L’emicrania con aura è una forma di mal di testa (è una cefalea primaria) che si caratterizza per il fatto di essere preceduta da vari sintomi (perlopiù neurologici) totalmente reversibili e di durata limitata (generalmente dai 5 ai 20 minuti e comunque mai oltre l’ora) che si presentano dalla parte opposta a quella ove il mal di testa sarà avvertito. Si ricorda che con il termine aura si fa riferimento a tutto un insieme di disturbi psichici, visivi, motori e/o neurologici.
In casi molto rari, l’aura può essere avvertita contemporaneamente al mal di testa oppure superare l’ora di tempo. Ancor più raramente si possono avvertire i sintomi dell’aura, ma non accusare il successivo, consueto mal di testa (che generalmente compare entro un’ora circa dalla fine dell’aura).
L’emicrania con aura tende a manifestarsi nelle prime ore del mattino, al momento del risveglio, ma non esiste comunque un momento ben definito in cui essa può insorgere.
Diversamente da quella senza aura, l’emicrania con aura è meno frequente e ha un andamento nel tempo molto più irregolare dal momento che può fare la sua ricomparsa dopo periodi di remissione che possono essere anche piuttosto lunghi. In alcuni soggetti però l’emicrania con aura può cronicizzare e presentarsi con una frequenza abbastanza elevata.
Il disturbo risulta tre volte più frequente nelle donne.
Emicrania con aura – Cause
A tutt’oggi le cause dell’emicrania con aura non sono state ancora del tutto chiarite con certezza; si ritiene che nella sua insorgenza siano implicati fattori di vario tipo, da quelli genetici a quelli neuro-ormonali fino a quelli vascolari.
L’ipotesi al momento più accreditata è quella secondo cui l’emicrania con aura dipenda da un’alterazione del meccanismo di regolazione delle sensazioni dolorose e da anomalie nei segnali nervosi. Queste anomalie possono, in certi momenti, causare varie problematiche fra cui una costrizione dei vasi cerebrali e conseguente diminuzione dell’apporto sanguigno in alcune aree dell’encefalo; ciò spiegherebbe l’insorgenza dei molti sintomi e segni che costituiscono l’aura; nel momento in cui poi si arriva alla fase di dilatazione, si scatenerebbe la cefalea.
Per quanto le cause dell’emicrania con aura non siano state ancora definite, sono stati individuati diversi fattori che possono favorire e/o aggravare questa forma di mal di testa; principalmente si ricordano:
- ansia e depressione
- stress o, paradossalmente, allentamento dello stress (è il tipico caso di quelle persone che accusano mal di testa nel week-end)
- variazioni dei livelli ormonali (i classici esempi sono il flusso mestruale e la menopausa)
- assunzione di bevande contenenti caffeina
- assunzione di bevande alcoliche o superalcoliche
- assunzione di determinati alimenti (insaccati, formaggi stagionati ecc.)
- eccessiva esposizione alla luce solare
- fumo di sigaretta
- sbalzi climatici
- postura errata tenuta troppo a lungo
- disturbi del sonno
- assunzione di contraccettivi orali o di farmaci vasodilatatori
- attività fisiche particolarmente faticose.
Emicrania con aura – Sintomi
Fra i vari sintomi che caratterizzano l’emicrania con aura, quelli più comuni sono:
- disturbi visivi come lampi, bagliori colorati, scintille luminose (fosfeni)
- visione deformata
- annebbiamento della vista;
meno frequenti sono i disturbi della sensibilità (formicolii e ridotta sensazione tattile) e i disturbi della forza o del linguaggio (per esempio, afasia se l’emicrania è localizzata a sinistra). Si possono avere anche osmofobia e fonofobia, ovvero, rispettivamente, ipersensibilità agli odori e ai rumori.
In genere il soggetto avverte repulsione per il cibo e si possono avere nausea e vomito.
In alcuni casi, ma più raramente, si possono avvertire anche sintomi quali confusione, squilibrio, disturbi della coscienza ecc.
