Le infezioni da palestra (e/o da piscina) sono un’evenienza più frequente di quanto non si sia normalmente portati a pensare. Del resto, non c’è da stupirsi molto dal momento che i luoghi affollati come le palestre e le piscine possono rappresentare l’habitat ideale per lo sviluppo di microrganismi patogeni (batteri, funghi ecc.). A ricordarlo è un recente rapporto (settembre 2017) dell’American Academy of Pediatrics.
Di seguito un elenco delle principali infezioni da palestra e da piscina.
Escherichia coli
L’Escherichia coli è un batterio gram-negativo appartenente al genere Escherichia. Ne esistono centinaia di sierotipi; alcuni ceppi sono patogeni; essi, infatti, sono dotati di fattori di virulenza e sono associati a ben determinate patologie, sia intestinali che extraintestinali.
I segni e i sintomi che caratterizzano le infezioni da E. coli variano da soggetto a soggetto e, ovviamente, dal sierotipo contaminante. Per esempio, nelle infezioni da Escherichia coli enterotossigeni, la sintomatologia è caratterizzata da malessere generale, nausea, diarrea acquosa e crampi addominali, nelle infezioni da Escherichia coli enteroinvasivi i sintomi fanno la loro comparsa nel giro di 8-24 ore circa; il soggetto avverte brividi, febbre, mal di testa ed è colpito da diarrea profusa e disidratazione ecc.
In genere, le infezioni da Escherichia coli sono più comuni nelle piscine che nelle palestre; anche se le vasche sono trattate con cloro, alcuni batteri riescono a sopravvivere il tempo necessario per contaminare altri organismi. Il batterio può essere introdotto da bagnanti poco attenti all’igiene o che sono affetti da disturbi gastrointestinali. I consigli principali che si possono dare sono quello di farsi una doccia prima di entrare in piscina e cercare di non ingerire l’acqua mentre si nuota.
Papilloma Virus Umano (HPV)
Il Papilloma Virus Umano (HPV, Human Papilloma Virus) è un virus che appartiene al gruppo dei papovavirus. Esistono moltissimi sottotipi del virus e non tutti hanno lo stesso comportamento biologico.
La gran parte dei sottotipi del virus causano lesioni benigne, come, per esempio, le verruche che colpiscono la cute e i condilomi o i papillomi che interessano le mucose genitali e orali. La maggior parte delle infezioni da HPV regredisce spontaneamente. Una piccola quota di esse, invece, se non trattata in modo adeguato, può evolvere lentamente verso una forma tumorale.
La modalità di trasmissione più frequente del Papilloma Virus Umano è quella per via sessuale; in rari casi la trasmissione avviene per via verticale (da madre affetta a neonato). Esistono anche altre modalità, ma sono eventualità molto rare (contatto fisico, se ci sono cellule virali attive e se sono presenti lacerazioni, tagli o abrasioni nella cute e/o nelle mucose).
Il problema può riguardare indifferentemente palestre o piscine, ma, come detto, le infezioni per via non sessuale sono molto poco frequente, anche se possibili.

Le infezioni da palestra (e/o da piscina) sono un’evenienza più frequente di quanto non si sia normalmente portati a pensare.
Klebsiella
I batteri del genere Klebsiella sono microrganismi patogeni implicati in vari tipi di patologie.
Fra i vari ceppi del genere Klebsiella, i principali responsabili delle infezioni nell’essere umano sono i batteri Klebsiella pneumoniae e Klebsiella oxytoca. Si tratta di microrganismi che sono normalmente presenti a livello intestinale e nelle mucose respiratorie, ma in determinate situazioni possono avere azione patogena.
Nell’uomo, i batteri Klebsiella possono causare infezioni e problematiche correlate di vario tipo: polmonite, batteriemia, tromboflebite, infezioni del tratto urinario e di quello respiratorio superiore, colecistite, infezione di ferite, osteomielite, meningite ecc.
I germi si diffondono attraverso il contatto e quindi, potenzialmente, tutte le superfici potrebbero rappresentare un rischio in soggetti particolarmente suscettibili: attrezzi, stuoie, tappetini, panchine degli spogliatoi bagni ecc.
È consigliabile evitare la condivisione di indumenti, asciugamani, rasoi, bottiglie, bicchieri ecc.
Stafilococco
Le infezioni da stafilococco (infezioni stafilococciche) sono processi infettivi causati da stafilococchi, batteri Gram-positivi appartenenti alla famiglia Staphylococcaceae.
In molti casi si tratta di disturbi di lieve entità, ma in altri le conseguenze dell’infezione possono essere particolarmente serie, tanto da mettere a rischio la vita della persona.
La trasmissione dell’infezione può avvenire sia per via aerea, tramite le goccioline infette che vengono emesse con gli starnuti o con la tosse, sia per contatto diretto (per esempio attraverso il contatto con le mani di un soggetto infetto).
Anche in questo caso è consigliabile evitare la condivisione di indumenti, asciugamani, rasoi, bottiglie, bicchieri ecc.
