La dermatite seborroica è una malattia cronico-recidivante piuttosto comune; colpisce infatti dall’1 al 4% della popolazione; può interessare sia i bambini (può comparire fin dalle prime settimane di vita ed è nota anche come crosta lattea) sia le persone adulte; la maggiore frequenza si registra comunque nel range di età che va dai 20 ai 40 anni, soprattutto nella popolazione maschile. I soggetti affetti da morbo di Parkinson, da altre patologie neurologiche e da sindrome da immunodeficienza acquisita corrono un rischio maggiore di sviluppare la patologia.
Dermatite seborroica – Cause
Le cause della dermatite seborroica non sono ancora del tutto note. Quello che si sa è che tale patologia è correlata con la secrezione di sebo. La patologia non sarebbe però provocata da un eccesso di attività delle ghiandole sebacee, ma da un loro difettoso funzionamento di origine ereditaria od ormonale.
Un’altra possibile causa della dermatite seborroica potrebbe essere il Pityrosporum ovalis, un fungo che, attraverso meccanismi che ci sono sconosciuti, potrebbe interferire con i processi secretivi delle ghiandole sebacee.
Fra le tante cause ipotizzate si ricordano predisposizione genetica, variazioni ormonali, malattie a carico del sistema immunitario, utilizzo di corticosteroidi, scarsa igiene, tricotillomania (disturbo ossessivo compulsivo caratterizzato dal bisogno compulsivo di strappare i capelli), detersione con sostanze irritanti, ecc.
Dermatite seborroica – Sintomi e segni
La dermatite seborroica si presenta con chiazze eritematose e squamose di colore giallastro; le localizzazioni prevalenti sono il volto e il cuoio capelluto, più raramente interessa le ascelle, l’inguine, l’area presternale e le mucose dei genitali esterni.
Le squame provocano molto spesso un fastidioso prurito e il pazienta lamenta anche la presenza persistente di forfora, in particolar modo all’attaccatura anteriore dei capelli.
Nei soggetti di sesso femminile è consigliabile escludere eventuali quadri patologici di iperandrogenismo (come per esempio l’ovaio policistico) che, a causa dell’elevata presenza di testosterone possono favorire la seborrea e, conseguentemente, essere alla base della comparsa della dermatite.
Si è osservato che nella maggior parte dei casi, il disturbo è più accentuato nel corso dei mesi più freddi.
Spesso la dermatite seborroica viene confusa con la psoriasi; in alcuni casi sono presenti entrambi i disturbi, tanto che è stato coniato un termine, seborriasi, che sta a indicare l’associazione delle due patologie; in alcuni casi non è possibile, con la sola indagine clinica, effettuare una diagnosi precisa per cui si dovrebbe, teoricamente, ricorrere a un esame istologico, ma solo in rarissimi casi si utilizza una tale metodica.
La diagnosi differenziale non si pone soltanto con la psoriasi, ma anche con altre affezioni cutanee quali la rosacea, il lupus eritematoso sistemico, la dermatite atopica ecc.).

La dermatite seborroica è maggiormente diffusa fra gli adulti di sesso maschile nella fascia d’età compresa fra i 20 e i 40 anni.
Rimedi
Il trattamento della dermatite seborroica è solitamente di tipo farmacologico; i rimedi impiegati, sotto forma di crema, contengono sostanze ad azione antinfiammatoria e seboregolatrice. Il ricorso a pomate cortisoniche non è quasi mai consigliato e, nel caso, il trattamento deve prevedere tempi molto brevi.
Altri rimedi utilizzati sono gli antimicotici (flutrimazolo, isoconazolo, sertaconazolo ecc.) e gli immunomodulatori topici (tacrolimus, pimecrolimus ecc.). Per i rimedi naturali si consulti l’articolo che li tratta.
La sintomatologia può essere alleviata anche grazie all’utilizzo di specifici detergenti, shampoo e creme; questi prodotti agiscono inibendo la proliferazione e la crescita dei funghi; gli shampoo, inoltre, spesso contengono principi attivi che riducono l’infiammazione della zona colpita.
La dermatite seborroica non è in sé una grave patologia, ma tende a cronicizzare e, terminate le cure, molto spesso si ripresenta.
Indice materie – Medicina – Dermatologia – Dermatite seborroica