Il dolore avvertito in caso di emicrania con aura può essere particolarmente intenso tant’è che in molti casi risulta invalidante e molte persone si trovano costrette per cercare di ottenere un po’ di sollievo, a stare sdraiate in una stanza buia e silenziosa.

Il 19 maggio è la Giornata dedicata alle cefalee. In Italia circa 26 milioni di persone soffrono di mal di testa; 2 persone su 10 soffrono di emicrania.
Diagnosi
Nel caso in cui l’emicrania con aura sia particolarmente dolorosa e non risponda al trattamento con i classici rimedi farmacologici utilizzati per il mal di testa o, peggio, diventi un problema ricorrente, è opportuno consultarsi con il proprio medico che, una volta ragguagliato sulla situazione, potrà decidere di intervenire autonomamente o indirizzare il paziente verso una visita neurologica.
Fondamentale è la raccolta delle varie informazioni che riguardano gli episodi di emicrania con aura (intensità del dolore, sede d’insorgenza, sintomi e segni avvertiti, circostanze in cui si è verificato il mal di testa ecc.).
In particolare si dovrà spiegare al medico se il dolore è pulsante oppure no; se l’intensità è sopportabile oppure talmente grave da impedire lo svolgimento delle normali attività giornaliere, se il dolore peggiora o no con l’attività fisica, se si avvertono determinati sintomi (fosfeni, fotofobia, fonofobia, osmofobia, nausea, vomito) che possono essere ricondotti all’aura ecc.
Seguirà poi l’indispensabile esame obiettivo (misurazione della pressione arteriosa, esame dei muscoli cervicali e di quelli dell’articolazione temporo-mandibolare, esame delle funzioni motorie, dell’acuità visiva ecc.).
A seconda di quanto risulterà dalla visita il medico potrà richiedere l’effettuazione di esami diagnostici di laboratorio (esami del sangue ecc.) oppure strumentali (risonanza magnetica nucleare, TAC, radiografie, ecodoppler ecc.).
Potrà altresì invitare il paziente a effettuare una visita oculistica e una visita neurologica.
Molti medici consigliano ai loro pazienti di tenere un diario dove registrare frequenza e caratteristiche degli attacchi di emicrania.
Emicrania con aura – Cure
Nel caso di soggetti che accusano solo sporadicamente attacchi di emicrania con aura, si adottano le classiche cure farmacologiche sintomatiche; se, invece, gli attacchi sono abbastanza frequenti si deve prendere in considerazione la terapia profilattica, ovvero mirata alla prevenzione dell’insorgenza del mal di testa.
I farmaci maggiormente utilizzati nel trattamento sintomatico dell’emicrania con aura sono i farmaci antinfiammatori non steroidei (per esempio, ibuprofene e naprossene) e i triptani (principi attivi che agiscono direttamente sull’attività nervosa influenzando i livelli di serotonina; fra i più comuni si ricordano il sumatriptan, il rizatriptan, l’almotriptan e il frovatriptan. Va precisato che questi farmaci riescono generalmente a ridurre o eliminare il dolore, ma non hanno di solito effetto sull’aura.
La prevenzione dell’emicrania con aura viene di solito effettuata con farmaci quali metoprololo (un betabloccante), flunarizina (un calcio-antagonista), amitriptilina (un antidepressivo triciclico) e lamotrigina (un antiepilettico); quest’ultima può risultare efficace sia sul dolore che sull’aura.
I betabloccanti e i calcio-antagonisti agiscono modulando il tono dei vasi sanguigni e regolando i meccanismi implicati nell’insorgenza del dolore.
Gli antidepressivi agiscono sui recettori della serotonina e gli antiepilettici agiscono sia sulla soglia del dolore che sull’ipereccitabilità cerebrale).
Cure preventive non farmacologiche dell’emicrania con aura sono il biofeedback e l’agopuntura.
Quando si è in preda a un attacco di emicrania con aura possono essere utili alcuni accorgimenti quali il riposo a letto in una stanza silenziosa e buia, le tecniche di rilassamento e l’applicazione di ghiaccio sulla parte dolente.
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