Si possono distinguere due grandi categorie di encefaliti batteriche: encefaliti metastatiche ed encefaliti post-vacciniche e parainfettive.
Encefaliti metastatiche
Le encefaliti batteriche di questo tipo sono provocate da germi localizzati a livello del tessuto nervoso trasmessi per via ematica (patologie polmonari, endocarditi ecc.). Generalmente si presentano sotto forma di microascessi. L’ascesso cerebrale è sempre secondario (metastasi).
I sintomi più comuni sono febbre elevata, continua in casi gravi; modica in casi di media gravità, cefalea costante, bradicardia nel corso di episodi febbrili, vomito, vertigini, crisi epilettiche, neurite ottica, lieve linfocitosi e modesta leucocitosi; decadimento generale, rapido, intenso.
Effettuata la diagnosi la terapia di elezione è quella chirurgica per lo svuotamento degli ascessi, accompagnata dall’uso di antibiotici sulfamidici, penicillina, streptomicina. La prognosi è sempre grave.

Nel caso di encefaliti batteriche l’ascesso che si forma nel cervello è di tipo secondario (metastasi)
Encefaliti post-vacciniche e parainfettive
Le encefalomieliti post-vacciniche insorgono dopo somministrazione di un vaccino, di solito quello antitifico. L’incubazione è di 12-15 giorni. Assai più rare sono le complicazioni encefalomielitiche per le altre vaccinazioni.
Le encefalomieliti parainfettive sono secondarie a tonsilliti, broncopolmoniti e gastroenteriti (specie nell’infanzia).
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