La fibrillazione ventricolare è un’aritmia cardiaca caratterizzata da un’attivazione molto rapida e irregolare dei ventricoli; in seguito a tale aritmia, il cuore non è più in grado di generare una valida contrazione e la gittata cardiaca cessa completamente.
La fibrillazione ventricolare rappresenta uno dei quattro tipi di arresto cardiaco; gli altri tre sono la tachicardia ventricolare senza polso, l’asistolia e l’attività elettrica senza polso.
La fibrillazione ventricolare è un’emergenza medica; quando essa insorge, infatti, come detto, si verifica una cessazione della circolazione sanguigna con conseguenti arresto cardiocircolatorio, arresto respiratorio e morte.
Questa forma di aritmia cardiaca è una delle più importanti cause di arresto cardiaco e morte cardiaca improvvisa.
L’arresto cardiaco provoca un crollo repentino della pressione arteriosa e il collasso del soggetto; se la fibrillazione non viene tempestivamente interrotta tramite una defibrillazione, ovvero tramite uno shock elettrico erogato da un apparecchio denominato appunto defibrillatore, essa porta alla morte del soggetto in brevissimo tempo.
Fibrillazione ventricolare – Cause
Varie possono essere le cause di fibrillazione ventricolare. Di norma, fatte salve rare eccezioni, tale disturbo si manifesta in soggetti affetti da patologie cardiache gravi oppure in presenza di alcune condizioni scatenanti quali:
- cardiomiopatia ipertrofica
- cardiomiopatia dilatativa
- difetti strutturali congeniti del cuore (per esempio la tetralogia di Fallot)
- ischemia o infarto acuto del miocardio
- malattia aritmogena del ventricolo destro
- miocardite (acuta o cronica)
- pregresso infarto miocardico
- sindrome del QT lungo
- sindrome del QT corto
- sindrome di Brugada
- uso di cocaina (vedasi infarto da cocaina) o amfetamine.
Fibrillazione ventricolare – Sintomi e segni
Come detto, la fibrillazione ventricolare, in seguito all’arresto del flusso sanguigno, porta al collasso e all’incoscienza del soggetto; in alcuni casi, l’aritmia può essere preceduta da dolore toracico, cardiopalmo (palpitazioni), dispnea, sensazione di mancamento e cianosi.
Diagnosi
Nella stragrande maggioranza dei casi, l’insorgenza del disturbo è talmente rapida e improvvisa che la necessità di intervento non dà l’opportunità di formulare una diagnosi.
In alcuni casi, però, come visto nel paragrafo precedente, possono esserci dei segni clinici premonitori generalmente legati a un infarto miocardico nelle sue fasi iniziali; fra gli esami diagnostici ai quali si può eventualmente ricorrere ricordiamo l’elettrocardiogramma, l’ecocardiografia, la radiografia toracica e l’angiografia coronarica (forse più nota come coronarografia).

La fibrillazione ventricolare è un’aritmia cardiaca caratterizzata da un’attivazione molto rapida e irregolare dei ventricoli; in seguito a tale aritmia, il cuore non è più in grado di generare una valida contrazione e la gittata cardiaca cessa completamente.
Fibrillazione ventricolare – Terapia
Quando ci troviamo in presenza di un soggetto con arresto cardiaco da fibrillazione ventricolare è assolutamente necessario chiamare immediatamente il 118; nel contempo, se si è in grado di farlo, è necessario iniziare le manovre di rianimazione cardiopolmonare e utilizzare, se disponibile e si è abilitati a farlo, un defibrillatore semiautomatico esterno, un macchinario di piccole dimensioni che consente di effettuare la defibrillazione delle pareti muscolari del cuore; i defibrillatori sono dotati di appositi sensori in grado di rilevare le alterazioni dell’attività elettrica dell’organo cardiaco e, nel caso sia necessario, erogare una scarica elettrica che consente la defibrillazione.
Vale la pena ricordare che le probabilità di sopravvivenza del soggetto colpito da fibrillazione ventricolare dipendono in gran parte dalla rapidità dell’intervento (manovre di rianimazione e defibrillazione cardiaca).
Ovviamente il successo dell’intervento è legato anche alle cause che hanno portato alla fibrillazione ventricolare; nel caso di un soggetto affetto da una grave cardiopatia, può essere molto più difficile ripristinare l’attività del cuore.
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