La morva (nota anche come farcino) è una patologia altamente contagiosa a decorso grave (spesso è a esito infausto), fortunatamente rara nell’uomo, ma frequente negli equini, dovuta a infezione dello Pseudomonas mallei (anche Burkholederia mallei).
Manifestazioni cliniche della morva
La malattia ha un’incubazione di 3-5 giorni; provoca arrossamento e ulcerazione nel punto d’ingresso (frequentemente cute e mucosa nasale), con ingrossamento linfoghiandolare, brividi, malessere, nausea, vomito, dolori specialmente articolari; poi noduli metastatici prima duri, poi molli che si ulcerano in profondità (tendini e ossa), linfangiti, adeniti, edema facciale, pustole alle mucose nasali e orali con evoluzione in ulcere, diarrea, epatosplenomegalia, broncopolmonite.
La possibile evoluzione cronica, con forme cutanee nodose e ascessuali, febbre moderata intermittente ha scarsa tendenza alla guarigione e sono frequenti le ricadute nella forma acuta.
Terapia
La terapia è basata sui sulfamidici, streptomicina, cloramfenicolo e intervento chirurgico per l’apertura degli ascessi e cauterizzazione delle lesioni nodulari ulcerose. Gli animali infetti vanno abbattuti e tutto il materiale e gli ambienti venuti a contatto con essi va sterilizzato o eliminato. La denuncia alle autorità è obbligatoria.
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