Il lipoma è un tumore del tessuto adiposo; quasi tutte le forme di lipoma (la più comune formazione tumorale che interessa il tessuto adiposo) sono forme tumorali benigne; fa eccezione il liposarcoma, una forma molto rara che colpisce generalmente soggetti in età adulta (solitamente fra i 50 e i 70 anni).
Si stima che l’1% della popolazione venga colpita da lipoma. Nei soggetti in età pediatrica, questi tumori si presentano generalmente in concomitanza con la sindrome di Bannayan-Zonana, una malattia congenita caratterizzata dalla presenza lipomi multipli, emangiomi e macrocefalia.
I lipomi singoli colpiscono in egual misura soggetti di entrambi i sessi senza una particolare predilezione per età e razza; i lipomi multipli sono più frequenti negli individui di sesso maschile.
Un lipoma può svilupparsi in una qualsiasi zona del corpo dal momento che il tessuto adiposo è praticamente presente in ogni distretto corporeo, ma, nella stragrande maggioranza dei casi, si manifesta più frequentemente nelle parti molli (le zone generalmente più colpite sono il collo, le ascelle, le natiche, il dorso, le cosce e le braccia).
Un lipoma può essere costituito soltanto da tessuto adiposo (si parla in questo caso di lipoma puro), mentre in altri casi possono essere presenti altre tipologie di tessuto come per esempio il tessuto connettivo fibroso (si parla allora di fibrolipoma).
Le dimensioni dei lipomi sono estremamente variabili, vi sono lipomi che hanno un diametro di uno o due cm al massimo e altri il cui diametro tocca i 15 cm e che arrivano a pesare 4-5 kg.
Cause e fattori di rischio
Le cause che portano alla formazione di lipomi non sono a oggi del tutto note, anche se la stragrande maggioranza degli autori propende per una predisposizione di tipo genetico; altre ipotesi vedono invece negli eventi traumatici le possibili cause di potenziamento della progressione di quadri neoplastici già avviati; altri ancora ipotizzano che il lipoma potrebbe essere causato da un’alterazione dei cosiddetti geni dell’obesità.
I principali fattori di rischio sono:
- un’età compresa tra i 40 e i 60 anni (raramente i bambini e i giovanissimi ne sono affetti)
- la presenza di determinate condizioni patologiche (malattia di Dercum, malattia di Madelung, sindrome di Cowden e sindrome di Gardner).
Tipologie
I lipomi vengono generalmente classificati a seconda della loro localizzazione; in base a tale criterio possiamo avere le seguenti tipologie di lipoma:
- cardiaco
- intestinale
- intramurale
- meningeo
- palmare
- sacrale
- superficiale sottocutaneo.
I lipomi cardiaci sono localizzati vicino al cuore; nonostante il lipoma sia una neoplasia benigna, tale localizzazione può creare diversi problemi; nel caso infatti che il lipoma si ingrandisca potrebbe provocare un’occlusione delle valvole cardiache.
Il lipoma intestinale è generalmente localizzato a livello dell’ileo distale e della valvola ileocecale; possono essere asintomatici oppure, al contrario, dar luogo a sanguinamenti.
Il lipoma intramurale è localizzato nel colon.
Il lipoma meningeo è una neoplasia benigna, ma a causa della sua localizzazione (si manifesta a livello delle guaine meningee) può essere causa di danni di tipo neurologico.
I lipomi palmari interessano la zona del palmo della mano e si presentano sotto forma di piccole cisti cutanee.
La forma sacrale interessa la regione del sacro.
Lipoma sottocutaneo
Il lipoma sottocutaneo è la forma più comune; solitamente fa la sua comparsa subito sotto la superficie dell’epidermide. Le zone più frequentemente interessate sono le braccia, le cosce e tronco.
Forme particolari sono l’ibernoma (o lipoma ghiandolare, una neoplasia abbastanza rara che interessa il tessuto adiposo bruno), l’angiolipoleiomioma (una rara forma tumorale caratterizzata dalla presenza di cellule adipose, cellule del tessuto connettivo, vasi ematici e cellule muscolari lisce) e il già citato liposarcoma, un tumore maligno che rientra nel gruppo dei sarcomi dei tessuti molli.
Segni e sintomi
Solitamente il lipoma si presenta come un’escrescenza sottocutanea non dolorosa di piccole dimensioni, talvolta difficilmente visibile. Al tatto il tumore è mobile e di consistenza molle. Molti rimangono invariati e asintomatici per tutta la vita, mentre altri possono crescere e diventare, a seconda della loro localizzazione, molto fastidiosi o addirittura pericolosi.
Diagnosi
La diagnosi può essere clinica, ecografica, radiografica e istologica. Osservato radiograficamente, il tumore si presenta come una massa di forma rotonda od ovale nei tessuti molli ben definita alla periferia. I lipomi intramuscolari localizzati in profondità sono ben differenziati dai tessuti muscolari adiacenti che appaiono molto più densi. In alcuni casi si può osservare la presenza di calcificazioni periferiche o aree necrotiche internamente al lipoma. Macroscopicamente è una massa adiposa dal colorito giallastro caratterizzata dalla presenza di una sottile capsula di rivestimento costituita da tessuto fibroso. Microscopicamente appare costituito da normale tessuto adiposo tranne che nei casi di fibrolipoma.
Lipoma o elastofibroma dorsi? – L’elastofibroma dorsi è una neoformazione benigna costituita da fibre collagene, elastiche e tessuto adiposo che di norma (99% dei casi) è localizzata nella regione sottoscapolare; si tratta di una patologia rara, anche se molti autori ritengono la sua incidenza sia notevolmente sottostimata. La diagnosi non è sempre semplice tant’è che molti elastofibromi vengono scambiati per lipomi; la diagnosi differenziale include anche neurofibromi, liposarcomi, tumori dermoidi e l’ipertrofia delle borse sottoscapolari.
Trattamento del lipoma
Come detto, il lipoma è solitamente una neoplasia benigna e in alcuni casi non è necessario alcun tipo di intervento; il tumore infatti in molti casi resta asintomatico e non crea alcun tipo di problema, né pratico né estetico; talvolta, anche se raramente, il lipoma può addirittura scomparire spontaneamente.
Quando invece il tumore crea problemi estetici o di altro tipo (dolore, infiammazione, fastidio, ostacolo ecc.) è necessario provvedere alla sua asportazione; a seconda dei casi si può intervenire con la chirurgia, con la laserterapia, con la liposuzione o con trattamenti a base di sostanze che inducono la lipolisi (generalmente si utilizzano steroidi oppure fosfatidilcolina).
In caso di escissione chirurgica, l’asportazione deve essere ampia perché in caso di una rimozione incompleta potrebbe verificarsi una nuova formazione della neoplasia nella stessa sede da cui essa è stata rimossa.
Ovviamente la questione è diversa nel caso in cui si sia di fronte a un liposarcoma; in questo caso il trattamento prevede un’escissione chirurgica totale e chemioterapia adiuvante a seconda dello stadio in cui si trova la patologia.
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