Malattia del bacio è la denominazione popolare della mononucleosi infettiva (per le informazioni scientifiche si consulti l’articolo corrispondente). L’espressione nasce dal più semplice e comune mezzo di contagio fra adolescenti e adulti: il bacio. Infatti, l’agente patogeno della malattia, il virus di Epstein-Barr si trasmette mediante le goccioline di saliva e il bacio è la via diretta più facile.
I molti nomi della malattia del bacio
Generalmente, ma non correttamente, la mononucleosi infettiva viene indicata con l’uso del solo termine mononucleosi; in realtà quest’ultimo termine non indica una determinata patologia, bensì un abnorme aumento delle cellule mononucleate del sangue; la mononucleosi propriamente detta non è quindi una malattia bensì una manifestazione clinica che può comparire in diverse patologie.
Comunemente si ritiene che EBV e mononucleosi infettiva siano sinonimi; poiché una condizione simile può essere causata dal citomegalovirus (CMV o anche HHV-5), alcune fonti parlano di mononucleosi infettiva da citomegalovirus; altre ritengono corretto persino associare il quadro sintomatico della toxoplasmosi alla mononucleosi infettiva da toxoplasma.
La malattia del bacio viene indicata in molti altri modi; vediamone alcuni:
- adenite acuta infettiva
- febbre ghiandolare
- febbre ghiandolare di Pfeiffer (anche morbo di Pfeffeir, dal nome del medico tedesco che la descrisse nel 1887)
- linfoadenosi acuta epidemica
- malattia di Filatov
- malattia, o morbo, di Pfeiffer (da non confondersi con la sindrome di Pfeiffer).
Comune, ma non corretto, l’uso del solo termine mononucleosi.
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