I soggetti più predisposti alle infezioni possono adottare qualche precauzione in più, per esempio indossando i guanti da fitness quando si devono impugnare determinate attrezzature (bilanciere, manubri ecc.).
Il piede d’atleta
Il piede d’atleta (Tinea pedis o tigna del piede) è una delle micosi di più comune riscontro; colpisce in particolar modo i soggetti che praticano attività sportiva (da qui l’espressione che la identifica), soprattutto coloro che frequentano centri sportivi caratterizzati da un clima caldo-umido (il tipico caso è appunto quello delle piscine e delle palestre).
I funghi responsabili di questa patologia, una delle tante forme di Tinea, appartengono ai generi Trichophyton ed Epidermophyton.
Il piede di atleta è una micosi particolarmente contagiosa e la trasmissione della malattia avviene a causa dei minuscoli frammenti di cute che si staccano dal soggetto infetto contaminando le aree comuni (pavimenti, docce, oggetti comuni ecc.).
Cryptosporidium parvum e Giardia lamblia
Le infezioni correlate al bagno in piscina possono essere enteriche (dovute all’ingestione di acqua infetta) e per contatto (esposizione di pelle e mucose ai parassiti che si possono trovare anche sulla superficie dell’acqua, agglomerati in sospensione).
Tra le varie infezioni enteriche, la diarrea è probabilmente la più diffusa e può rappresentare il segno dell’azione di diversi microrganismi patogeni (batteri, protozoi e virus). Tra i protozoi, vanno ricordati il Cryptosporidium parvum e la Giardia lamblia. La criptosporidiosi attacca i rivestimenti epiteliali del tratto gastrointestinale, dei condotti biliari e del tratto respiratorio. Il segno principale dell’infezione è un attacco di dissenteria, che nei più piccoli può essere associato anche a perdita dell’appetito e vomito. Meno frequenti sono febbre e sensazione di malessere generale e, in molti casi le infezioni non danno alcun segno di sé (sono cioè asintomatiche). La giardiasi colpisce l’intestino tenue superiore (i soggetti maggiormente interessati sono i bambini). Per quanto la giardiasi sia spesso asintomatica, in alcuni casi può dar luogo a vari segni e sintomi intestinali come diarrea, crampi addominali, gonfiore, affaticamento e calo ponderale.
La criptosporidiosi e l’enterite da Giardia sono tra le patologie più comuni trasmesse dall’acqua e quindi legate alla balneazione e all’utilizzo delle piscine. Le infezioni, oltre che per ingestione, possono essere trasmesse anche per contatto con le acque dove sono presenti molte sospensioni di secrezioni nasali e orofaringee, così come squame di pelle e capelli.
Streptococco
Il termine streptococco indica un genere di batteri Gram-positivi. In medicina, gli streptococchi di maggior interesse patologico sono senza dubbio i beta-emolitici di gruppo A e B, implicati in numerose malattie quali faringite, tonsillite, scarlattina, polmonite, febbre reumatica, infezioni cutanee, meningite, endocardite, artrite settica ecc.
Di particolare interesse sono gli streptococchi di gruppo A; le cui infezioni vengono trasmesse tramite inalazione di microgoccioline di saliva infette; ciò accade di norma in seguito a starnuti, colpi di tosse, colloqui ravvicinati ecc. Il contagio può quindi avvenire dopo il contatto con superfici contaminate (attrezzature, panche, contatto della bocca con bottiglie ecc.).
Virus influenzali
L’influenza è una patologia virale che colpisce le vie aeree (naso, gola e polmoni) ed è causata da virus appartenenti alla famiglia degli Orthomyxoviridae. L’influenza è una malattia particolarmente contagiosa perché si trasmette molto facilmente attraverso le goccioline di saliva o di muco.
I luoghi pubblici come le palestre e le piscine sono fra quelli più a rischio.
Come difendersi dalle infezioni da palestra
Ecco una serie di consigli per ridurre il rischio di contrarre patologie infettive frequentando palestre e/o piscine.
- indossare le ciabatte sia dentro che fuori la doccia; si ridurrà il rischio di contrarre una patologia fungina (micosi);
- evitare di sedersi a bordo piscina; ciò, infatti, può facilitare l’ingresso di virus e funghi nelle zone intime;
- evitare di sedersi su panche o superfici sporche e/o bagnate;
- non utilizzare spugne, tappetini, asciugamani e biancheria di altre persone;
- indossare guanti sportivi quando si devono utilizzare le varie attrezzature da palestra; si eviterà così il contatto con il sudore altrui;
- adottare un’igiene personale molto scrupolosa
- asciugarsi con attenzione (si diminuirà il rischio di patologie fungine)
- evitare di frequentare la palestra, e soprattutto la piscina, se si è affetti da diarrea o comunque da una malattia infettiva;
- lavare il prima possibile i vestiti che si sono utilizzati per l’attività fisica;
- indossare sempre panni puliti per ogni allenamento;
- arieggiare le scarpe dopo l’allenamento e lavarle con una certa regolarità.
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