstiziale).
La nefrite interstiziale viene generalmente classificata in base al decorso; in base a tale criterio hanno quindi due forme, una acuta e una cronica.
Le caratteristiche principali della forma acuta sono l’infiammazione dell’interstizio e la presenza di insufficienza renale acuta; le principali forme di nefrite interstiziale acuta sono le seguenti:
- da infezioni batteriche (pielonefrite acuta)
- di tipo iatrogeno
- da LES
- di tipo idiopatico.
Per quanto riguarda il primo tipo rimandiamo ancora una volta all’articolo che tratta della pielonefrite acuta.
Relativamente alle altre forme acute ci soffermiamo brevemente sulla nefrite interstiziale di tipo iatrogeno; si è osservato che i farmaci più frequentemente coinvolti in questo tipo di patologia sono le penicilline, le cefalosporine, i sulfamidici, la rifampicina, i diuretici e i FANS.
Sintomi
Clinicamente la forma iatrogena si presenta con un improvviso deterioramento delle funzioni renali; sono presenti febbre, rash cutaneo e dolori articolari diffusi, in alcuni casi i soggetti affetti da questo tipo di patologia avvertono dolore lombare.
L’esame delle urine può evidenziare microematuria, leucocituria e lieve proteinuria; in circa un terzo dei casi si ha macroematuria.
Possono inoltre essere presenti acidosi tubulare, aminoaciduria, fosfaturia, glicosuria e uricosuria nonché deficit di acidificazione, isostenuria e diminuzione dell’escrezione di potassio.
Il trattamento si basa sulla somministrazione di farmaci steroidei e farmaci sintomatici nonché sulla sospensione del farmaco che ha provocato il problema.
Per quanto riguarda la nefrite interstiziale di tipo cronico, la forma più frequente è senz’altro quella che viene comunemente denominata come nefropatia da analgesici.
La nefrite interstiziale cronica da analgesici viene causata dall’assunzione a lungo termine di farmaci ad azione analgesica, in particolar modo acido acetilsalicilico, fenacetina e paracetamolo. Il danno renale è proporzionalmente legato ai dosaggi e alla durata dell’esposizione al principio attivo.
I sintomi iniziali della nefrite cronica da analgesici sono di scarso rilievo (si hanno generalmente disturbi delle capacità di concentrazione e di acidificazione delle urine); l’insufficienza renale grave si raggiunge progressivamente dopo un periodo che può essere decisamente lungo (20-30 anni) ed è generalmente accompagnata da acidosi tubulare e nefrite con perdita di sali. Altri sintomi possono essere un incremento del danno arteriosclerotico in quei soggetti che sono affetti da ipertensione arteriosa, stenosi dell’arteria renale e incidenti cerebrovascolari. Spesso sono presenti ulcera peptica e pancreatite cronica.
Cura
La cura di questa forma di nefrite consiste nell’interruzione della somministrazione dei farmaci che hanno provocato la patologia; è inoltre opportuno un adeguato apporto di liquidi allo scopo di mantenere una diuresi giornaliera di circa due litri. Fondamentale è il controllo dell’acidosi metabolica.
Indice materie – Medicina – Sintomi – Nefrite