Con il termine herpes si indica una patologia causata da un herpesvirus (o herpes virus). Gli herpesvirus sono virus a struttura icosaedrica con DNA a doppia elica e avvolti da una capsula lipoproteinica appartenenti alla famiglia degli Herpesviridae.
Si è soliti suddividere la famiglia degli herpesviridae in tre sottofamiglie:
- Alphaherpesvirinae
- Betaherpesvirinae
- Gammaherpesvirinae.
A queste tre sottofamiglie appartengono gli otto herpesvirus umani (HHV) attualmente conosciuti:
- HHV-1 Herpes Simplex Virus 1 (HSV-1)
- HHV-2 Herpes Simplex Virus 2 (HSV-2)
- HHV-3 Virus varicella-zoster (VZV)
- HHV-5 Cytomegalovirus (CMV)
- HHV-6 Herpesvirus umano 6
- HHV-7 Herpesvirus umano 7
- HHV-4 Epstein-Barr Virus (EBV)
- HHV-8 Herpesvirus umano 8 (o KSHV o Virus del Sarcoma di Kaposi).
Alla prima sottofamiglia appartengono gli herpes simplex e il virus della varicella; alla seconda appartengono il citomegalovirus e gli herpesvirus umani 6 e 7, l’Epstein-Barr virus e l’herpesvirus umano 8 appartengono alla terza sottofamiglia.
Gli herpesvirus umani provocano infezioni che si manifestano generalmente con vescicole cutanee più o meno pruriginose, talvolta fastidiosissime e anche molto dolorose. Superata la fase florida della malattia la cui durata dipende dalle reazioni immunitarie del soggetto colpito dal processo infettivo, gli herpesvirus si trasformano in infezioni latenti. La zona di latenza varia a seconda della tipologia di herpes, ma generalmente si tratta di siti di difficile accesso per il sistema immunitario; è per questo motivo che l’eradicazione degli herpesvirus è di fatto quasi impossibile. Particolari situazioni (come per esempio l’immunodepressione, i traumi o i trapianti) possono provocare la riattivazione dell’agente virale latente.
Le infezioni virali causate dagli herpesvirus sono comunissime e, fatta eccezione per l’herpesvirus umano 7, vengono trattate con articoli a parte; nei paragrafi successivi una breve descrizione e il link all’articolo specifico.
HHV-1 Herpes Simplex Virus 1 (HSV-1)
L’herpes simplex virus 1 è un herpes virus estremamente diffuso. Solitamente questa patologia si manifesta sulle labbra (herpes labiale), ma, seppure più raramente, può colpire anche altre zone del corpo (guance, narici, palato, ano, natiche e organi genitali). Inizialmente si avvertono pizzicore e un senso di calore nella zona interessata che si presenta arrossata. Più avanti si ha la formazione, sempre nello stesso punto, di vescicole piene di liquido, solitamente dolorose. Terminata la fase infiammatoria, le vescicole si asciugano e si assiste alla formazione di una piccola crosta dal colore giallastro che, anche se non viene trattata, sparisce nel giro di una settimana o poco più.
Per approfondire l’argomento si rimanda all’articolo specifico (Herpes labiale).

Herpes labiale: in tutto il mondo sono colpite 3,7 miliardi di persone, due terzi della popolazione, sotto i 50 anni. In Europa ce l’ha il 69% delle donne e il 61% degli uomini tra 0 e 49 anni
HHV-2 Herpes Simplex Virus 2 (HSV-2)
L’herpes simplex virus 2 è un herpesvirus che colpisce in particolar modo le zone genitali (si parla in questo caso di herpes genitale); può manifestarsi anche sulle labbra dando luogo al quadro clinico di herpes labiale. La comparsa delle vescicole nella zona genitale è preceduta da prurito e bruciore, talvolta molto intensi; in seguito, abbastanza rapidamente, si ha la rottura delle vescicole che lasciano il posto a ulcerazioni superficiali dolenti e fastidiose; infine si ha la formazione di croste di colore bruno-giallastro che scompaiono nel giro di qualche giorno.
Per approfondire l’argomento si rimanda all’articolo specifico (Herpes genitale).
