Il disturbo istrionico di personalità è caratterizzato da emotività eccessiva e ricerca di attenzione. Secondo il Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, Fifth Edition, la diagnosi sul soggetto può essere confermata se ci sono almeno cinque di questi punti:
- Disagio quando non si è al centro dell’attenzione.
- Drammatizzazione del sé, teatralità ed espressione stravagante delle emozioni.
- Mutevole instabilità e spesso poco profonda espressione delle emozioni.
- Uso costante dell’aspetto fisico per richiamare l’attenzione su sé stessi.
- Interazione con gli altri che è impropriamente sessualmente seduttiva o provocante.
- Un linguaggio che è estremamente impressionistico e vago.
- Suggestionabilità (è facilmente influenzati dagli altri o dalle situazioni).
- Interpretazione dei rapporti come più intimi di quello che sono.
Inoltre, il disturbo deve comparire nella prima età adulta. Vediamo di spiegare alcuni dei suddetti punti.
Come possono essere le emozioni poco profonde e al tempo stesso stravaganti? Un’emozione profonda è per esempio il pianto; non lo è il riso che diventa “stravagante” quando è accompagnato da manifestazioni esagerate come salti di gioia immotivata o canti e balli imbarazzanti.
L’aspetto fisico “attraente” è spesso ottenuto grazie all’abbigliamento più che con il trucco; anche l’assenza di abbigliamento con forti richiami sessuali può essere una manifestazione che unisce i punti 4 e 5.
Il punto 7 non deve trarre in inganno: non si tratta semplicemente di personalità deboli o insufficienti, ma di soggetti che vanno dove li porta il vento della popolarità.
Il punto 8 porta il soggetto a usare gesti e parole tipicamente “privati” anche con persone che non sono “intime”, tanto da simulare a volte una molestia sessuale o verbale.
Non si deve pensare che sia un disturbo raro, in quanto la stima nella popolazione parla comunque di un 1-2%. Non è ancora chiaro il rapporto con il sesso (prevalenza negli uomini o nelle donne).
La terapia si basa sulla psicoterapia psicodinamica (il soggetto è portato a sostituire il linguaggio al comportamento in modo da capire sé stesso e da comunicare con gli altri in modo meno drammatico).

Il termine istrione è di origine etrusca (hister); nell’antica Roma indicava inizialmente attori pantomimici e ballerini, mentre in seguito fu usato genericamente per riferirsi a qualsiasi attore parlante.
Personalismo e disturbo istrionico di personalità
Appare evidente che chi soffre di disturbo istrionico di personalità non è una persona equilibrata (tanto che quando non riesce a ottenere l’attenzione che merita diventa facilmente depresso), ma il mix di personalità critiche coinvolte cambia da soggetto a soggetto, tanto che la psicoterapia cognitivo-comportamentale perorata dal Personalismo dovrebbe essere decisamente anteposta a una chiara e precisa comprensione di quali siano le personalità coinvolte, spesso originatesi da conflitti di fondo.
Il soggetto può essere un soggetto dall’autostima fragile, ma anche possedere o semplicemente mostrare una fortissima autostima.
Può essere un apparente, ma anche mostrare una semplicità disarmante (soprattutto se questa attira sul soggetto notevoli attenzioni).
Può essere un dissoluto, soprattutto sessualmente parlando (quando il sesso serve per metterlo al centro dell’attenzione), ma anche un soggetto che evidenzia tratti romantici non indifferenti.
Può essere un contemplativo se la cultura serve per dargli visibilità oppure può essere un irrazionale che sposa le più assurde tesi complottistiche se formano consensi attorno a lui.
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