I condilomi sono piccole verruche provocate da alcuni sottotipi del papilloma virus umano (HPV), un virus estremamente diffuso che è causa di diversi tipi di patologie, a decorso benigno e no, fra le quali ricordiamo verruche cutanee, verruche plantari, papillomi laringei, neoplasie cervicali ecc.
Per completezza ricordiamo che i condilomi sono conosciuti anche con altre definizioni: creste di gallo, verruche genitali, porri venerei e papillomi ano-genitali.
La condilomatosi rientra nella categoria delle patologie veneree e si trasmette prevalentemente per via sessuale. La presenza di queste verruche non deve essere assolutamente trascurata dal momento che il loro grado di contagiosità è molto elevato, senza contare il fatto che alcuni genotipi del papilloma virus umano (16, 18, 33, 45, 31 ecc.) sono responsabili della quasi totalità delle neoplasie cervicali in tutto il mondo.
Condilomi – Sintomi e segni
A seconda del genotipo al quale appartengono, i condilomi possono fare la loro comparsa sulla cute o sulle mucose. Ne esistono diverse varianti cliniche; si possono infatti avere condilomi acuminati, floridi e piatti.
Solitamente i condilomi fanno la loro comparsa dopo circa tre mesi dai rapporti sessuali con un soggetto affetto dalla patologia, ma vi sono casi in cui la manifestazione dei segni e dei sintomi compare più tardi. Possono comparire in qualsiasi distretto ano-genitale, ma sono più frequenti sul pene oppure all’ingresso della vagina; i genotipi del virus a più alto rischio oncogenico hanno un marcato tropismo per il collo dell’utero.
I condilomi appaiono come piccole escrescenze più o meno morbide di colore rosa più o meno accentuato; si sviluppano in modo abbastanza rapido e tendono a confluire reciprocamente assumendo spesso la forma “a cavolfiore”. Alcuni genotipi possono dar vita ad alterazioni invisibili a occhio nudo, ma che possono essere evidenziate tramite esami quali la colposcopia o biopsia. Nelle donne in stato interessante si sviluppano generalmente in modo più rapido, sono più numerosi e sono anche più grandi.
Di norma un condiloma non procura dolore, ma può essere causa di un fastidioso prurito che in alcuni casi può essere anche molto intenso.
A seconda della variante clinica, la diagnosi di condilomatosi può essere più o meno facile; la visita dermatologica deve distinguere i condilomi da altre patologie quali i fibromi penduli, le cheratosi seborroiche, le papule perlacee, gli angiocheratomi di Fordyce, il mollusco contagioso ecc. È inoltre importante distinguere i condilomi da papilloma virus dai condilomi piani che si manifestano nella sifilide secondaria; in quest’ultimo caso, contribuiscono significativamente alla diagnosi differenziale i test per la ricerca degli anticorpi anti treponema, negativi in caso di condilomi da papilloma virus.
Prevenzione
La prevenzione passa in primis dalla protezione dei rapporti sessuali occasionali. Il contatto sessuale con una o più persone sconosciute o con qualcuno che ha diversi partner sessuali aumenta notevolmente il rischio di contrarre patologie sessualmente trasmissibili. Per alcuni genotipi di HPV è inoltre possibile, se non si è già contratto il virus, ricorrere al vaccino per il papilloma virus; per approfondimenti sull’argomento rimandiamo al nostro articolo che lo tratta in dettaglio: Vaccino per il papilloma virus umano (HPV).
Nel caso venga diagnosticata la patologia, il partner sessuale deve sempre essere informato ed è consigliabile uno screening di coppia al fine di escludere eventuali altre patologie di tipo venereo che in alcuni casi sono associate ai condilomi.
Condilomi – Cura
Per quanto riguarda la cura di un condiloma, esistono attualmente diverse metodiche alle quali è possibile ricorrere.
Una delle metodiche più comunemente utilizzate per la terapia della condilomatosi è la crioterapia con azoto liquido; essa consiste sostanzialmente sull’erogazione, sotto forma di spray, di azoto a temperature bassissime. La crioterapia è generalmente ben tollerata e il trattamento richiede pochi minuti. Molto raramente deve essere preceduta da anestesia locale.
Un farmaco utilizzato molto spesso nella cura della condilomatosi è l’imiquimod crema al 5% (nome commerciale Aldara); l’imiquimod è un farmaco appartenente alla categoria degli immunomodulatori che viene utilizzato anche per trattare il basalioma e la cheratosi attinica. Nel trattamento dei condilomi, l’imiquimod viene generalmente applicato tre volte alla settimana per un periodo che deve essere stabilito dal medico curante.
Un altro farmaco utilizzato nel trattamento della patologia è la podofillotossina crema (nome commerciale Condyline); il farmaco va applicato la mattina e la sera per tre giorni consecutivi per un periodo che va da una a quattro settimane. La podofillotossina è caratterizzata da un’attività citotossica che induce la necrosi dei condilomi.
A seconda dei casi le diverse metodiche sopra riportate possono essere combinate.
È importante ricordare che vi sono trattamenti utilizzati per la cura delle verruche comuni che non devono essere utilizzati per curare i condilomi come, per esempio, i farmaci cheratolitici.

Una delle metodiche più comunemente utilizzate per la terapia della condilomatosi è la crioterapia con azoto liquido
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