Diverticolite e diverticolosi del colon sono delle condizioni piuttosto frequenti spesso indicate con la locuzione comune malattia diverticolare; si ritiene che la malattia diverticolare interessi quasi la metà della popolazione tra i 60 e gli 80 anni, ma non è infrequente anche nei soggetti più giovani.
È caratterizzata dalla presenza di estroflessioni (a forma di sacco, i diverticoli) nel colon (nel sigma con estensione al discendente e al trasverso, il retto in genere non è mai interessato).
Esistono tre condizioni della malattia diverticolare:
- diverticolosi (semplice presenza dei diverticoli)
- diverticolite (infiammazione o complicazioni dei diverticoli)
- stato pre-diverticolare (stato di transizione fra la malattia del colon irritabile e la diverticolosi).
Diverticolosi
La presenza di diverticoli nell’intestino spesso non dà alcun sintomo particolare e la maggior parte delle persone se ne accorge solo in seguito ad esami (colonscopia o clisma opaco) condotti per altre ragioni a o scopo preventivo.
I diverticoli sembrano essere causati dal cedimento delle pareti del colon, dovuto a un aumento della pressione sulle stesse. L’aumento della pressione è causato a sua volta dal transito difficoltoso delle feci, per cui spesso questa malattia è messa in relazione con la stipsi.
Inoltre il meccanismo di cedimento della parete del colon è dovuto prevalentemente a una dieta povera di fibre, che rende difficile e ritarda l’evacuazione.
Diverticolosi – Cause
La dieta povera di fibre è solo una delle possibili cause della diverticolosi e della sua evoluzione possibile, la diverticolite.
Si ricorda che l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda un consumo pari almeno mediamente a 20 g di fibre al giorno.
Altre cause sono da ricercarsi in un cattivo stile di vita, che portano all’abitudine a ritardare l’evacuazione e alla stipsi, oppure a un ridotto diametro del sigma, l’ultima parte del colon discendente.
Fra i fattori di rischio per lo sviluppo di diverticolosi va senz’altro incluso l’invecchiamento; con il passare degli anni, infatti, le pareti esterne del colon tendono a ispessirsi e ciò provoca un restringimento dello spazio interno; si ha così un aumento della pressione all’interno del colon che facilita la formazione di estroflessioni.
Circa il 15-20% delle persone con diverticolosi sviluppa la diverticolite, patologia infiammatoria che trattiamo di seguito.
Diverticolite – Sintomi e segni
Se i diverticoli sono sede di infiammazione e/o di infezione, si giunge alla diverticolite.
I segni e i sintomi della malattia ricordano molto quelli dell’appendicite, ma nel caso di diverticolite, la sensazione dolorosa viene avvertita nella zona addominale inferiore sinistra invece che in quella inferiore destra.
Nella gran parte dei casi il dolore è piuttosto intenso e si manifesta in modo improvviso, ma alcuni soggetti avvertono inizialmente un dolore piuttosto lieve che ha la tendenza ad aumentare di intensità nel giro di alcuni giorni.
Segni e sintomi piuttosto comuni che si registrano in caso di diverticolite sono la febbre, la nausea e la diarrea. Meno frequentemente si hanno gonfiore addominale, sanguinamento dal retto, poliuria, disuria e vomito.
Complicazioni
La presenza di diverticolite può dar luogo, in alcuni casi, a complicazioni che possono essere anche molto serie:
- formazione di fistole: una fistola è una perforazione di un tessuto che mette in comunicazione due organi diversi. Le fistole che si formano in seguito alla diverticolosi o diverticolite possono interessare il colon e la pelle, oppure il colon e la vescica, quest’ultimo caso è il più serio perché può originare infezioni anche alle vie urinarie.
- Perforazione con eventuale peritonite: se l’infezione non è curata e debellata, può dare origine a un ascesso, con conseguente perforazione della parete del colon e peritonite diffusa.
- Occlusione intestinale: le cicatrici che si formano in seguito alla guarigione del processo infiammatorio della diverticolite possono restringere il colon e occludere parzialmente o completamente il transito delle feci.
- Emorragia: se si verifica la rottura dei vasi all’interno dei diverticoli, può verificarsi un’emorragia di entità e durata varie a seconda del danno provocato. Si tratta tuttavia della complicazione più rara.
Diverticolosi e diverticolite – Prevenzione e cura
Le cure per la diverticolosi e la malattia diverticolare riguardano lo stile di vita (dieta). Attualmente si privilegia l’idea che una dieta ricca di fibre possa ridurre la pressione del colon, proposta diametralmente opposta a quella degli anni ’60 che consigliava una dieta povera di fibre.
Alcuni sostengono l’utilità di antispastici e di sostanze idrofile come lo psillio per aumentare la massa fecale e prevenire gli episodi acuti.
Negli episodi acuti di diverticolite si usano antispastici (non antidolorifici che potrebbero “nascondere” una peritonite) e antibiotici.
Da notare che durante gli episodi acuti l’apporto di fibre va ridotto e questa indicazione può creare ulteriore confusione nel malato.
La terapia chirurgica è indicata per quei pazienti con attacchi ripetuti e/o con risposta nulla alla terapia medica, oltre che in tutti i casi di complicazioni più serie, come peritonite, perforazione, occlusione intestinale ed emorragia.
Sono due le tipologie di intervento chirurgico che possono essere utilizzate in caso di diverticolite: la resezione segmentaria della parte di intestino coinvolta dalla malattia e la resezione dell’intestino con colostomia.
Il primo tipo di intervento è quello standard; consiste essenzialmente nella rimozione della parte coinvolta dal processo infiammatorio. A seconda della serietà dell’infiammazione, l’intervento può essere eseguito a cielo aperto oppure in laparoscopia; nel secondo caso i tempi di guarigione sono generalmente più rapidi. Gli interventi in laparoscopia non vengono eseguiti in caso di soggetti in forte sovrappeso e in coloro nei quali il processo infiammatorio è abbastanza esteso.
Il secondo tipo di intervento si rende necessario qualora il processo infiammatorio sia così esteso da non permettere al chirurgo di ricongiungere successivamente il colon e il retto.
Nel caso di resezione con colostomia, viene praticata un’apertura nella parete addominale e i rifiuti intestinali passano attraverso di essa fino a giungere una borsa esterna. La colostomia può essere temporanea e permanente.
Cosa mangiare
Per quanto riguarda consigli più specifici relativi alla “gestione alimentare” di diverticolite e diverticolosi rimandiamo al nostro articolo specifico.
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