Fibroma è un termine generico con il quale ci si riferisce a una forma tumorale benigna derivante dalla proliferazione di fibroblasti (le cellule più numerose del tessuto connettivo). È anche detto tumore fibroide.
I fibromi possono svilupparsi in ogni parte del corpo; le aree maggiormente interessate sono però l’intestino, lo stomaco, le ossa e l’utero. In linea generale, i fibromi hanno la tendenza a svilupparsi molto lentamente e il rischio di una loro evoluzione in forme maligne (fibrosarcomi o neurosarcomi) è bassissimo.
Il termine è ancora molto usato, ma viene ritenuto eccessivamente generico e per di più viene spesso utilizzato in modo improprio; sotto questa denominazione infatti sono state incluse lesioni di natura differente, persino non tumorali, senza contare il fatto che viene anche utilizzato per riferirsi a tumori di origine diversa come, per esempio, gli istiocitomi, i neurinomi ecc.
Spesso, con il solo termine fibroma, si fa impropriamente riferimento a un tumore benigno che interessa l’utero (fibroma uterino) o le strutture a esso vicine (ovaie, tube ecc); in realtà queste forme tumorali non interessano i fibroblasti, bensì le fibrocellule muscolari lisce.
I fibromi possono colpire indistintamente entrambi i sessi; molto frequentemente interessano i bambini, ma anche gli adulti possono sviluppare queste forme tumorali.
Come accennato inizialmente, in linea generale, i fibromi hanno un’evoluzione molto lenta e non hanno la tendenza a trasformarsi in lesioni maligne; talvolta rimangono addirittura asintomatici. Tuttavia, nel caso venga accertata la loro presenza è necessaria un’analisi accurata della loro natura allo scopo di escludere un’eventuale degenerazione maligna, rara, ma non impossibile.
Dal momento che esistono moltissimi tipi di fibroma, le terapie variano a seconda del tipo di tumore e dalla serietà dei disturbi.
A seconda dei casi si può intervenire chirurgicamente, farmacologicamente o tramite embolizzazione.

Il fibroma uterino interessa fino al 40% circa delle donne nel corso della vita fertile.
Classificazione dei fibromi
Esistono molti modi di classificare i fibromi; le due tipologie di classificazione più comuni sono quelle relative alla loro conformazione e alla loro consistenza. In base al primo criterio, questi tumori vengono suddivisi in fibromi nodulari e fibromi poliposi.
In base al secondo criterio, ovvero la consistenza (che può essere più o meno accentuata), si parla di fibromi duri e di fibromi molli. Quelli del primo tipo sono caratterizzati dalla presenza di molte fibre e dalla scarsità di cellule, mentre nei fibromi molli avviene il contrario.
Tipi di fibroma
Le tipologie di fibroma sono numerose; di seguito una breve rassegna di quelli più noti.
Fibroma ossificante – Fibroma duro che ha la tendenza a crescere molto lentamente e che si sviluppa generalmente nelle ossa mascellari (anche se, seppur raramente, si possono osservare fibromi di questo tipo anche nelle ossa lunghe).
Anche la pianta del piede può essere la sede di un fibroma
Fibroma non ossificante – Viene generalmente osservato nell’estremità superiore del femore e nelle estremità superiore e inferiore della tibia di ragazzi o adolescenti. È possibile la sua derivazione da tessuto connettivo del midollo osseo; è generalmente asintomatico. In rari casi, se la sua massa diviene particolarmente estesa, il soggetto può avvertire dolore nella zona interessata. Gli autori anglosassoni preferiscono la denominazione fibroxantoma.
Fibroma desmoplastico – Questa tipologia può interessare sia le ossa lunghe che quelle piatte e, a differenza del fibroma non ossificante, non mostra una predilezione per l’età giovanile. Può essere causa della distruzione della corticale e, per questo motivo, può simulare una neoplasia maligna.
Angiofibroma – Gli angiofibromi (anche fibroangiomi) sono neoplasie rare, molto vascolarizzate e localmente invasive. Originano quasi esclusivamente a livello del rinofaringe degli adolescenti di sesso maschile, tant’è che molto spesso si parla di fibroangioma giovanile.
Neurofibroma – Il neurofibroma è una neoplasia, relativamente rara, che interessa il sistema nervoso periferico; i neurofibromi originano a livello delle cosiddette cellule di Schwann e nei fibroblasti dopodiché si diffondono per via nervosa. Questo tipo di tumore è caratterizzato da una evoluzione molto lenta, ma può degenerare in neurosarcoma (anche neurofibrosarcoma, schwannoma maligno o tumore della guaina dei nervi periferici), un tumore generalmente ad alto grado di malignità che può dare metastasi ossee e polmonari.
Fibroma renale – Forma tumorale che colpisce generalmente la midollare renale, ovvero la parte più interna del rene; solo raramente colpisce la corticale renale (la porzione del rene che si trova tra la midollare interna e la capsula renale esterna).
Fibroma traumatico – Tumore benigno che interessa i tessuti molli della mucosa orale. È solitamente provocato da un evento di origine traumatica, da qui la terminologia.
Per quanto riguarda il fibroma dell’utero rimandiamo all’articolo che lo tratta in dettaglio (fibroma uterino).
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