La couperose è una lesione della cute che si manifesta soprattutto a livello del volto; nota anche come copparosa (termine che lentamente sta cadendo in disuso), la couperose è caratterizzata da un antiestetico arrossamento piuttosto intenso sulla cute del viso, arrossamento che assume una tipica disposizione denominata “ad ali di farfalla”; in alcuni casi la lesione si presenta sul naso e può interessare un’area del volto piuttosto estesa.
La couperose è una condizione patologica che tende a manifestarsi più frequentemente nei soggetti di sesso femminile, ma anche i maschi possono soffrirne.
Manifestazioni cliniche al viso
Clinicamente parlando, si tratta di una lesione cutanea caratterizzata da evidenti microteleangectasie (minuscole dilatazioni di piccoli vasi sanguigni, solitamente superficiali, che assumono l’aspetto di arborescenze dal colore rosso intenso o rosso-bluastro) che sono legate a un’eccessiva fragilità dei capillari che oltre a perdere la loro naturale elasticità si dilatano tanto quanto basta da rendersi visibili sulla pelle).
In sé la couperose non è una condizione che può destare particolari preoccupazioni (eccezion fatta per la questione estetica che generalmente risulta molto fastidiosa a chi soffre di questo disturbo), ma la sua comparsa non dovrebbe mai essere presa sottogamba in quanto potrebbe nascondere un problema dermatologico di maggiore severità ovvero l’acne rosacea, una dermopatia che riconosce diversi gradi di gravità (per ulteriori dettagli su questa patologia si consulti il nostro articolo Rosacea).
L’evoluzione della couperose avviene in modo progressivo; inizialmente si manifesta con un arrossamento facciale che viene riscontrato solo saltuariamente per poi scomparire del tutto; con l’andare del tempo, l’eritrosi del volto si manifesta sempre più frequentemente; i capillari perdono la loro naturale elasticità finendo per dilatarsi in modo permanente facendosi sempre più visibili sul volto fino a che non arrivano a formare il tipico reticolo rossastro la cui forma ricorda le ali di una farfalla.
Couperose: le cause
La couperose è una patologia la cui causa è tuttora ignota. Sono però noti alcuni fattori che contribuiscono ad aggravare il problema; uno di questi è l’assunzione eccessiva di bevande alcoliche, in particolar modo in soggetti affetti da epatopatie e/o disfunzioni a livello intestinale. Un certo ruolo sembra essere svolto anche da fattori emozionali (eccitabilità ed emotività) a causa della liberazione di sostanze istamino-simili; queste ultime sono infatti dotate di azione vasodilatatrice.
L’arrossamento del volto può essere aggravato anche da carenze vitaminiche, in particolar modo quelle di vitamina C e vitamina PP (niacina).
Un ruolo importante nella formazione di couperose sembra essere svolto da disfunzioni di tipo ormonale (si è osservato che nei soggetti affetti da couperose, i livelli ematici di corticosteroidi sono tendenzialmente più elevati); non a caso il problema affligge spesso persone che si sottopongono a terapie croniche con farmaci a base di cortisone.
Anche le variazioni climatiche concorrono all’aggravamento della situazione: l’esposizione prolungata ai raggi solari, il freddo, il vento e l’umidità possono infatti alterare il microcircolo sub-epidermico; non è un caso che la couperose si manifesti frequentemente in persone che svolgono determinate attività lavorative (cuochi, fonditori, addetti alle stirerie, cioè soggetti che lavorano in ambienti particolarmente caldi, oppure contadini, marinai e sportivi, ovvero persone che svolgono la loro attività prevalentemente all’aperto e quindi esposte alle radiazioni solari e spesso a brusche variazioni climatiche).
La comparsa di couperose può essere inoltre facilitata dalla predisposizione genetica e dall’assunzione ripetuta dei cosiddetti alimenti nervini (cacao, caffè, erbe aromatiche, spezie, tè ecc.).
I rimedi: farmaci, creme e… stile di vita
Il primo consiglio per combattere la couperose è di tipo preventivo; adottare uno stile di vita sano (attività fisica regolare, alimentazione equilibrata ecc.) è un’arma importante nella prevenzione dell’insorgenza delle microteleangectasie. È inoltre opportuno rinunciare all’utilizzo di prodotti cosmetici aggressivi che possono, a lungo andare, danneggiare la cute rendendola più fragile e sensibile. È inoltre importante proteggere, nei limiti del possibile, la propria pelle dalle aggressioni climatiche.
Quando il problema della couperose è legato a disfunzioni causate da problemi endocrini, epatici o gastrici, la sua risoluzione è legata alla cura della patologia sottostante; se lo specialista lo ritiene opportuno potrà prescrivere anche farmaci ad azione antiflogistica e disinfettante. In casi particolari, può essere presa in considerazione la laserterapia.
Se la couperose non è particolarmente evidente, si può intervenire ricorrendo a prodotti erboristici; i principi attivi di origine vegetale più adatti al trattamento della couperose sono quelli che esercitano un’azione capillarotropa (viene definita capillarotropa una sostanza in grado suscitare un miglioramento della funzionalità e della resistenza dei vasi capillari); le piante che maggiormente si distinguono per questo tipo di azione sono la camomilla, la calendula, la centella asiatica, l’ippocastano, la malva, il mirtillo e il rusco.
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