HHV-3 Virus varicella-zoster (VZV)
L’herpes virus umano 3 o virus varicella-zoster è l’herpesvirus responsabile della varicella e del cosiddetto fuoco di Sant’Antonio (anche herpes zoster).
Approfondimenti su questo tipo di herpesvirus umano possono essere reperiti nei nostri articoli Varicella e Fuoco di Sant’Antonio.
HHV-4 Epstein-Barr (EBV)
L’herpes virus umano 4, più conosciuto come virus di Epstein-Barr (dal nome dei due virologi inglesi che lo scoprirono, Michael Anthony Epstein e Yvonne Barr) è l’herpesvirus responsabile della mononucleosi infettiva. È inoltre coinvolto in diversi tipi di tumori dell’epitelio e in alcuni tipi di linfoma.
Approfondimenti su questo tipo di herpes virus umano possono essere reperiti nel nostro articolo Virus di Epstein-Barr.
HHV-5 Cytomegalovirus (CMV)
Il citomegalovirus (o, più raramente, cytomegalovirus) è un herpesvirus diffuso globalmente. Il nome è dovuto al fatto che esso provoca un notevole aumento delle dimensioni delle cellule che colpisce. Le infezioni sono generalmente asintomatiche; alcuni soggetti sviluppano forme leggere della patologia i cui sintomi sono molto generici (febbre, ingrossamento linfonodale, mal di gola, stanchezza ecc.). Le cose possono cambiare nel caso di soggetti immunodepressi; in queste circostanze infatti l’infezione da citomegalovirus può determinare complicanze anche molto gravi a carico di fegato, occhi e sistemi gastrointestinale e nervoso.
Approfondimenti su questo tipo di herpesvirus umano possono essere reperiti nel nostro articolo Citomegalovirus.
HHV-6 Herpes virus umano 6
L’herpes virus umano 6 è il responsabile della cosiddetta sesta malattia (anche roseola infantum, esantema critico, exhanthema subitum), una malattia infettiva acuta che interessa solitamente i bambini soprattutto nel periodo compreso fra i primi sei mesi di vita e i due anni. Il contagio avviene molto facilmente nel caso si venga a contatto con la saliva di un soggetto infetto, soprattutto nei giorni cui il soggetto è febbricitante. La patologia può essere trasmessa anche da portatori asintomatici in cui il virus è localizzato a livello delle vie respiratorie.
La sintomatologia d’esordio della sesta malattia è solitamente molto blanda, tant’è che non sempre è facile diagnosticarne la presenza e ciò, ovviamente, fa sì che il trattamento della patologia, in diversi casi non sia particolarmente tempestivo. È pur vero che questa malattia infettiva, pur essendo fastidiosa, ha normalmente un decorso benigno nella stragrande maggioranza dei casi.
Per approfondimenti si consulti il nostro articolo Sesta malattia.
HHV-7 Herpes virus umano 7
L’herpes virus umano 7 è stato scoperto negli ultimi anni del XX secolo (per l’esattezza nel 1990). Il suo ruolo patogenetico non è ancora stato perfettamente definito e i dati disponibili nella letteratura scientifica sono molto scarsi. Il virus è associato ad alcuni casi di esantema critico (sesta malattia), patologia generalmente causata dall’herpesvirus umano 6. Si suppone, ma non vi sono conferme assolute, che l’HHV-7 sia la causa della pitiriasi rosea di Gibert, una fastidiosa dermatite che si manifesta con un esantema abbastanza particolare e che colpisce generalmente i soggetti di età compresa fra i 10 e i 35 anni.
HHV-8 Herpes virus umano 8
Nel 1994 l’herpes virus umano 8 è stato identificato come principale agente eziologico di un raro tumore cutaneo, il sarcoma di Kaposi (dal nome del dermatologo ungherese che lo descrisse per la prima volta nel 1872, Moritz Kaposi), viene infatti denominato anche KSHV (Kaposi’s sarcoma-associated herpesvirus, herpesvirus associato al sarcoma di Kaposi). Il morbo di Kaposi può manifestarsi in varie parti del corpo; le forme meno gravi però tendono generalmente a manifestarsi a livello cutaneo; di solito, a livello degli arti inferiori, si osservano macule rosso-violacee spesso associate a papule, placche e noduli. Ulteriori informazioni possono essere reperite nel nostro articolo Sarcoma di Kaposi.
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