La follicolite è un processo infettivo acuto che interessa la porzione superiore del follicolo pilifero ovvero quella struttura dalla quale si origina il pelo e costituita da quattro parti anatomiche, l’infundibulo, l’istmo, la regione soprabulbare (anche zona della bulge) e il bulbo. Sulla cute umana sono presenti mediamente circa 5 milioni di follicoli piliferi.
La follicolite si manifesta con la presenza di pustole, piccoli noduli, erosioni, piccole croste o peli incarniti. Generalmente interessa l’infundibulo, ma il coinvolgimento può estendersi e interessare tutta la lunghezza dei follicoli.
La patologia può interessare una qualsiasi regione cutanea che ospita peli; fanno quindi eccezione le piante dei piedi e i palmi delle mani.
Nell’uomo, le follicoliti si manifestano più comunemente sul volto, nelle zone soggette a rasatura; nelle donne, invece, le zone più a rischio sono le braccia, le gambe e i glutei.
Molti si chiedono se la follicolite sia contagiosa; in linea puramente teorica, la possibilità non si può escludere del tutto (si pensi, nel caso di follicolite batterica, all’eventuale uso promiscuo di rasoi, asciugamani ecc.), ma i rischi sono oggettivamente molto remoti.
Tipologie di follicolite e cause d’insorgenza
Esistono diverse forme della patologia; tra le più comuni ricordiamo quella da batteri (Staphylococcus aureus, Pseudomonas Aeuroginosa ecc.), la follicolite eosinofila, la decalvante e quella da miceti (Candida, Pityrosporum, dermatofiti ecc.). Meno comuni sono le forme virali.
Follicolite batterica – È la forma che si riscontra più comunemente; il batterio più frequentemente coinvolto è lo Stapylococcous aureus, ma diversi altri batteri possono essere all’origine del problema, oltre ai due citati in precedenza ricordiamo l’Escherichia coli, la Serratia marescens, la Klebsiella e il Proteus mirabilis.
Le forme batteriche possono insorgere in seguito a trattamenti depilatori o anche in seguito a rasatura o comunque a ripetuti danneggiamenti meccanici e chimici della cute che possono essere causa di alterazioni degli equilibri batterici e lipidici cutanei con conseguente deformazione del fusto del pelo.
Le follicoliti da batteri Gram-negativi possono presentarsi in soggetti sottoposti a trattamenti antibatterici prolungati per la cura dell’acne. Si dovrebbe sospettare un’infezione da batteri Gram-negativi in quei soggetti affetti da acne in cui il trattamento con tetracicline non ha avuto successo.
Follicolite eosinofila – È una forma dalle cause sconosciute che può interessare persone di ogni età; ne esistono tre tipologie: la follicolite eosinofila dell’adulto, del lattante e quella nell’AIDS. In oltre la metà dei casi si riscontra eosinofilia del sangue periferico. Si ricorda che gli eosinofili sono globuli bianchi più piccoli dei neutrofili coinvolti sia nelle reazioni allergiche sia nelle infestazioni da parassiti.
Follicolite decalvante – Non è un’affezione particolarmente frequente; è, sostanzialmente, una forma di alopecia cicatrizzante. È una patologia che può interessare entrambi i sessi, ma nei maschi si riscontra con maggiore frequenza. Generalmente si manifesta in età adulta. Inizialmente si riscontra un’infiammazione dei follicoli con piccole pustole, mentre in seguito si arriva alla distruzione del follicolo pilifero e caduta dei capelli. Si ha poi la formazione di chiazze cicatriziali di forma rotondeggiante od ovale con piccole pustole periferiche.
Follicolite da miceti – Si tratta di una forma di riscontro abbastanza comune; i funghi più frequentemente coinvolti sono i dermatofiti, il Pityrosporum e la Candida albicans. Trasmissioni fungine possono verificarsi in luoghi affollati quali le piscine, gli spogliatoi ecc.
Le follicoliti da Candida possono essere particolarmente severe; le zone coinvolte sono solitamente il volto, le spalle e il torace. In alcuni casi, forme severe da Candida si sono verificate in seguito a prolungati trattamenti con corticosteroidi.
Una forma di follicolite fungina rilevante dal punto di vista clinico è quella da Malassezia furfur; la sua importanza clinica risiede nel fatto che spesso viene confusa con infezioni fungine sistemiche quali la candidiasi, la sporotrichosi, la criptococcosi o la torulopsiasi. La follicolite da Malassezia furfur è più frequente nei giovani adulti e si manifesta principalmente nella parte superiore del tronco.
Follicolite virale – Il patogeno scatenante è generalmente l’Herpes Simplex virus (si parla in questo caso di follicolite erpetica). Solitamente si manifesta quando un’infezione da herpes virus preesistente a livello labiale si diffonde ai follicoli piliferi limitrofi.
Non sempre le cause della follicolite sono facilmente identificabili; peraltro in alcuni casi, non si riesce proprio a identificarne le cause e si parla di follicolite idiopatica.
Esistono diversi fattori di rischio che possono favorire l’insorgenza di questa fastidiosa patologia cutanea; fra questi si ricordano la rasatura e la depilazione, la sudorazione eccessiva, l’uso frequente di abiti aderenti, l’immunodepressione, l’obesità e il diabete mellito. Alcuni studi hanno evidenziato che i soggetti affetti da anemia sideropenica (ovvero da carenza di ferro) corrono un rischio maggiore di contrarre la patologia in questione.
Sintomatologia
I segni e sintomi più tipici sono stati descritti nella prima parte dell’articolo; si ricorda inoltre che la sintomatologia delle follicoliti estese in profondità può essere particolarmente severa; si possono infatti avere consistenti raccolte purulente, dolenzia, adenopatia locale e febbre.
Esempi di follicolite profonda sono la follicolite decalvante, l’acne necrotica, la sicosi piogenica e i foruncoli.
I rimedi
I rimedi dipendono ovviamente dalla tipologia del disturbo.
In caso di manifestazioni particolarmente lievi si può ricorrere all’applicazione di detergenti antisettici a base di clorexidina oppure di creme a base di ossido di zinco e lanolina.
Nei casi più gravi, se la causa sono i batteri si dovrà ricorrere a trattamenti di tipo antibiotico. La follicolite da batteri Gram-negativi risponde bene a trattamenti prolungati effettuati con isotretinoina (un retinoide), un farmaco efficace, ma che deve essere utilizzato dietro stretto controllo medico in quanto è gravato da pesanti effetti collaterali; particolari attenzioni devono essere poste dalle donne in età fertile.
La follicolite eosinofila viene generalmente trattata con farmaci corticosteroidi.
Per il trattamento della follicolite decalvante si ricorre generalmente a trattamenti immunostimolanti e antibiotici per via generale.
Le follicoliti fungine possono essere curate con farmaci antimicotici per via orale o topica. Si tratta purtroppo di forme che tendono spesso a recidivare per cui, terminato il ciclo di cura, può essere consigliabile l’applicazione di pomate anche per lunghi periodi di tempo. Va tenuto ben presente che nelle follicoliti da funghi non devono essere utilizzati antibiotici che potrebbero addirittura peggiorare il quadro clinico.
Il trattamento di una follicolite profonda deve essere rapido, ma soprattutto adeguato perché, in caso contrario, potrebbero residuare lesioni cicatriziali relativamente estese. Per il trattamento delle forme non infettive, ha dimostrato una relativa efficacia la fototerapia.
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